Sono ormai quattro anni che la mia vita è scissa tra due identità , o forse ancora due aspirazioni... percorro due strade parallele, quella del musicista e quella del linguista, non senza difficoltà ma con tanta voglia di formarmi a livello professionale su entrambi gli ambiti.Sarebbe sbagliato, almeno secondo la mia piccola esperienza, considerare questi due percorsi come distinti al 100%. Il concetto di base è lo stesso: comunicare. La mia realizzazione personale non risiede tanto nel completare questi studi, quanto nel vedere, giorno dopo giorno, come le mie capacità di interagire con il prossimo si vadano affinando. Con la musica o con le lingue, con le note o con le parole... forse non ha molta importanza. E' un continuo vedersi dotare di nuovi organi sensoriali attraverso cui comprendere il mondo.LA MIA VITA DA MUSICISTAInizialmente chitarrista classico (decisamente controvoglia), all'età di 15 anni ho iniziato a suonare il basso elettrico, essendo stato da sempre affascinato da quel suono cupo e misterioso, apparentemente nascosto, che a pensarci bene ha la maggiore responsabilità nel farti muovere la testa quando ascolti un brano :)Ho iniziato a studiare il mio strumento a 15 anni, all'istituto musicale di Luca Corriero, entrando a far parte dell'orchestra diretta dallo stesso maestro, in qualità di bassista. Negli ultimi anni di liceo ho proseguito gli studi con un insegnante privato che mi ha introdotto nel magico mondo del jazz, dopo aver studiato con il primo maestro prevalentemente giri blues e rock.Nel 2004 mi sono iscritto all'Università della Musica, dove ho studiato basso elettrico con Pino Saracini, teoria musicale con Susanna Suriano, ear training con Greg Burk storia del rock con Maurizio Boco, ed ho suonato in molti laboratori rock con Franco Vinci, hard'n'heavy con Gianluca Verrengia e jazz con Marco Acquarelli.
L'esperienza all'UM è finita dopo solo un anno. Quando la maggior parte dei miei insegnanti ha deciso di costituire una nuova struttura didattica, ho deciso di seguirli e così ho raggiunto la Fonderia delle Arti, una delle più importanti strutture didattiche romane nel campo artistico, attiva in molteplici settori: musica, spettacolo, teatro, musical, fotografia, etc...
Attualmente frequento il primo anno del corso professionale di specializzazione pop-rock, dopo aver portato a termine il triennio professionale di base. Studio basso elettrico con Fabrizio Sciannameo, dopo aver studiato nel triennio di base sia con lo stesso Fabrizio (che curava la parte tecnica) che con Matteo Esposito (parte più strettamente armonica). Ho studiato con Cesare Buccitti (teoria musicale), Marcello Filotei (armonia; informatica musicale; storia della musica) Maurizio Boco (storia del rock), Andrea Polinelli (storia del jazz; musica in rapporto alle altre forme artistiche), Stefano Sastro (arrangiamento pop-rock), Gianluca Verrengia (laboratori pop-rock), Giovanni Di Caprio (laboratori pop-rock), Mats Hedberg (laboratori rock), Marco Acquarelli (laboratori jazz), Enrico Bracco (laboratori jazz), Tony Carnevale (pratica di sala). Ho anche ripreso lo studio della chitarra, con Gianluca Verrengia, analizzandone prevalentemente lo studio dell'armonia.Come bassista curo prevalentemente il tocco, il suono, il groove e l'armonia; in questo periodo sto affrontando il modo di suonare in uno studio di registrazione. Cerco di avere uno stile essenziale ma non anonimo. Non mi piace l'idea dell'assolone e dell'exploit, amo suonare quello che è più opportuno e necessario alla situazione musicale che di volta in volta mi trovo ad affrontare.Il mio set-up:
BASSI: Ibanez BTB206QM (sei corde), Ibanez SR405 (cinque corde), Squier P-Bass by Fender (quattro corde, modello Precision), Ibanez AEB10 (quattro corde, basso acustico).
AMPLIFICATORI: Laney HCM160B Hard Core Max (160 W), Amplirec (40 W).
CHITARRA: Yamaha C40 (chitarra classica).
CORDE: Ernie Ball Custom Gauge Roundwound 130/32 (Ibanez BTB406), Hartke (Ibanez SR405), D'Addario 100/45 (Squier P-Bass), D'Addario 100/45 (Ibanez AEB10), D'Addario Pro Arté (Yamaha C40).
ACCESSORI: Tracolle Fender e Ibanez, una sessantina di plettri (Fender, Ibanez, Gibson, Jim Dunlop, Yamaha, D'Addario, ecc...)LA MIA VITA DA LINGUISTANon avevo ancora varcato la soglia della scuola elementare, quando imparavo le prime paroline in inglese. Complice, naturalmente, una mamma linguista che mi insegnava numeri, colori e componenti della mia stanzetta nella lingua di Sua Maestà .Il mio corso di studi universitario, dopo 13 anni di esperienza scolastica in cui i successi più belli sono arrivati proprio dall'Inglese, non poteva essere diverso da quello che ho deciso di intraprere nel 2004. Sono un laureando triennale in Lingue e Comunicazione Internazionale, e studio Arabo, Inglese e Tedesco rispettivamente come prima, seconda e terza lingua.
