http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&co nt_id=14150&showtab= Copertina
E qui potete ascoltarmi su Radio 2 a Chiamami Aquila
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Questo non è un libro serio. È un libro drammatico. Se la figura di un solo mammone può far sorridere, un insieme di mammoni deve far piangere. In Italia, il mammismo è un fenomeno che si avvia verso la pandemia, ma nessuno ha mai affrontato l’argomento in senso critico: forse per il timore che la mamma si arrabbi, oppure perché la sua icona è ritenuta sacra e inviolabile. All’italiano puoi toccare tutto, ma non toccategli la mamma. Il libro denuncia un sistema patheticly correct, invitando i mammoni a specchiarsi, ad accettarsi, ma soprattutto a riderci sopra, riconoscendo che – come disse Marx da bambino - “La mamma è l’oppio dei piccoliâ€. Mamma mia! effettua un accurato esame, osservando le dinamiche che caratterizzano il rapporto mamma-figli e riportando un vissuto comune a diverse generazioni, che porterà molti lettori alle lacrime – alcune di divertimento, altre di disperazione. Cosa differenzia una madre da una mamma? Cos’ è il Compromesso Isterico? Cos’è il Quadrante Uterino? E quanti tipi di mamma esistono? Queste sono alcune delle domande a cui il libro cerca di dare una risposta, ma l’anamnesi e la diagnosi vanno oltre, cercando il significato recondito degli atteggiamenti tipici della mamma, dalla sua antipatia per il tempo, all’ossessione per le pulizie domestiche; dalle ragioni per cui cucina il polpettone, fino alla passione per il lavoro a maglia, o all’ostinazione con cui cerca di bruciare la frizione della macchina. Il trattato descrive le conseguenze della mamma nella cultura, nella società e nell’economia del paese, concludendo con un interrogativo cosmico - Chi si arrenderà prima, l’uomo o la mammina?
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