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Valentina

In questo tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario - G.Orwell

About Me

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Total Solar Eclipse Festival - Turkey 2006.
GENERAZIONE 80
Vorrei rendere giustizia ad una generazione, quella di noi nati agli inizi degli anni ‘80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto e che pagheranno la propria fino ai 50 anni. Noi non abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l’aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia ‘90. Per non aver vissuto direttamente il ‘68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice. Siamo l’ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare al lupo che frutta vuoi, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni. Leggevamo il Paninaro, i topolini e l’Intrepido. Andavamo a scuola quando il 31 ottobre era la vigilia dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2. Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri, i Visitors e Beverly Hills (allora ti piacevano, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D’Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga. Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos’è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l’hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq...); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall’Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre. Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero. Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione dei film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, E.T. o Alla Ricerca dell’Arca Perduta. Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball (”con Crystal Ball ci puoi giocare”), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l’Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l’ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme. La generazione che non ricorda l’Italia Mondiale ‘82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l’Italia di quest’anno era la favorita. L’ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all’inverosimile per andare in vacanza il 15 d’Agosto. L’ultima generazione degli spinelli. Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. No avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c’erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!! Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso, non dicevi quello è obeso. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l’aceto. Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra, tirando su di tutto, bevevamo l’acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat di certo.. Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò. Tu sei uno di nostri? Congratulazioni a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di crescere come bambini, per l’ultima volta.”

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My Interests

Cinema, Photography, Art, Music, Animals, Weed, Free Party, Odd People, Internet, Languages,.. I love water, I love the sea and i love to swim, To travel, To enquire, To question, To mistake.

I'd like to meet:

FRIENDS OLL OVER THE WORLD!! Un mio antico antenato, Pier Paolo Pasolini, Leonardo da Vinci, La banda della Magliana, Bettino Craxi, Giorgio Gaber.

Music:

Elettronica, Chillout, PsychedelicTrance, Alernative, Noise, PostRock, Blues, Reggae, Sperimental.
Battiato - Beethoven - DeAndrè -InfectedMushroom - EinsturzendeNeubauten - LouReed - SonicYouth - The Doors - Queen of the stone age....and more..

Movies:

D.LYNCH - P.P.PASOLINI - F.FELLINI - S.KUBRICK -
Lost Highway - Mulholland Dr - A Clockwork Orange - Shining - Amarcord - RoGoPaG - Radio Days - Blade Runner.

Books:

George Orwell - Marshall McLuhan - Jeremy Rifkin

Heroes:

WORLDWIDE RAVER'S MANIFESTO PROJECT
Our emotional state of choice is Ecstasy. Our nourishment of choice is Love. Our addiction of choice is technology. Our religion of choice is music. Our currency of choice is knowledge. Our politics of choice is none. Our society of choice is utopian though we know it will never be.You may hate us. You may dismiss us. You may misunderstand us. You may be unaware of our existence. We can only hope you do not care to judge us, because we would never judge you. We are not criminals. We are not disillusioned. We are not drug addicts. We are not naive children. We are one massive, global, tribal village that transcends man-made law, physical geography, and time itself. We are The Massive. One Massive.We were first drawn by the sound. From far away, the thunderous, muffled, echoing beat was comparable to a mother's heart soothing a child in her womb of concrete, steel, and electrical wiring. We were drawn back into this womb, and there, in the heat, dampness, and darkness of it, we came to accept that we are all equal. Not only to the darkness, and to ourselves, but to the very music slamming into us and passing through our souls: we are all equal. And somewhere around 35Hz we could feel the hand of God at our backs, pushing us forward, pushing us to push ourselves to strengthen our minds, our bodies, and our spirits. Pushing us to turn to the person beside us to join hands and uplift them by sharing the uncontrollable joy we felt from creating this magical bubble that can, for one evening, protect us from the horrors, atrocities, and pollution of the outside world. It is in that very instant, with these initial realizations that each of us was truly born. We continue to pack our bodies into clubs, or warehouses, or buildings you've abandoned and left for naught, and we bring life to them for one night. Strong, throbbing, vibrant life in it's purest, most intense, most hedonistic form. In these makeshift spaces, we seek to shed ourselves of the burden of uncertainty for a future you have been unable to stabilize and secure for us. We seek to relinquish our inhibitions, and free ourselves from the shackles and restraints you've put on us for your own peace of mind. We seek to re-write the programming that you have tried to indoctrinate us with since the moment we were born. Programming that tells us to hate, that tells us to judge, that tells us to stuff ourselves into the nearest and most convenient pigeon hole possible. Programming that even tells us to climb ladders for you, jump through hoops, and run through mazes and on hamster wheels. Programming that tells us to eat from the shiny silver spoon you are trying to feed us with, instead of nourish ourselves with our own capable hands. Programming that tells us to close our minds, instead of open them.Until the sun rises to burn our eyes by revealing the distopian reality of a world you've created for us, we dance fiercely with our brothers and sisters in celebration of our life, of our culture, and of the values we believe in: Peace, Love, Freedom, Tolerance, Unity, Harmony, Expression, Responsibility and Respect.Our enemy of choice is ignorance. Our weapon of choice is information. Our crime of choice is breaking and challenging whatever laws you feel you need to put in place to stop us from celebrating our existence. But know that while you may shut down any given party, on any given night, in any given city, in any given country or continent on this beautiful planet, you can never shut down the entire party. You don't have access to that switch, no matter what you may think. The music will never stop. The heartbeat will never fade. The party will never end.
WORLDWIDE RAVER'S MANIFESTO PROJECT
Il nostro stato emotivo è l’estasi. Il nostro nutrimento è l’amore. La nostra dipendenza è la tecnologia. La nostra religione è la musica. La nostra moneta è la conoscenza. La nostra politica è nessuna. La nostra società è un’utopia che sappiamo non sarà mai. Potete odiarci. Potete ignorarci. Potete non capirci. Potete essere inconsapevoli della nostra esistenza. Possiamo solo sperare che non ci giudichiate, perché noi non vi giudicheremo mai. Non siamo criminali. Non siamo disillusi. Non siamo dipendenti dalla droga. Non siamo dei bambini inconsapevoli. Noi siamo un villaggio tribale, globale, di massa, che non dipende dalla legge fatta dall’uomo, dallo spazio e dal tempo stesso. Noi siamo un’unità. L’unità. Noi siamo stati plasmati dal suono. Da molto lontano, il temporalesco, echeggiante e smorzato battito era simile a quello del cuore di una madre che tranquillizza un bambino nel suo ventre di acciaio, calcestruzzo e fili elettrici. Noi siamo stati allevati in questo ventre, e qui, nel calore, nell’umidità e nell’oscurità di esso, siamo giunti ad accettare che siamo tutti uguali. Non solo per l’oscurità e per noi stessi, ma per la vera musica che batte dentro di noi e passa attraverso le nostre anime: siamo tutti uguali. E attorno ai 35Hz possiamo sentire la mano di un dio sul nostro dorso, che ci spinge avanti, ci spinge a spingere noi stessi a rinforzare il nostro pensiero, il nostro corpo e il nostro spirito. Ci spinge a girarsi verso la persona vicino a noi per stringere le mani e sollevarle, condividendo la gioia incontrollabile che proviamo creando questo magico cerchio che può, almeno per una notte, proteggerci dagli orrori, dalle atrocità e dall’inquinamento del mondo che sta di fuori. È in questo preciso momento, con queste premesse, che ognuno di noi è veramente nato. Continuiamo ad ammassare i nostri corpi nei clubs, nei depositi e negli edifici che voi avete abbandonato e lasciato senza alcuna ragione, e gli riportiamo vita per una notte. Una vita forte, deflagrante, che pulsa, nella sua più pura, più intensa, nella più edonistica forma. In questi spazi improvvisati, noi cerchiamo di liberarci dal peso dell’incertezza di un futuro che voi non siete stati capaci di stabilizzare e assicurarci. Noi cerchiamo di abbandonare le nostre inibizioni, e liberarci dalle manette e dalle restrizioni che avete messo in noi per la pace del vostro pensiero. Noi cerchiamo di riscrivere il programma che avete cercato di indottrinarci sin dal primo momento che siamo nati. Programma che ci dice di cibarci dal brillante cucchiaio d’argento col quale tentate di nutrirci, anziché lasciare che ci nutriamo da soli, con le nostre stesse mani capaci. Programma che ci dice anche di chiudere le nostre menti, invece di aprirle. Fino a quando il sole sorgerà per bruciare i nostri occhi rivelando la realtà del mondo che avete creato per noi, noi balleremo fieramente con i nostri fratelli e sorelle, celebrando la nostra vita, la nostra cultura, e i valori in cui più crediamo: pace, amore, libertà, tolleranza, unità, armonia, espressione, responsabilità e rispetto. Il nostro nemico è l’ignoranza. La nostra arma l’informazione. Il nostro crimine è violare e sfidare qualsiasi legge che voi sentite aver bisogno di utilizzare per porre fine all’atto di celebrare la nostra esistenza. Ma ricordate che mentre potete fermare un qualsiasi party, in una qualsiasi notte, in un qualsiasi città, in una qualsiasi nazione o continente di questo magnifico pianeta, non riuscirete mai spegnere il party intero. Non avete accesso a questo interruttore, non importa quello che pensate. La musica non si fermerà mai. Il battito del cuore non si spegnerà mai. Il party non finirà mai.

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Total Solar Eclipse Festival JAPAN 2009

...countdown party for 2009...TOTAL SOLAR ECLIPSE JAPAN 2009Location-- Amami Jp.www.totalsolareclipsefestival.jpIt's an outdoor open air festival to celebrate one of nature's most spectacular natural ...
Posted by Valentina on Wed, 30 May 2007 07:15:00 PST

Sonica 2007

Sonica 2007 www.sonica25.com Mainstage: ..> ..> Panick Tristan Silicon Sound Joti Sidhu Bamboo Forest Zen Mechanics PTX Behind Blue Eyes Bon Dark Nebula Deedrah Dickster Digital Talk Ea...
Posted by Valentina on Mon, 28 May 2007 08:03:00 PST