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AGGIORNAMENTO LUGLIO 2008
Ridendo e scherzando, queste due righe su di me le ho scritte quando avevo ventanni. Ora ne ho già 22, parecchie cose sono cambiate, quindi mi sembra il caso di fare un piccolo aggiornamento.
La mia famiglia è sempre quella. Quello che cambia di più è, ovviamente, mio fratello. Da Blink 182 che era, è diventato un punk rocker più in generale, aperto anche agli altri gruppi di quel genere. Mi piace che abbia un suo stile, mi piace che sia diverso dal mio, mi piace che certe cose glie le critico pesantemente.
Abito sempre a Opera, e ci sto sempre bene, anche se delle volte mi va un po' stretta. Ma credo faccia parte del gioco.
La musica rimane una costante. Da quando lavoro, poi, ho cominciato a "pagare il mio debito" con gli artisti che pi ù mi hanno influenzato e cresciuto, comprando CD originali. So che per qualcuno potrà sembrare uno spreco di soldi, ma non venitelo a dire a un aspirante musicista, per favore. Bon Jovi, Ligabue, Goo Goo Dolls, e tutti gli album che, in un modo o nell'altro, sono stati importanti per me.
Ho iniziato a comprare anche i libri, mi piace l'idea di avere una mia piccola biblioteca. Dai libri di una persona, così come dai suoi CD, si può capire molto.
La radio non la faccio più, purtroppo. Il tempo è sempre troppo poco.
Anche con la Voce d'Italia, per ora, sono fermo. Non so se riprenderò. Per ora la mia strada è un'altra.
Da sei mesi ho iniziato a lavorare. Cioè, è da diversi anni che lavoricchio qua e là , ma da sei mesi ho un lavoro bello e buono, dietro la mia scrivania in un ufficio milanese. Lavoro alla Event Sound Promotion, ESP per gli amici, un'azienda che organizza eventi per studenti (University Village), per musicisti emergenti (Music Village, Student's Live Party), che fa da ufficio stampa e un sacco di altre cose che se siete curiosi andate a vedere su www.espromotion.it.
Un tempo, se c'era una cosa che NON avrei voluto fare, era ritrovarmi dietro la scrivania di un ufficio milanese. E invece ora eccomi qua. Quanto si cambia...
C'è da dire che credo che il mio ufficio sia diverso da qualsiasi altro ufficio, a cominciare dall'età media dei miei colleghi, tutti sotto i 30 anni, passando per l'attività stessa dell'azienda, che rende il lavoro particolarmente piacevole. Forse è per questo che mi ci trovo così bene, dietro una scrivania di un ufficio milanese.
Ho sempre tanti amici, i legami si rafforzano anno dopo anno, esperienza dopo esperienza.
Ho iniziato ad amare la vita on the road, senza sapere che cosa farò domani. Vivo tantissimo il presente, anche se delle volte mi risulta difficile. Ma fa stare bene.
L'amore l'ho incontrato un'altra volta. Ed è stato devastante. In senso buono, ovviamente.
Mi piacciono sempre gli slang tamarri, e chiudo sempre le conversazioni con mabbella.
Mabbella.
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Non è che ci sia da fare una biografia, sul sottoscritto, ma allo stesso tempo ci sarebbero tantissime cose da dire, sui ventanni che ho alle spalle...
Ho un padre e una madre unici. Ho anche un fratello, o forse un Blink 182... ma non importa, anche luiè unico. Dev'essere una dote di famiglia...
Abito a Opera, in pieno hinterland Milanese... da casa mia, al sesto piano (adoro i piani alti e le viste dall'alto) si vede la torre di Rozzano, un sacco di campagna, un sacco di industrie... e molto spesso tanta nebbia.
Io lo auguro a tutti di crescere in paese. Non so come sia la città , ma qua da me è fantastico. Quando guardo qualche foto di Opera, o anche solo la cartina, non c'è posto che non contenga un ricordo. Ogni angolo di questo posto è importante per me, o importante lo è stato. Ed è lo stesso per le persone. Mi piace un casino il passato, mi piace un casino il mio passato. E il presente invece non mi piace mai, più di tanto. Paradossalmente, però, quando il presente diventa passato, allora mi piace.
Sono complicato, si.
Disegnavo molto, una volta. Ero appassionato di fumetti, e volevo addirittura fare il liceo artistico per diventare disegnatore di fumetti.
Ora i fumetti non li leggo neanche più, e purtroppo ho anche smesso di disegnare.
Ho imparato a suonare la chitarra, ero in seconda liceo. Cioè, ho imparato a strimpellare, e lì mi sono fermato. Perchè sono anche pigro, tra l'altro. Però a strimpellare continuo. Tanto che scrivo anche canzoni, e ho anche un gruppo. E sono piccole soddisfazioni.
Non ho fatto il liceo artistico, alla fine. Sono andato a Pavia, a fare lo scientifico tecnologico. E mai feci una scelta più azzeccata. Ho passato 5 anni che li ricomincerei domani. Anche per questo, credo, mi piace molto Pavia.
Un tempo odiavo Milano, da un po' ho smesso. Ho cominciato a capirla, credo, o comunque ad apprezzarne i lati positivi.
Vivo di musica. Raramente in camera mia c'è silenzio: o ho mal di testa, o mi son dimenticato di accendere le casse. Un tempo sostenevo che ogni tipo di musica mi piaceva. Ora ho capito che non è proprio così. Diciamo che sono sul rock, non troppo estremo, però. Alternative si, ma estremo no. Chi mi conosce sa che il mio idolo, musicalmente, è Ligabue. Strano, per uno che dice di amare il rock. Eppure è così, a queste cose non si comanda.
Amando la musica, amo anche la radio. E ho la fortuna di "farla": trasmetto in una radio locale di Pavia, nel programma degli universitari. Figata.
E mi piace anche scrivere. Ho cominciato la mia scalata verso il mondo del giornalismo con la Voce d'Italia, un quotidiano d'informazione indipendente on line. Figata pure questa.
Una volta pensavo troppo, ora sono più istintivo, penso di essere abbastanza equilibrato. Diciamo che visto che ho la possibilità di scegliere ciò che voglio, o non voglio fare, cerco sempre di fare quello che voglio fare.
Ho tanti amici, per fortuna.
Ho conosciuto l'amore, ed è stato fortissimo. Non mi è successo più, da allora.E sto ancora aspettando che torni.
Mi piace anche usare i linguaggi tamarri, un po' per fare il pirla, un po' perchè è vero che mi piacciono.
Infatti finisco sempre una conversazione o una mail con "mabbella".
Mabbella
Ivan