Michele

Réalisateur, metteur en scène, scénariste, fabricant de concepts. φ φ φ φ φ φ φ φ φ φ φNé à Rome, il vit à Paris. Il a écrit et dirigé le long métrage Under-the-sky et différents court-métrages, entre autre : “Scimmia” (« Singe »1991, 16mm), “Requiem” (1999, 35mm, Rai Tre Fuori Orario 29 mai 2003), et “Questo sguardo” (« Ce regard » 2004, 22° Torino Film Festival). Il a dirigé 28 spectacles de théâtre expérimental dont “I demoni” (2001), “Barbablù” (2003), “Spazi sommersi” (2005), “A che punto è la notte” (2005), “Valzer delle crudeltà” (2006), “Hypothesis V Paris” (2007). De plus il a écrit pour le cinéma plusieurs scénarios dont celui du film “I magi randagi” de Sergio Citti (d’après Pier Paolo Pasolini), grâce auquel il a reçu différents prix et il a été candidat au Nastro d’Argento comme meilleur scénariste italien en 1997. Il a écrit aussi des textes de philosophie. Il est en train d’écrire le scénario de son prochain film : "La maison sur la rivière" et le livre "Absences". φ φ φ φ φ φ φ φ φ φ φFilm and theatre director and dramatist, born in Rome and actually living in Paris. He wrote and directed the movie picture “Under-the-sky” (2008) and he is the author and director of about ten short cinema films, including Scimmia (Monkey, 1991 16mm.), Requiem (1999, 35mm, Rai 3 Italian Television), starring Sandra Ceccarelli and Questo sguardo (This gaze, 2004, 22° Torino Film Festival ). He directed 28 theatre works as theatrical director, among other, “I demoni” (2001), “Barbablù” (2003), “Spazi sommersi” (2005), “A che punto è la notte” (2005), “Valzer delle crudeltà” (2006), “Hypothesis V Paris” (2007). He also directed plays by Shakespeare, Dostoevsky, Lussu, Nietzsche, Buñuel, Duras, Rimbaud, Marlowe, Andrzej Żuławski, Eschyle. He has, among other works for cinema, written the screenplay for I magi randagi (based on an original story by Pier Paolo Pasolini) directed by Sergio Citti, for which he won various awards and he was nominated best Italian screnplayer at the Nastro d’argento (1997). During the last few years, he has been involved in a personal theatrical research, experimenting the relationship between space-actor-spectator-text, refering as a starting point the studies on proxemic relationship by american anthropologist and philosopher Edward T. Hall, and the analogy between theatrical event and ritual. He also wrote philosophical texts and “Naumon”, a screenplay for the well known Spanish theatre group La Fura dels Baus. He is now writing the screenplay for his second movie picture “The house by the river” and the book "Absences". φ φ φ φ φ φ φ φ φ φ φUna schiena. Superficie umida. Schermo levigato dove si proietta l’amarezza. Rifrazione in cui si cela la storia. Questa storia. Ti devo ringraziare per l’accaduto e per tutto ciò che avverrà. Per le emozioni sopravvissute e per quelle che sopravvivranno. Per queste immagini che si frantumano tra le onde quotidiane che lambiscono la battigia. Ieri ti ho osservato tra i passanti del bosco. Eri inquieta. Un groviglio di soffici suggestioni ti circondava. Dove ti porta il cammino? I rami degli edifici hanno provato a fermarti. Stringendoti ai fianchi. Fianchi piovigginosi come la tua schiena. Le fronde ti hanno avvinghiato per qualche istante ma poi ti sei svincolata. E’ in quel momento che ti ho visto eclissarti tra le strade. Tra la gente. Io ho indossato il vestito dell’Indifferenza. Sono ritornato nella città delle radiazioni. Sono ritornato là per aspettare l’evento soprannaturale. Non c’è altro da fare che aspettare. Aspettare il miracolo. Aspettare la rivelazione. L’altro giorno è venuta Polissena. E’ venuta a trovarmi e mi ha chiesto di te. Mi ha detto “dormi ancora con il tuo nemico”? Io non ho dato risposte. Non avevo risposte. Ma aspetto. Aspetto ed osservo. Anche se non ti vedo più. Osservo e cerco di immaginarti. Dissidente dagli affetti. Bisogna vedere il dirupo prima che scenda la notte. Perchè queste immagini, sopravvissute al nostro passato, riemergono? Ci possono aiutare a disperdere o superare il nostro dolore? E’ questa la loro funzione?Sono loro che celano la nostra felicità?Michele Salimbeni Parigi, 27 febbraio 2008

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