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IL CINEMA ATTRAVERSO LA MUSICA
ESCALATION è una associazione culturale che si prefigge diversi obiettivi orbitanti attorno all’immensa produzione musicale italiana che è stata concepita per le immagini delle innumerevoli pellicole appartenenti alla nostra produzione cinematografica, e più specificamente a quella che riguarda il periodo tra l’inizio degli anni ’60 e la fine degli anni ’70, due decenni in cui sia la musica che il cinema italiani hanno vissuto un periodo d’oro, di vero fervore artistico e di sperimentazione. I compositori, sostenuti da una base sapiente di preparazione e cultura musicali, si erano formati nutrendosi di jazz e di insegnamenti classici, e, forti di questa preparazione tecnica e culturale elevata hanno creato per il cinema delle indimenticabili melodie che hanno scardinato e rinnovato la tradizione musicale che ci era appartenuta fino ad allora. Erano anni in cui a tutti i livelli c’era molta voglia, e molto spazio, per sperimentare. Cantanti, pianisti, direttori d’orchestra, strumentisti, diedero il via a numerose unioni e collaborazioni nate da grandi affinità consolidate nel tempo o scoperte anche per caso, durante una delle tante serata tra amici in cui ci si divertiva a suonare e cantare; gli artisti avevano molte occasioni per incontrarsi e lavorare assieme in un momento in cui era data loro una grande libertà creativa. L’intento di ESCALATION è quello dunque di preservare, riordinare, divulgare questo importante tesoro musicale, da considerarsi ricco di spunti, di modernità , molto del quale necessita ancora oggi un impegno di riscoperta e di studi approfonditi.
CINEMA THROUGH MUSIC
ESCALATION is a cultural association with different goals orbitating the immense Italian musical production conceived for the images of the several films belonging to our cinematographic production, more specifically regarding the period between the beginning of the 60’s and the end of the 70’s, two decades when both Italian music and Italian cinema lived a golden age of true artistic fervour and experimentation. The composers, supported by a skilful grounding in musical qualification and culture, where trained by feeding on jazz and classical education and, strong of this technical and cultural knowledge, they created unforgettable melodies for the cinema, breaking up and renewing the musical tradition of the time. Those were years when at all levels there was willingness and space to experiment. Singers, pianists, directors of orchestra, instrumentalists gave birth to a great number of unions and collaborations born from great affinities consolidated through time or discovered by chance during one of the many nights spent with friends, when people enjoyed playing and singing; the artists had then lots of occasions to meet and work together in a moment when they were given a great creative freedom. The object of ESCALATION is thus to preserve, reorganize and spread this important musical treasure, to be recognized as rich of ideas, of modernity, much of which still needs a care to be rediscovered and to be deeply studied.
OUT NOW!!!
ENNIO MORRICONE
LA TRAPPOLA SCATTA A BEIRUT
IL SUCCESSO
From the creative flair of Ennio Morricone two soundtracks still unpublished until now, two gems from the impressive repertoire of the Italian Maestro, famous all around the world. The music, composed between 1963 and 1966, belongs to that less known production of the musician, linked to the cinema of “genreâ€. For the first time on cd one hour of music where jazz, bossa nova, twist follow one another, composed and set to music from the Oscar prize Morricone, with the participation of his historical collaborators like the director of orchestra Bruno Nicolai, Alessandro Alessandroni and his whistle and Nunzio Rotondo’s solo trumpet.
Nel 1962 Dino Risi firmò “Il sorpasso†che registrò un successo commerciale inaspettato (fu campione d’incassi nell’anno della sua uscita), e sulla scia di questo grande riscontro si decise di produrre una sorta di sequel: l’anno successivo venne così proiettato nelle sale cinematografiche “Il successoâ€. Stesso produttore, stessi interpreti principali, stessi sceneggiatori, furono perfino scelti lo stesso scenografo e lo stesso montatore. La produzione fece però una strana scelta a proposito del regista: Mauro Morassi, autore di soli tre film, non particolarmente rilevanti (Mariti in pericolo, Il cocco di mamma, Juke-box-urli d'amore), il quale a circa metà dei lavori, venne sostituito da Risi (perlatro non accreditato). Ancora una volta il protagonista del film è disegnato proprio addosso alle capacità attoriali di Vittorio Gassman che interpreta la figura di Giulio Cerani, funzionario di una agenzia immobiliare, borghese mediocre e vigliacco. Giulio pensa che la felicità risieda unicamente nel denaro e tenta di arricchirsi attraverso l’acquisto di un terreno in sardegna: un vero affare che, per essere portato a termine, richiede dieci milioni di lire. Giulio cerca in tutti i modi, senza nessuno scrupolo di ordine morale, di raccimolare la somma e ci riesce, compromettendo la propria dignità e scendendo a qualsiasi tipo di basso compromesso. “Il successo†è una pellicola che rappresenta in modo esemplare la società del boom: i consumi smodati dell’alta borghesia, la speculazione edilizia, il rispetto della gerarchia tra i superiori e i modesti impiegati, l’auto come status-symbol, tutti temi propri della commedia all’italiana. Giulio possiede una Millecento, la classica auto impiegatizia, una vera e propria croce, un’ossessione per il nostro protagonista il quale ovviamente aspira a una Jaguar o a una Maserati. La sua quattroruote è purtroppo il simbolo, evidente a tutti, della sua condizione modesta, e, alle feste a casa dei ricchi borghesi, Giulio si vergogna ad ammetterne la proprietà . Intimamente, questo personaggio arrivista, odia, disprezza tutti coloro che ricoprono un ruolo alto nella società , ma allo stesso tempo anela alla loro condizione di vita, li adula per raggiungere i propri scopi. Finalmente il successo, il subdolo e misero agente immobiliare lo raggiunge: diventa ricco, e può finalmente prendere a calci la sua vituperata Millecento prima di farla andare a schiantare contro un muro, giù per una discesa. Il prezzo che ha dovuto pagare è alto perché ha perso tutti gli affetti e la stima delle persone che lo amavano. Ora è lui il protagonista delle feste nella sua villa con piscina, non è più povero e arrabbiato, ma mesto e sconsolato, insoddisfatto del suo successo. Nella scena finale del film la macchina da presa allarga l’inquadratura sulla solitudine di Giulio come per prendere le distanze da quella situazione che il protagonista non può invece più allontanare. Gassman mette a punto in modo magistrale l’amarezza, la disillusione della vittoria vana, inutile.
A partire dal 1965, gli schermi cinematografici di tutto il mondo furono letteralmente conquistati da una serie di pellicole ispirate alle imprese dell'eroe d'oltremanica James "Sean Connery" Bond, meglio conosciuto come Agente 007. Ebbe inizio così un’intensa stagione che rese famose le gesta dei più incredibili agenti “special-segreti†della storia del cinema.Fu così che un consistente numero di eroi dai bizzarri nomi alfanumerici (A077, AD3, S03, Z55, X17, 3S3…) conquisto’ le fila dei cinema popolari e parte del mercato internazionale.In breve il nuovo filone “spy†si impose tra i generi più frequentati anche dai registi italiani reduci del successo del precedente “peplum†ormai definitivamente esauritosi. Titoli di chiara ispirazione “bondianaâ€, avvenenti spie e controspie in miniskirt, armi e marchingegni avveniristici in dotazione agli agenti, trovavano la loro ideale ambientazione in colorate, futuribili scenografie e in paesaggi esotici dove si svolgevano le rocambolesche azioni dei protagonisti. Tali film erano spesso frutto di coproduzioni tra diversi paesi: in questo modo si ovviava al problema dei budget ridotti e, allo stesso tempo, si potevano avere a disposizione locations internazionali che restituivano alle storie un carattere avventuroso e avvincente. Ne LA TRAPPOLA SCATTA A BEIRUT l’Agente 505 (Frederick Stafford, già comparso in alcuni spy movies francesi come FURIA A BAHIA POUR OSS 117 e A TOUT COEUR A TOKIO POUR OSS 117) è costretto ad interrompere le proprie vacanze per recarsi in missione a Beirut, luogo indicato come possibile bersaglio di un attentato ai danni del mondo intero.Le indagini lo portano a conoscenza di un laboratorio ove opera uno scienziato che sta lavorando ad una singolare quanto nobile “soluzioneâ€, capace di mutare le zone desertiche del globo in terreni fertili.E’ facile intuire che la formula finirà nella grinfie di un’organizzazione criminale con intenzioni terroristiche.Sarà compito dell’Agente 505 impedire che la catastrofe si compia!
ROMA DROGATA:LA POLIZIA NON PUO' INTERVENIRE
Fortemente ispirata dalle atmosfere "pop" degli anni 70, caratterizzata da una sperimentazione dedita all'esplorazione di nuovi strumenti musicali e moderne tecniche di registrazione in studio, Roma Drogata risulta una vera e propria OUTSIDER della colonna sonora "all'italiana". Composta nel 1976 da Albert Verrecchia (già organista dei Pyranas e fratello della "beatgirl" nostrana Evy) affiancato da Tony Esposito alle percussioni e da eccellenti musicisti come i CYAN (inglesi trasferitisi in Italia, lavoravano negli studi RCA di Roma e suonavano con Patty Pravo) e gli oscuri BABA YAGA (conosciuti per un solo singolo su 45 giri del 1972 “Good morning love/The man and the sparrowâ€) si avvale inoltre della voce black di Sammy Barbot (indimenticabile icona di programmi televisivi come Piccolo Slam al fianco della compianta Stefania Rotolo). E' dunque la voce di Sammy Barbot ad introdurci nella "Roma Drogata" con una pop ballade accompagnata da un'ottima chitarra acustica e da un coro dalle venature soul. Ritmi sincopati e potenti riff di chitarra con effetto fuzz fanno da propulsore ai nevrotici vocalizzi di Sammy nel brano immediatamente successivo. La colonna sonora contiene diversi brani che accompagnano scene di tipo onirico-psichedelico, liberi dagli schemi della composizione tradizionale, dai suoni rarefatti, liquidi, voci filtrate da effetti di echo o flanger. I musicisti si divertono ad utilizzare, ad esempio, l'organo hammond o il piano elettrico in maniera inconsueta, trascurando il ruolo solista o ritmico di questi strumenti e sfruttandone principalmente la gamma di suoni straordinari che sono in grado di generare. L'ipnotico tappeto di note che ascoltiamo nella Seq. 6 ne è un esempio perfetto. Ascoltando i brani più energici si ha l'impressione di ascoltare lunghe sessions in studio dove è percettibile il senso di libertà d' esecuzione da parte dei solisti (chitarra e tastiere) che si divertono a scambiarsi riff improvvisando su una impeccabile struttura ritmica tenuta dal basso e dalla batteria come nella Seq. 7 dove organo hammond e chitarra sembrano quasi dialogare. Grazie ad un efficace accorgimento tecnico, un pedale wah-wah utilizzato sul piano elettrico, il blues della Seq.9, esalta ancora una volta l'atmosfera lisergica morbosamente sognante dei protagonisti del film. In 2 brani (Seq. 10 e 11) è riconoscibile la voce di Edda Dell'Orso (protagonista di innumerevoli sonorizzazioni composte per il cinema italiano) impegnata in vocalizzi in bilico tra l’angoscia e l’erotismo, uno dei suoi marchi stilistici che l’hanno sempre contraddistinta tra le tante voci femminili del nostro panorama musicale.
Strongly inspired by the “pop†atmosphere of the 70’s, characterised by an experiment devoted to the exploration of new musical instruments and modern studio recording techiniques, Roma Drogata is a true OUTSIDER of the Italian style soundtrack. Composed in 1976 by Albert Verrecchia (already organist of Pyranas and brother of the local “beatgirl†Evy) supported by Tony Esposito at the percussions and by excellent musicians like the CYAN (English who moved to Italy, worked in RCA studios in Rome and played with Patty Pravo) and the obscure BABA YAGA (known for thier only 1972 7’’ single “Good morning love/The man and the sparrow) he avails himself of the black voice of Sammy Barbot too (unforgettable icon of TV programmes like Piccolo Slam side by side with the mourned Stefania Rotolo). It is thus the voice of Sammy Barbot that introduces us to the “Roma drogata†with a pop ballad, accompanied by an extremely good acoustic guitar and by a soul veined choir. Syncopated rhythms and powerful guitar riffs with fuzz effect are the propeller of the neurotic vocalizations of Sammy in the immediate next track. The soundtrack contains different sequences which accompany hallucinative-psychedelic scenes, free from the schemes of traditional composition, with liquid, rarefied sounds, filtered voices with echo or flanger effects. The musicians enjoy using, for example, the Hammond organ or the electric piano in an unusual way, neglecting the solo or rhythmic role of these instruments and exploiting mainly the range of extraordinary sounds they can generate. The hypnotic background of notes in the track n.6 is a perfect example. Listening to the most energetic tracks we feel like listening to long studio sessions, where they can perceive a sense of free performance by the soloists (guitar and keyboard) who enjoy themselves in exchanging riffs, improvising on an impeccable rhythmic structure kept by the bass and the drums, like in the track n.7 where the Hammond organ and the electric guitar seem to dialogue. Thanks to the effective but simple tricks, a wah-wah pedal used on the electric piano, the blues of the tracks n.9, elate the lysergic morbidly dreaming atmosphere of the main characters of the movie. In two sequences (n.10 and n.11) it is noticeable the voice of Edda Dell’Orso (protagonist of infinite soundtracks composed for the Italian cinema) who is concentrated in vocalizations balancing between anguish and eroticism, one of her trademarks that made Edda different from the other femal voices of the Italian musical survey.
(cd note by Escalation)
Lucio Marcaccini's Roma Drogata (aka Hallucination Strip, '75) answers the cult movie fan question "What did Bud Cort do after Harold & Maude?" Well, officially he played a birthday party guest in something called Beware! The Blob ('73), but his next leading role came in this rare Italian cult flick about a college student involved in protests, drugs and petty crime that leads to trouble with the mafia and the cops.
Albert Verrecchia, organist for the band Pyranas, scored the psychedelic soundtrack for Roma Drogata — one of only a few Italian cult flicks that bear his work. He's joined by percussionist Tony Esposito and members of the little known bands Cyan and Baba Yaga as well as blues singer Sammy Barbot and most notably Italian soundtrack diva Edda Dell'Orso.
The opening track is a country blues rock ballad "We've Got a Lord" featuring Barbot on lead vocal and an "Up with People"-type chorus on the refrain. It's a bit cheesy and some listeners may choose to skip it.
The second cut — a crude copy of Led Zeppelin's "Custard Pie" — is more characteristic of the soundtrack as it features rock drumming, distorted guitars and Barbot at the mic.
For the most part, Roma Drogata favors a blend of druggy blues rock and trippy experimental abstractions with a splash of quasi-Eastern exotica. The blues numbers are fairly conventional in attack, but suitably sleazy in tone with searing electric guitar and organ blasts. The more experimental bits are loosely constructed and improvisational in manner and most likely were used for scenes of intrigue or suspense. If the experimental abstractions are disturbingly druggy, the more exotic bits are pleasingly psychedelic and percussive.
Dell'Orso gives yet another convincing performance as a frightened and/or highly stimulated woman by crying and moaning in either pain or pleasure on two stand-out tracks.
Nearly every cut sounds like it was steeped in lysergic acid. In other words, Roma Drogata is a fascinating discovery for fans of psychedelic soundtracks.
(www.scorebaby.com)
APPUNTAMENTO A MANO ARMATA
Sabato 23 giugno 2007, a partire dalle ore 17.00, presso la Tana Del Gibbone (ex madrugada) di Cattolica in via Carducci n.118 si terrà l’evento “APPUNTAMENTO A MANO ARMATAâ€, una giornata interamente dedicata al cinema poliziesco italiano.Se è vero che il genere poliziesco italiano è stato riportato all’attenzione del grande pubblico grazie ai film di Quentin Tarantino il quale ha sempre dedicato, attraverso le sue pellicole, tributi ai nostri film di genere e alla musica per essi composta (e la sua ultima opera “Grindhouse†è forse il tributo più esplicito), in Italia, e non solo, questo genere è sempre stato seguito e curato da tante realtà culturali che, seppur in modo diverso, orbitano intorno al cinema. APPUNTAMENTO A MANO ARMATA è nata appunto dalla collaborazione di alcune di queste realtà : l’etichetta discografica Cinedelic (etichetta indipendente nata dalla passione per la musica e il vinile di Marco D’Ubaldo), Pollanet Squad (il più grande data-base dedicato al cinema poliziesco italiano), la neo-nata Associazione Culturale Escalation (creata per preservare e divulgare il patrimonio culturale legato al nostro cinema con particolare attenzione alla colonna sonora), il circolo Cinetoscopio (con sede ad Altamura-BA), Gente di Rispetto (uno dei più frequentati forum di appassionati di cinema di genere), Giulia 70 (un tributo alle Alfa degli anni 70 e allo splendore che hanno vissuto nei film polizieschi anni 70).
L'appuntamento comincerà appunto alle ore 17.00 con il Raduno Pollanet Squad/Giulia 70 dedicato alle moto e alle auto protagoniste dei film d’azione degli anni ’70 e con la presentazione di due uscite discografiche:
la compilation “Attori a mano armataâ€, uscita di recente per la Cinedelic
il cd della colonna sonora originale, inedita, del film “Roma drogata: la polizia non può intervenire†che uscirà proprio in occasione del 23 giugno e che sarà anche occasione per inaugurare l’Associazione Culturale Escalation nata dall’incontro di Marco d’Ubaldo, Andrea Fabrizii, Antonella Piroli e Francesca Franchini
Tutto ciò sarà la cornice ideale per la mostra mercato di locandine e fotobuste, dvd e cd (ovviamente sempre in affinità con il genere poliziesco) e per l’esposizione delle tavole grafiche multicolori di Byesix eccentrico artista la cui poetica è fortemente influenzata dall'amore per musica&cinema.
A seguire dalle 19 il concerto dei MAMMUTH farà da "sonorizzazione" all'aperitivo
A partire dalle 21 si potranno gustare gli ottimi piatti preparati dalla cucina de La Tana Del Gibbone (18€ con prenotazione obbligatoria).
Al termine della cena sarà proiettato per la prima volta dopo 30 anni Genova A Mano Armata di Mario Lanfranchi, uno dei film più "ricercati" dai collezionisti di tutto il mondo e che ci giunge grazie all'attività del "Circolo Cinematografico CINETOSCOPIO" che annovera nel proprio archivio più di duemila pellicole in 35mm e 16mm.
La "notte a mano armata" proseguirà fino all'alba con i dj Duba (A&R cinedelic rec.) e Mr.02 (Notte Vidal/Notte Brada) instancabili ricercatori di Grooves MADE in ITALY dal sapore jazzfunk!
INGRESSO LIBERO
APPUNTAMENTO A MANO ARMATA
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