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ROBERTO SBURLATI

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Roby nacque, crebbe per un po' di anni finchè raggiunse fattezze da giovane uomo. Ora sta vivendo. Suona da quando aveva 13 anni, quindi da quando le sue fattezze erano quelle di vispo bimbo.Iniziò con la chitarra, poi passò al basso. Lui (il basso) lo colpì, lo trafisse, lo cambiò. Decise di voler continuare a pizzicare le quattro corde finchè avrebbe potuto...avrebbe voluto che quello diventasse il suo lavoro. Non ha ancora smesso: suona con i MADAM e con MARCO NOTARI dal 2003. Ama stare sul palco, muoversi e sudare come un pazzo con i suoi colleghi ( e AMICI) al suo fianco. Da settebre del 2006 poi è entrato a far parte dei VELO', un progetto acustico particolare fatto di musica e poesia. Con Velò si suda meno, ma è un altrettanto grande piacere stare sul palco (seduto questa volta) anche con loro.
C'è dell'altro però, oltre alla musica. Lui scrive. Gli piace, si diverte, gli viene facile. Si sta divertendo pure ora a scrivere sta biografia, anche se scrivere di se stesso in terza persona lo fa sentire molto stupido! Che cosa? Poesie? Testi? Piccoli stupidi racconti? Non lo sa... Ma gli piace, e anche in questo caso non ha intenzione di smettere...gli piace,e questa pagina è nata perchè ha tanta voglia di farvelo sapere.

DICONO DI LUI

"Un ragazzo dolce, intelligente e buono. il migliore" (olga, sua madre)"Senza di lui questo posto avrebbe già chiuso da un pezzo!" (gino, il barista) "Come scrittore non è un granchè, ma pare sappia suonare" (gli editori) "Come musicista non è un granchè, ma pare sappia giocare a calcio" (i discografici) "Come calciatore non vale niente, ma dice di saper scrivere" ( il suo ex allenatore)
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Il diario del nostro tour

My Interests

OGGI HO FATTO L’ALBERO

Sono adesso Nello scontato In quel dolce banale Ricordare. Sono io nella foto a sorridermi: A piangere di me Che mi guarderò, Fisso vedendo L’abisso su patina e stile Vendendomi infine da solo. Possibile allora Contraddire il pazzo Con due ricordi In mano e in valigia? Una sola volta di gratitudine all’aria Per far sì da non sembrare grigia Una volta di quelle rare Quella giusta da ringraziare.Grazie, Il mio amore per un po’ Non s’è perso, e sprecato librava un profumo perfetto E un calore ideale. Per un po’ era quel giusto Che noi poveri Non possiamo che sperare O vederlo al più fuggire.Ancora non ho quelle ali che dicevi E neppure rapino la luce che raccontavi: Mi muovo come ieri A luce di bajour Ad occhi aperti per non svegliarti La notte, lontana. E quell’amore già narrato Rimbalza, lui sì, alato Bianco di luce Sempre giusta A fuggire al momento sbagliato, Quando Lacrima ormai lacrima triste, Scippata Di tempo, violata.Quindi non spengo, Non piango, Non cerco Disastri da piangere o rifare, né Distratti piangenti a limare Tra cocci di grazie, cortesie Di cioccolato, di natale. Di ciclico momento In cui ricordi facili Sono solo da Allineare.

LA MIA PUTTANA

Nel mare di questi sensi Non nuoto, con il vino in corpo, nell’acqua annego fiero protagonista delle mie cazzate, della mia fine accelerata ma comunque lontana.Spento da una maturità sepolta Nella sbornia settimanale, io, sobrio eccezionale dal disagio ben nascosto amante casuale della vita in quanto femmina, donna lasciva, la mia vera e unica puttana.Lontano dalle chiese Sorrido ai cani sciolti E dal cornicione del fetido palazzo Lancio sulle teste Parole stronze come petardi, Che siano fumo; ed impaziente attendo che sia di nuovo troppo tardi.

POESIA SALVATA SUL CELLULARE CHE NON RICORDO CHE VOLEVO DIRE

La paranoia indotta da una voce profonda può portare all'eroina! "Ammesso però un ragguardevole bacground!!" Si escluda la rissa da bar E si accendano invece Visioni migliori di onirico verde Nel riflesso bagnato di un ponte.E passi la rabbia dell'essere esclusi Lo schifo a gustare la maniera Di certe emozioni... N.B. Sicuramente avrei voluto continuarla ma non c'era più spazio, e ora non mi viene niente, quindi finiamola qua.

GRAMMI

Le mie cazzate sui fogli di vetro La via del ritorno Di sogni e di polvere muta E tra le foglie il dichiarato artista Ciclico in notte perdutaPaura di non trovare le chiavi Sotto la Mole, quasi romantico In cerca di cose da dimenticare Paciere di gatti in lotta Piacere di grammi leggeri Bisognosi di calma che non durerà Ma amo ridere e piangere Per cui si va’.Le amate scelte di non scelta Per la via adatta ad ammuffire Leggero dagli orpelli, nudo Ma trionfale luccico, certo Della morte da morire.

I'd like to meet:

In alto, nella sezione latest blog entry, pubblicherò qualche cosa di mio di tanto in tanto...ogni tanto andateci magari, e non esitate ad aggiungere commenti di qualsiasi tipo (tanto quelli che non mi piacciono li cancello). Molto obbligato Lascio qualcosina anche qui di seguito..

CHE FINE AVRO’ POI FATTO?

Strascicando senza ritmo ciabatta piastrella/ mi recupero a succhi d’arancia/povero me, provveduto solamente di mattina/Mattina? Cerco conforto nel noise/ e mi annoio di già/ al secondo feedback di strumento distorto/ Il tempo di sfogliare tra atre scelte musicali/per scoprire un po’ di me sulla parete/ celato appena dai nudi artistici dell’ennesima puttana/ eppure anche loro…e gli altri/ insomma ci vuole qualcosa in copertina/ per scordarci del mare/ che talvolta si fa nero/ e talvolta si fa rosso/ Ci vorrà ben qualcosa a dimenticare di me/ lasciando riempire/ il tempo da riempire/ perché l’istante prossimo d’interesse cominci/ e da lì il tempo rimanere più lieve.Torneranno le rime! Cesserà questa nausea Non appena tornerai A dormire!Posso, non è vero cercarti? Il disturbo sarà minimo, Non ti accorgerai, Non intendo trovarti. Ti chiamerò amore Quando non potrai sentire, E per non deprimerci Glisserò popolari Soluzioni nazionali Per potere finalmente viverci.

PEGGIO

A volte mi sento Solo il peggio In quella strana Apparenza fottuta In quelle fredde immagini In quella statua, colorata Muta.Sono io, il peggio E l’ho preso con cura negli anni Il peggio di tutti, Dei volti di Rostand, per esempio La bellezza di Cristiano Senza ingenuità La rabbia del Cirano Senza la poesia E la cecità di una bella Che non s’accorge e sbaglia.Una novità? Non ho i denti Per quest’ottimo pane! Respiro male Ho donne Che non riesco a scopare E il brutto è alle spalle Che mi calcia il culo Mentre cieco tasto un bello Che è vietato d’ avere.

OPPURE IO

Distante, da te Eppure A baciare L’interno delle tue cosce. Come spiegarsi questo esserci E parlare Senza dire E guardare Senza vedere?Non lo fai, forse tu, Mentre al telefono disserto Sui gol della domenica O mi ascolti parlar d’amore Con in mano un bicchiere di vinoSe solo tu Dimenticassi O smettessi di imparare: Oppure io, che mi scordo Di scordare. E allora torna lucido a scurirti Un ricordo (oppure io) di lei Anche ora Che non smetto di leccarti. .

ULTIMI MINUTI DI NOTTE

Vorrei vantarmi Anche ora Nello scrivere Del tardi E del meglio che scriverò, di te Dal mezzo di un timido genio Comunque in aperto celebrarsi.La mia vita in sostanza Imitazione di presa di coscienza E quindi parole, messaggi in sospeso Sguardi soldi spesi, ricordi Voglia di scoparti E magari un giorno di amarti Illusioni, un sacco di birra Un po’ di fumo illegale Dei cani, il fiume, io e te E mille persone a contornarci di festa, Momenti giusti male usati E molti momenti sbagliati.Un cocciuto non capire che può essere Semplice immaginare: Le tue porte, tra le cosce e di casa La strada da solo, il ritorno – ricordo - Le lacrime, la sega, La poesia, il lettoE’ mattina.

Music:

FAVOURITE ARTISTS: Pink Floyd, Radiohead, Fabrizio de Andrè, Beck, Nick Cave and the Bad Seeds, Joy Division, Elio e le Storie Tese, P.G.R., Franco Battiato, Vinicio Capossela, Francesco de Gregori, The Doors, Pearl Jam, Max Gazzè

Movies:

The big lebowski (J. Coen), Pulp Fiction (Q. Tarantino), Amarcord (F. Fellini), Ecce Bombo (N. Moretti), Manhattan (W. Allen), A Clockwork Orange (S.Kubrick), Amici miei (M.Monicelli)

Books:

The picture of Dorian Gray (O.Wilde), Post office (C. Bukowski), Russendisko (V. Kaminer) Ti prendo e ti porto via (N. Ammaniti)

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