BIOGRAFIA
I Reverve nascono ufficialmente nel 2004 dai già formati Donkey Story Tellers con Erik (chitarrista, ex Sour Syrup), Simmi (batterista, ex Sour Syrup e The Swash) e Matti (bassista, ex The Swash) influenzati a più non posso da Nirvana, Pixies e Verdena.
Seppur portati avanti dal “Cobainico†pensiero di Erik che il tre è il numero perfetto anche per fare musica Matti e Simmi non sono del tutto d'accordo: all'esaurimento dei compromessi i tre ragazzi decidono all'unanimità che il cantante è l'elemento di spicco che manca al gruppo.
Nel settembre dello stesso anno, guarda a caso, Matti decide di andare all' Independent Days Festival a Bologna in compagnia di due suoi amici. Sono Milo e Albo: il primo batterista e il secondo chitarrista e cantante degli ormai sciolti Bad Breath. Quest'ultimo accetta l'invito di Matti a provare una nuova esperienza coi Reverve.
Il ragazzo piace e le cose sembrano funzionare alla grande (in questo periodo vengono scritte Soffice e Crisal) ma dopo pochi mesi Erik, che evidentemente pensava ancora troppo alle idee di Kurt, decide di andarsene.
Al quanto abbattuti per la sua scelta di lasciare il gruppo i Reverve non si danno per vinti e vanno alla ricerca di un nuovo componente; nel frattempo riescono a concludere altre quattro canzoni (Cellar door, Il cammino verso la follia, Asma ed E...).
A 2005 inoltrato si aprono le porte della saletta a Costa, cugino di Albo, bassista già tecnicamente esperto e con tanta voglia di fare: è così che Matti cede il suo posto, tanto amato, da bassista al nuovo arrivato e impugna la sua vecchia chitarra che già lo aveva accompagnato nelle esperienze passate.
L'esperienza di Costa è purtroppo destinata a concludersi dopo circa due mesi a causa della concentrazione dei suoi impegni verso lo studio.
Fortunatamente da fine 2005 ad oggi la formazione dei Reverve non ha subito altre modifiche: ovvero da quando alla band si è aggiunto Rici (chitarrista, ex Fucking Brioche) e Matti ha ripreso con il suo basso.
Rici, da bravo musicista, nel suo rapido periodo di accesso alle canzoni dei Reverve ha voluto rivisitare alcune parti strumentali della chitarra e dare il suo pieno appoggio per creare e mantenere la tanto aspirata stabilità del gruppo.
Non è stato affatto semplice andare d'amore e d'accordo in tutto e per tutto ma i nuovi Reverve hanno fatto de Il Grande Boh il loro punto di ritrovo: terminata questa nuova canzone sono riusciti ad incidere un ottimo demo grazie al premio ricevuto dopo aver vinto un concorso locale e in seguito hanno dato origine ad altri 3 pezzi che segnano l'evoluzione del loro stile (Liquida, Cappuccetto nel fosso e Cardiattack).
Nel corso della sua storia il gruppo ha ricevuto, infatti, tante illuminazioni musicali scoprendo e lasciandosi influenzare a braccia aperte da Sonic Youth, Motorpsycho, Mogwai, The Flaming Lips, Fugazi e Melvins.
La band ha all'attivo un discreto numero di live da inizio 2006 in diverse città dentro e fuori dalla provincia ed ha intenzione di andare presto in studio per registrare un nuovo CD.
ln
Tv indipendente, stacchiamoci da la solita routine "QOOB"
Dedichiamo a tutti questa poesia, anzi questa lezione di vita di Pablo Neruda.
Lentamente muore
Lentamente muorechi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterÃ
al raggiungimento
di una splendida felicita'.
Pablo Neruda
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