Music:
Member Since: 4/3/2006
Band Website: inseedia.it
Band Members:
From left: Lorenzo Petruzziello, Drums --- Simone Vignola, Bass --- Carmine Maffei, Guitar & Vox
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Influences:
INSEEDIA
NEW ALBUM "SECRETS FROM THE ROOM" (Nomadism Records, 2007)
PRESS KIT
HARDSOUND.IT
INSEEDIA
"Secrets From The Room" Crossover - Nomadism Records - 2007
Sono stati davvero un’ottima sorpresa questi Inseedia (tralasciando il nome curioso), dai quali, visto l’aspetto spartano dell’artwork di ’Secrets From The Room’, mi aspettavo ben poco. Mai così felice di essermi sbagliato; il trio nostrano propone infatti un crossover/rock di fattura eccellente, mai troppo heavy, mai troppo melodico e con un gusto per la melodia tutto italiano, che non va confuso con aggettivi come ‘sanremese’ (anche se devo ammetterlo, se gli Inseedia salissero sul palco dell’Ariston non risulterebbero affatto fuori posto) o simili.
Alternado il cantato in inglese a quello in madrelingua, Carmine e soci sfoderano, uno dopo l’altro, otto pezzi di alto rango, ricchi di parti memorabili, anche se c’è da dire che i pezzi più riusciti sono i due in apertura, ’Away Again’ e Inside My Ocean. Il resto dei brani non sfigura comunque, con ’Eternity’ e ’Forget My Dreams’ sugli scudi insieme al basso di Simone, discepolo fedele di Les Claypool. Un applauso dunque agli Inseedia, che sono riusciti a stupirmi con un platter davvero ottimo; sicuramente tra le sorprese italiane dell’anno.
L’Italia che vale.
VOTO 75
RECENSORE Daniele "Tormentor" Amato
RECENSITO IL 28/03/2008
RITUAL MAGAZINE
N. 33 - Gennaio 2008
INSEEDIA
"Secrets From The Room"
(Nomadism Records)
Schiavi del proprio background musicale, onesti ad
ammetterlo, gli irpini Inseedia evidenziano atmosfere
palesemente vicine al mondo dei Cure e parentesi
energiche alla Police. Restio a manifestare esplosioni
di gioia nei confronti dei numerosi paragoni ai Klimt1918
(che da più parti gli sono piovuti addosso), il trio campano
rivendica il diritto all’evoluzione sonora che, nel corso
della sua breve carriera, gli ha estirpato i gusti musicali
adolescenziali, con susseguente scomparsa del punk,
per lasciare spazio a sonorità più colorate e ritmiche
elaborate quanto spezzate. La grinta e la melodia degli
esordi non sono andate perse, come quella genuinitÃ
tipica degli esordienti, che li tiene così lontani dal
music business.
- La formula del trio è determinante per i vostri equilibri ?
Non avete mai pensato di inserire una seconda chitarra ?
"Il trio rappresenta l’immediatezza, la spontaneità .
E’ uno status della band a cui rimaniamo estremamente
fedeli. Siamo abituati ad arrangiare, elaborare e
concretizzare ciascun brano in tre. Dal vivo siamo molto
affiatati, tant’è che sul palco si crea un’atmosfera di
intimità , quasi fondamentale per la riuscita delle nostre
performance. Per il momento crediamo che questo rimarrÃ
la nostra essenza: si dice che il tre sia il numero perfetto...
- Il cantato in italiano è stato definitivamente accantonato
a favore dell’idioma anglosassone ?
"Cantare in madrelingua è il modo più impulsivo per
esprimere i pensieri più profondi, ma il nostro percorso
di maturazione ha influito sulla scelta della lingua,
anche per rispecchiare in modo concreto il genere musicale
che negli anni vorremmo evolvere. Oggi i nostri brani
nascono in inglese, probabilmente per una questione
di ascolto e di conoscenza del genere.
- Conseguente è stata la volontà di girare un video...
"La scelta è caduta su All That You Do poichè, oltre ad
essere uno dei brani più impulsivi e concreti, è il più
rappresentativo, in quanto racchiude atmosfere dark,
ritmiche funk-dub e una marcata vena new wave.
Il video è stato girato all’interno del Palazzo Ducale
di Solofra, un edificio risalente al ’400. Le riprese
richiamano il titolo dell’album (Secrets From The Room)
essendo state effettuate nelle stanze del palazzo,
ricche di quelle atmosfere rappresentate nel disco stesso.
-Lux-
(01.11.07)
RITUAL MAGAZINE
N. 32 - OTTOBRE 2007
INSEEDIA
"Secrets From The Room"
(Nomadism Records)
"Buona la prima"
Gli Inseedia, trio irpino al debutto, si mette in mostra
grazie a una discreta maturità , evidenziata da
una buona cura degli arrangiamenti nonchè un sound,
gradevolmente variegato. Le radici new wave sono
vivacizzate da frizzanti innesti pop-rock, che trovano
un delicato equilibrio tra fragili melodie dal
sapore malinconico ed essenziali, quanto virili, sterzate
energiche. "Secrets From The Room" ha due anime.
La prima è costituita dalle iniziali 8 tracce, ove
gli Inseedia garantiscono uno spaccato uniforme e
qualitativamente omogeneo di un sound accostabile a
una versione embrionale dei Klimt 1918 e influenzato
dai Cure ("All About You") e Police.
La seconda, invece, fuoriesce dalle successive 5 bonus
track (4 delle quali tratte dall’EP d’esordio "Oltre Il Muro")
troppo distanti dalla forma attuale, in quanto mostrano
una personalità in fase di sviluppo nonchè
eccessivamente devota a heavy metal, hard rock,
grunge e punk.
-Lux-
(01.11.07)
ROCK HARD
(Ottobre 2007)
Recensione ad Inseedia
album: "Secrets From The Room"
"Nuova uscita per la piccola ma volenterosa label
pugliese Nomadism, che stavolta lancia un dischetto
che potrà attirare gli amanti della new-wave più
malinconica, qui interpretata da un terzetto che
dimostra di possedere anche una certa padronanza
tecnica (molto bene gli arrangiamenti). L’influenza del
sound ’britannico’ è palese e si riversa negli otto brani
del dischetto, tutti marchiati da una notevole
propensione verso una certa malinconia ’controllata’,
a metà strada tra impennate epiche (merito e ’colpa’
della voce di Carmine) e venature indie-gothic rock
mai comunque invadenti. La solidità di "Inside My Ocean"
e le note delicate dell’avvolgente "About You"
(i Cure dietro l’angolo!) sono i momenti migliori di
un full-lenght che si lascia ascoltare senza troppe pretese,
un lavoro tra l’altro impreziosito da cinque bonus-track
ripescate dall’EP "Oltre Il Muro" del 2005,
Una band da seguire..."
-Paolo Trerotoli 7/10-
(17.10.07)
RUMORE MAGAZINE
N.189 (Ottobre 2007)
INSEEDIA
"Secrets From The Room"
(Nomadism Records)
Una sintesi che se ben indirizzata potrebbe
dare interessanti risultati in futuro, gli Inseedia
espletano quell’ibrido stilistico tra precisione
tecnica, potenza espressiva e melodia
neo romantica in chiave wave.
Si avverte specialmente il retaggio dell’ultimo
aspetto, specialmente nelle linee estetiche
evocanti Police, Primus (di cui anche una certa
vena progressiva, a tratti in chiave Genesis
con "17") e Cure, sebbene mediato in una
traccia emo gothic-metal solubile tra il primo
Him, i Paradise Lost epoca "One Second",
i Room With A View (più che altro nelle
sensazioni agrodolci, legate sovente alla
tendenza rock narrativa neo Counting Crows),
e i 69 Eyes del periodo di mezzo graffiati da
ricorsi à la Living Colour. Il "crepuscolo" di
"Secrets From The Room" include pure l’ep
"Oltre Il Muro", risalente al 2005, ed ha il pregio
di presentare l’eclettismo del terzetto;
cui consigliamo accentuazioni verso il progressivo
rock pregnante, sanguigno, a scapito
dell’ammorbante trappola emozionale.
-Stefano Morelli (6/10)-
METAL MANIAC
(Ottobre 2007)
INSEEDIA
"Secrets From The Room"
(Nomadism Records)
E’ un buon rock alternativo quello offerto
dagli Inseedia, qui al primo album dopo
una lunga gavetta ed un Ep che qui troviamo
in "coda", offerto come bonus tracks.
Muovendosi su territori di confine
con i metal, la band di Avellino giostra chitarre
che sanno essere toste o new wave, mettendole
al servizio di testi in inglese ed un sound spesso
gentile, ancora acerbo per puntare veramente
in alto (magari in campo internazionale),
ma comunque gradevole nell’ascolto.
Buone le soluzioni melodiche di, per esempio,
"About You" e "Maybe", in cui è obbligatorio pensare
ai Cure. Diverso il discorso invece nelle tracce Ep,
che (ri)trovano i nostri ai blocchi di partenza, quando
le scelte erano (anche) l’italiano come lingua
e chitarre di tosto rock/metal.
..Discreto comunque sin da ora il potenziale
commerciale che il gruppo dimostra..."
-Fabrizio Massignani (6,5/10)-
ROCKERILLA MAGAZINE
N.325 (Settembre 2007)
INSEEDIA
"Secrets From The Room"
(Nomadism Records)
Inseedia è l’ultimo astro nascente che solca
i cieli della scena nazionale col suo guitar-sound
esplosivo, il nuovo orgoglio della Nomadism che
ha voluto celebrarne l’atteso debut-album in
occasione del solstizio d’estate ultimo scorso.
E’ quindi sotto gli auspici del Sole che il gruppo
composto da Carmine Maffei (voce, chitarra),
Simone Vignola (basso) e Lorenzo Petruzziello
(batteria) consegna la prova del fuoco di
"Secrets From The Room", lavoro che in effetti
determina potenzialità non tanto in chiave dark,
quanto semmai attraverso un crossover stilistico
che sviluppa rizomi di scuola post-punk e sanguigne
miscele indie-rock. 13 pulsanti anthem elettrici per
un viaggio epico non solo irto di riffs e ritmi spigolosi,
ma pervaso da un feeling lirico/esistenziale che
evoca memorie crepuscolari.
-Aldo Chimenti 7/10-
FLASH MAGAZINE
N.220 - Agosto 2007
INSEEDIA
"Secrets From The Room"
(Nomadism Records)
Formatisi nell’estate 2003, gli avellinesi Inseedia escono con questo interessante "Secrets From The Room", dopo aver partecipato a diversi festival di rilievo nazionale. Il presente album s’inoltra nel nostalgico mondo della new wave anni ’80 con un delizioso piglio dark, seguendo la via tracciata dal favoloso "Dopoguera" dei Klimt 1918. Per quanto affini ad un sound rock abbastanza leggero e mai eccessivamente propenso alla violenza sonora, le canzoni contenute nel platter s’impongono
alla nostra attenzione grazie ai loro arrangiamenti curati nei minimi dettagli e alle loro atmosfere
positivamente giovanili, la cui forza espressiva fuoriesce, soprattutto dalla appassionata timbrica
vocale di Carmine Maffei, una sorta di Elvis Costello dei tempi moderni. Brani come l’opener "Away Again",
le cui strofe ricordano i Pearl Jam di metà carriera, la malinconica "About You", palesemente affine al
mood sognante dei The Cure di Bloodfloowers, o come l’articolata "All That You Do", in grado di
sviscerare lo spirito più dinamico del rock anni ’80 mettono in luce lo spessore compositivo di questo
trio italico, capace - già al debutto discografico - d’imporsi con sicurezza nei propri mezzi e con
indubbia eleganza. Ovviamente, l’influenza di già citati Klimt 1918 e dei The Cure tende ancora a soffocare l’originalità della band; tuttavia, già confrontando le nuove songs con quelle più datate di "Oltre Il Muro", si intravede nettamente l’evoluzione musicale degli Inseedia, motivo principale per sostenere questi ragazzi e seguire il loro futuro percorso creativo. Consigliato a tutti gli amanti del rock puro venato da emotive strutture dark !
(Davide Sisto -- Voto: 75/100)
Recensioni Giugno 2007
Inseedia: Secrets from the room (CD - Nomadism Records, 2007). La Nomadism Records si conferma etichetta attenta ai propri prodotti, ponendo grande cura in ogni particolare, principiando dalla confezione dei dischetti da essa patrocinati, caratterizzati da piacevoli digipack. E non mancano i contenuti pure in questo Secrets from the room degli Inseedia, trio dedito ad un rock "alterna" energico ma pure melodico. Le chitarre di “Away again†ben dispongono l’ascoltatore, bella pure l’impostazione indie della svelta “Inside my oceanâ€, la quale mette in giusto risalto la voce dell’interprete Carmine Maffei e l’agile sezione ritmica (Simone Vignola basso e Lorenzo Petruzziello batteria). Più meditata la darkeggiante “About you;†(sì, proprio col puntoevirgola finale), con soluzioni armoniche che possono rimandare ai The Cure (ma io non posso non citare Sad Lovers and Giants od And Also the Trees), mentre porzioni di “Eternity†emanano aromi post-grunge, prima che il pezzo si distenda in una bella cavalcata che molto sa di America. Conferma la freschezza di una formula compositiva per certi versi innovativa “All that you doâ€, brano capace di spazzare via la cappa di apatia che comprime il panorama indipendente italico (con gli Husker Du nel cuore!), doppiata dalla ciondolante ballata “Maybe†(sotto un cielo infiammato dal sole…). Otto sono i pezzi che costituiscono l’ossatura del dischetto (chiudono questa prima parte la ballata “17â€, hard rock moderno, e “Forget my dreamsâ€, ove torna la new-wave oscura di matrice "curiana", col tratto distintivo offerto dalla voce a renderla accattivante), ma ad essi sono stati aggiunti “The best years of my life†(brano del 2005 prima disponibile solo tramite websites, ove compaiono effetti elettronici che non dispiacerebbero ai The Muse) ed i quattro episodi del contemporaneo EP Oltre il muro (veloce e punkeggiante “Solo in un istanteâ€, “Through the darkness†a la “The forestâ€, “Rubo un’immagine†e la title-track, anche il cantato in italiano, per molti uno scoglio insuperabile, non appiattisce il risultato). La produzione è spettacolare, fino ad ora il nostro Max non ha proprio sbagliato un colpo. Rivelazione assoluta di questo primo semestre del 2007! Web: http://www.nomadism-records.com.
(Hadrianus)
Autunno ad Agosto
"...band che con semplicità si candida ad essere una delle rivelazioni italiane di questo 2007"
di Lux (7)
"Autunno ad Agosto"
Radici new wave nutriscono un suono variegato da innesti pop-rock garante di un delicato equilibrio tra fragili melodie dal sapore malinconico ed essenziali sterzate energiche. Gli Inseedia, trio al debutto, sorprendono grazie ad un primo full length in grado catturare immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore.
‘Secrets From The Room’ offre il meglio di se nei primi otto brani, capaci di offrire uno spaccato uniforme e qualitativamente omogeneo del suono di una band che con semplicità si candida ad essere una delle rivelazioni italiane di questo 2007. Influenzati dai Cure (vi basti ascoltare “About You†per rendervene conto), Police e accostabili ad una versione embrionale quindi più scarna e meno intellettualoide dei Klimt 1918, la band formata da Carmine Maffei (chitarra e voce), Simone Vignola (basso) e Lorenzo Petruzziello (batteria) mette in evidenza una discreta maturità manifestata anche da una buona cura per gli arrangiamenti.
Come già anticipato il discorso si fa diverso per le cinque bonus track (quattro delle quali tratte dall’EP d’esordio “Oltre Il Muroâ€) a mio avviso troppo incostanti e distanti tra loro a causa di una personalità resa schiava da legittima devozione all’heavy metal, hard rock, grunge e punk. E così se “The Best Years Of My Life†è un buon pezzo di love metal bisogna anche ammettere che poco o nulla ha a che spartire con la prima parte di questo interessante debutto. E lo stesso dicasi per l’intro punkeggiante di “Solo Un Istante†… Per fortuna gli Insedia hanno cambiato rotta e la nostra speranza è quella di poter ascoltare nuove “All That You Do†(in cui uno straripante basso domina la scena), “Inside My Ocean†o “Maybeâ€.
Room 108
(Nomadism/Masterpiece)
Time: (54:39)
Rating : 7
Nuova uscita per la piccola ma volenterosa label pugliese Nomadism, che stavolta lancia un dischetto che potrà attirare gli amanti della new-wave più malinconica, qui interpretata da un terzetto (Carmine Maffei, Simone Vignola e Lorenzo Petruzziello) che dimostra di possedere anche una certa padronanza tecnica (molto bene gli arrangiamenti). L’influenza del sound ’britannico’ è palese e si riversa negli otto brani del dischetto, tutti marchiati da una notevole propensione verso una certa malinconia ’controllata’, una pioggia autunnale a metà strada tra impennate epiche (merito e ’colpa’ della voce di Carmine) e venature indie-gothic rock mai comunque invadenti. La solidità di "Inside My Ocean" e le note delicate dell’avvolgente "About You" (i Cure dietro l’angolo!) sono i momenti migliori di un full-lenght che si lascia ascoltare senza troppe pretese, un lavoro leggero come una piuma, ma allo stesso tempo vario ed ispirato. Tra l’altro in appendice sono presenti cinque bonus-track ripescate dall’EP "Oltre Il Muro" del 2005, tra le quali figurano tre episodi cantati in italiano ("Solo In Un Istante", "Rubo Un’Immagine" e la title-track), composizioni che ad un primo ascolto potrebbero essere assimilate ad una certa scena italiana ’pop-rock’ da rotazione televisiva, ma che in verità nascondono le vere radici new-wave del combo in questione. Una band da seguire, segniamoci il loro nome sull’agenda...
(Chemnitz)
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INSEEDIA
EP "OLTRE IL MURO" (2005)
PRESS KIT
Gruppo : Insedia - Album: Oltre il muro
Mi è stato chiesto di recensire un Cd musicale a scelta, così mi sono avventurata nel mondo delle bands emergenti !! Rockettara quale sono, ho scelto il primo e unico lavoro della rock-band avellinese “The Inseediaâ€; l’album, o meglio dire la demo, in questione è : “Oltre il muroâ€.A leggere il titolo, devo dire, mi sono subito venuti in mente i Pink Floyd e i loro, famosissimi, gridi di protesta, allora ho creduto di stare per ascoltare un’altra di quelle giovani band che vivono nel mito (tramandato forse da genitori ribelli ex sessantottini o semplicemente alimentato dalle mode del momento), ormai perduto, degli anni ‘60/’70…. Insomma una scopiazzatura della leggendaria band inglese. E invece no miei cari lettori, The Inseedia sono un gruppo che si distingue, in questo panorama di giovani emergenti, per l’originalità del sound, che si caratterizza per influssi heavy-metal (soprattutto nell’intro di “Oltre il muroâ€), e leggere impronte grunge ( “Rubo un’immagine†); ma in particolar modo per la voce calda e coinvolgente del frotman-chitarrista Carmine Maffei. Unica nota negativa sembra essere l’indecisione tra la scelta della lingua inglese o di quella italiana, mix che sembrerebbe al primo impatto perfetto, ma che poi si rivela confusionario, poco sperimentale e soprattutto poco originale, non definendo a pieno la personalità del gruppo che, a mio avviso, per il genere, i suoni duri impiegati e ovviamente anche per scopi commerciali, dovrebbe orientarsi verso la lingua inglese ( anche la metrica sposerebbe eccellentemente le veloci note !! )
DarkLady
giovedì, 28 settembre 2006 11:44
Le sfaccettature rock del trio avellinese
Recensito da Donato Zoppo
Ottime canzoni. Sembrerà riduttivo ma gli Inseedia hanno talento nello scrivere pezzi diretti e coinvolgenti, e non è cosa da poco. Il loro demo-cd "Oltre il muro" contiene 4 pezzi che denotano capacità e maturazione: ottimo se pensiamo che i ragazzi hanno in media una ventina d’anni. Carmine Maffei (chitarra e canto), Simone Vignola (basso), Pasquale Tomasetta (batteria): questo il trio avellinese autore del promo, pubblicato nel febbraio 2005.
Il rock degli Inseedia è un bel melange: melodia e aggressività , heavy rock e reminiscenze dark/new wave, echi grunge e indie. L’intensità melodica dell’incalzante "Solo in un istante", la malinconia di "Through the darkenss", tutto è ben confezionato e curato, merito anche della produzione artistica di Salvatore Salierno, elemento determinante per la riuscita del disco, come accaduto per i lavori dei concittadini Guernica.
C’è attenzione al dettaglio tecnico e all’esecuzione, tanto che un pezzo più canonico come "Rubo un’immagine" risulta comunque valorizzato; stesso discorso per la title-track, una tagliente scheggia hard rock ancora anonima.
Gli Inseedia sono una band giovane ma promettente, versatile e sicura; seguiamoli.
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Record Label: Nomadism Records
Type of Label: Indie