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Lo stile di Giuliano Dottori si basa su un songwriting piuttosto classico di matrice americana che si sposa con un gusto anglosassone per la melodia ed una delicatezza tutta italiana che si riflette anche nella grande cura per i testi: sonorita' acustiche che non disdegnano suggestioni elettriche ed una full immersion in atmosfere poetiche e malinconiche in un continuo intrecciarsi di influenze e richiami spesso contrastanti come i chiaroscuri che scaturiscono dalle canzoni.
RECENSIONI
«‘Lucida’ raccoglie dieci canzoni intime e fragili che ci mostrano un autore attento alla melodia quanto alla parola e al racconto. Le storie di questo cantautore di origini canadesi illustrano piccoli ecosistemi emotivi tratteggiati con cura e amore. Un esordio toccante che raggiunge il suo punto massimo nel brano ‘Alibi’»
Giuseppe Fabris - Rolling Stone
«“Solid airâ€, l’efficace ossimoro coniato da John Martyn per definire la musica di Nick Drake, eterea eppure carica di pathos ed emozioni, ben si adatta (fatti i dovuti paragoni) all’esordio solista di Giuliano Dottori, che tra i suoi punti di riferimento cita proprio il capolavoro “Five Leaves Leftâ€. L’album affascina per la capacità di contrapporre leggerezza e gravità , giostrando tra atmosfere pregne di malinconia ed aperture liriche radiose; dieci interpretazioni sofferte eppure mai stucchevoli, grazie ad un candore vocale ammaliante, arrangiamenti curatissimi e inserimenti di partiture classiche che mettono in risalto una vasta cultura musicale»
Alberto Leone - Kronic.it
«L'esordio di Giuliano Dottori è piacevolmente sorprendente, sospeso com’è tra atmosfere soffuse, malinconiche ma non tristi, delicatezze di ogni sorta, sviluppate tra folk e pop raffinati e mai sopra le righe»
Giuseppe Catani - Rockit.it
«Quel che rende particolare e fresco il cantautorato di Dottori è il suo modo di assumere e mescolare in uno stile composito e personale lontani riferimenti alla scena italica e più presenti modelli di songwriters folk americani»
Ambrosia J. S. Imbornone - Mescalina.it
«Di ‘Lucida’ non si butta via niente, anche perché la scelta stilistica è stata proprio quella di semplificare (nel senso buono, ovviamente), sia a livello di strumentazione che di 'quantità ' di accordi utilizzati per costruire le canzoni. Le qual cose, abbinate ai testi di Giuliano danno proprio l'idea di "ogni cosa al posto giusto", e creano atmosfere, prevalentemente acustiche, che eravamo soliti trovare, così ben rese, soltanto in lavori provenienti dall'estero. Ideale manifesto di tutto è il primo singolo, ‘Alibi’, che nel genere è quasi un capolavoro»
Cristiano Gruppi - Indie-Rock.it
«Nonostante siano chiare anche le ispirazioni che lo hanno fatto nascere - Beck, Nick Drake, l’indie pop ed il cantautoraro acustico in genere - è un lavoro che sa vivere di vita propria grazie all'impronta personale che Giuliano riesce ad imprimere in ogni brano dettagliando al massimo ogni particolare, quelle piccole cose, quegli accorgimenti minimi che rendono "grande" un insieme. Ed in un mondo in cui tutto ti viene prepotentemente sbattuto sul muso, in faccia, senza manco chiederlo, converrete che un disco del genere rappresenta acqua per gli assetati»
Andrea "Emo" Punzo - Hardsounds.it
«Certe perle preziose te le ritrovi davanti quando meno te lo aspetti, in quegli sperduti e dimenticati mercoledì pomeriggio di febbraio, quando hai le cuffie nelle orecchie col solo obbiettivo di isolarti acusticamente da un mondo che sembra sempre di più precipitare nella sua banale e inutile routine. Giuliano Dottori, neo cantautore milanese dedito ad un pop songwriting acustico, semplice, diretto e intelligente, rappresenta l’altra faccia della medaglia del pop italiano, la faccia alternativa alla routine»
Gianpaolo D’Errico - Dnamusic.it
