KANDINSKJI

Prefazione.Marco.Alessandro.Roberto. Amicizia. Rock. Passione. Grunge. Vita. Strumenti. Marco al basso, Alessandro alla chitarra, Roberto alla batteria. L'amicizia già da anni li aveva fatti suonare insieme in un gruppo (Slash Diesel), poi tutto era finito. Tutto. Tutto? No, perché anche in tre la rivolta del grunge li costringeva a suonare. Senza cantante. Senza cantante? No, perché c'è Sara, che è anche lei una amica, che canta, suona la voce, e si unisce a loro, così, per provare. Chi sono quindi? 4 amici che suonano in una sala prove, ognuno porta la sua musica, la musica porta ognuno verso l'altro. Nasce tutto quasi per caso, e per caso decidono di chiamarsi Kandinskji, che è un espressionista. Espressione. Musica.Amicizia. RockCapitolo primo.Bisogna affiatarsi. Bisogna suonare. Bisogna ridiventare un gruppo. Come? Cover. I pezzi escono per caso, sono tutti degli anni '90, ci sono i Soundgarden ed i Pearl Jam, c'èAlanis Morissette, ci sono gli Skunk Anansie, Elisa, Joan Osbourne, gli Alice in Chains. C'è un gruppo di amici che la domenica sera prova con intensità, cambia tonalità, mette un assolo là ed uno stop qua, decide quasi una scaletta, si diverte. Con la neve si prova, con la pioggia si prova, col sole si prova. A Campodiegoli. Rock come unione. Poi qualcuno mette insieme tutti i brani provati. Venti. Bisogna gettarsi.Capitolo secondo.Bisogna gettarsi. Bisogna far sentire ad altri quello che abbiamo sentito solo noi. E' una festa. E' la festa di Marco. I Kandinskji suonano. Dal vivo. Con l'aiuto degli amici. Gli amici supportano, cantano le canzoni, danno le motivazioni. Si decide che si può proseguire. Allora la giostra inizia. Fabriano. Gualdo Tadino.Matelica. Cantiano. Moie. Porto Potenza Picena. Ancona. Jesi. Marche. Umbria. Feste. Locali. Il rock arriva. Sudore e note. Scalette scritte nella penombra. Birra. Amici. Corde spezzate e batterie smontate. Volumi alti e volumi bassi. Qualcuno dice che una volta quei 3 amici facevano anche brani propri. Qualcuno dice che forse si può ridare voce ai pensieri.Capitolo terzo.Pensieri. C'è un pezzo. E' solo un riff. Rimane nell'aria della sala prove per 7 mesi. Poi riprende vigore: si chiamerà "Gasoline Love". Non ci sono regole, non c'è genere. C'è passione. Amicizia. Rock. Poi c'è "Morning Papers". Lento. Poi c'è "No time for revolution". Allora qualcosa si muove. Si torna a scrivere. Ognuno porta il suo. Si riapre il cassetto. C'è "Sixties". Scanzonata. Love. Poi si traduce la storia dell'amicizia: "Only in a moment" e "Leaves". Il nastro attende di essere sfregiato.Capitolo quarto.Nobit Studios. Ognuno solo con se stesso. Con la sua musica. Batteria+basso+chitarra+voce. Disco. Idee. Strofe e ritornelli. Cori. Prima parte. Risultato.Capitolo quinto.Ora abbiamo un disco. Il nostro primo lavoro. Idee. Concetti. Chorus. Promozione. Siamo in radio. La nostra musica in radio. Elementi. Soddisfazione. Sicurezza. Insicurezza. Ci sono altre canzoni nell'armadio. L'armadio è in sala prove. Prove. Dischi. Negozi. Video. Novità. Stiamo ancora scrivendo.........