Mia madre : "Ti piace così tanto la musica eppure non suoni niente! Non ti piacerebbe suonare qualcosa?"
Io : "Certo che si"
Mia madre : "Bene! Che cosa?"
Io : "Il basso"Con questa conversazione con mia madre avuta all'età di 16 anni decido di entrare ufficialmente nel patinato mondo della musica. Una sera tavo guardando uno speciale sugli Aerosmith sulla rimpianta TMC2 (altro che Mtv) e ospite c'era un personaggio con un nome un pò strano e che allora non sapevo neanche chi fosse. Quel personaggio era Saturnino, che si presentò in studio con un basso cromato che brillava continuamente. Mentre parlava continuava a suonare. Continuamente. Finchè non iniziò a suonare il riff di "Blame it on the bass line". Un riff e un GROOVE incredibile. Saturno spiegò cos'è il groove con questo esempio che ancora dopo quasi 5 anni mi ricordo. Disse: "Pensa a quando entri in un locale e senti quella musica che ti fa venire subito voglia di ballare, di muoverti.
Ecco, quello è il GROOVE.
E il groove lo creano le note basse"
Mentre in tv andava il video di quel pezzo ogni tanto staccavano la camera su di lui che suonava e muoveva la testa in avanti a tempo di musica. E mi resi conto che lo stavo facendo anche io. Fu quella sera che capii che volevo suonare il basso, che non volevo essere uno dei tanti chitarristi che strimpellano 3 accordi in spiaggia davanti a un falò. Così dopo pochi giorni entrai in possesso del mio primo strumento. Un trabiccolo blu di una marca sconosciuta abbinato a un piccolo ampli della Eko. Passai l'estate col basso in mano cercando di riprodurre a orecchio qualsiasi pezzo che sentivo in radio o qualsiasi jingle sentito in tv. Dopo l'estate le cose iniziano a farsi serie. Inizio a prendere lezioni dal grande Max Zaccaro e poche settimane dopo, in un aula di chimica del caro e vecchio Itis Cardano, Giulio (mio ex compagnio di classe e ancora oggi mio batterista) mi chiese di andare a cantare nel suo gruppo. Ricordo ancora le orrende prove in quella camera e poi in sala prove...vecchi tempi. Ma le cose iniziano a prendere il verso giusto. Nello stesso periodo se ne va l'allora bassista e arriva un nuovo cantante. prendo il basso e cedo il microfono. La band durò un paio di anni tra molti contrasti, divergenze di vedute e altro ma alla fine sono stati begli anni. Nel frattempo cambiai insegnante e andai sotto l'ala del maestro Hermes Locatelli che sempre ringrazierò. Dai residui di quella band naquero i Finequestion con cui si facevano delle gran belle cover rock e si ponevano le basi per quella che oggi è la mia prima band: i NONAME . I Finequestion si sciolsero dopo l'estate ma oltre a me rimasero anche Giulio e Ivan, e dopo l'arrivo di Cristian alla voce e del Rova alla chitarra solista finalmente nel settembre 2005 i NoName raggiungono la formazione attuale. Cinque persone di cui 4 erano ex compagni del liceo che conosco ormai da quasi 10 anni, un batterista che suona con me dalla notte dei tempi e un cantante con cui già avevo collaborato in passato e che ero felice di ritrovare. In un anno e mezzo i NoName si sono tolti le loro belle soddisfazioni. Un disco quasi pronto, un secondo posto in un concorso, concerti pieni di gente che cantava e sopratutto la soddisfazione di vedere gli amici che cantano quelle che sono le nostre piccole creature. E poi oltre a questo siamo AMICI oltre che colleghi in una band e il che aiuta a creare quel feeling e che a lungo andare da i suoi benefici. Ma a gennaio del 2006 si presenta l'occasione di entrare in una nuova band: i ROVERS , un tributo ai Jethro Tull. Per vie traverse riesco a entrare in questa gran bella band. Tutti giovanissimi. Età media attuale 19 anni. Le cose iniziano subito alla grande anche grazie al duro lavoro fatto e in poche settimane riusciamo ad accumulare circa 2 ore di repertorio Tulliano. Iniziano i concerti quà e là , poi arriva la vittoria a un concorso, la registrazione di un concerto live e la promessa di una collaborazione col grande cantautore emiliano GRAZIANO ROMANI che, causa infortuni e sfortune varie, non siamo ancora riusciti a realizzare ma che non mancheremo di onorare al più presto. E arrivo ad oggi. Onorato di suonare in queste due band