The Blue Chicken Trio

La storia comincia nel Dicembre 2004, da un’idea di Cristiana Cattani (basso) ed Alessandro Sebastiani (chitarra). I due ragazzi si conoscono nelle aule della scuola di musica che entrambi all’epoca frequentavano e capiscono da subito che una grande passione li unisce: quella per la musica afro-americana: funk in primis! Di lì a poco i due decidono di formare un cosiddetto “gruppo di studio”, cioè un gruppo costituito esclusivamente da una sezione ritmica e una chitarra, non tanto con lo scopo principale di esibirsi dal vivo nei locali, quanto piuttosto di lavorare molto in sala prove affrontando insieme proprio lo studio dei generi musicali che più li appassionano. Nel Febbraio 2005 ai due “ideatori” si unisce il batterista Alessandro Matteucci - da qualche anno collaboratore di Cristiana in altri gruppi musicali - e così il trio, che a breve si sarebbe battezzato “The Blue Chicken Trio” inizia il lavoro prefissato. L’amore per il funk resta per i tre musicisti un punto fermo, in particolare i loro ispiratori per questo genere saranno e resteranno gli storici Meters dei quali il trio riprende e, a volte, tenta di rielaborare molti brani. Non mancheranno, poi, incursioni nei repertori di altri mostri sacri, in particolare nel periodo funk di Herbie Hanckock. In breve tempo, tuttavia, i tre “polletti blu” si accorgono di essere accomunati anche da un grande interesse per un certo filone della fusion; in particolare iniziano ad adorare smisuratamente l’opera di John Scofield, e di un trio americano che più volte ha collaborato ed ancora collabora col grande chitarrista, ossia i Medesky Martin & Wood, e di conseguenza prende largo la decisione di cimentarsi nella certamente ardua impresa di riproporre alcuni brani di questi autori. Gradualmente i tre riescono a creare un ampio repertorio che ha la peculiarità di essere esclusivamente strumentale: nessuno dei tre, infatti canta, per espressa scelta del trio che desidera tentare di esprimersi solo con la musica, ritenendola un linguaggio del tutto indipendente che non ha necessariamente bisogno di essere accompagnata dalle parole. Parallelamente allo studio ed alla ripresa di brani appartenenti ai repertori di altri musicisti, il trio porta avanti anche un progetto di composizione di brani propri. Dall’Aprile 2005 il gruppo riesce ad esibirsi con una certa regolarità a Lucca e non solo, nonostante il genere proposto ed il repertorio, certamente non commerciale, renda ancora più difficoltosa la possibilità di esibirsi dal vivo.