Acoustic Band.
Happy Music, rock, blues, ska, revival 70'-80' ... divertentismo
Divertentismo:
rara forma di malattia, dovuta all'aumento patologico di divertimento a contatto con individui portatori sani. Se ne consiglia un uso frequente, ma moderato. Non nuoce all'attività sessuale. Leggere le avvertenze e le modalità d'uso. Tenere vicino anche alla portata dei bambini!
La band nasce nel 2005 tra l'incontro del percussionista Andrea "DeDo" De Dominicis, il cantante Andrea "Il Conte Max" Rossi e il bassista Andrea Reali. Tutti e tre hanno alle spalle un intenso e proficuo background musicale. Dopo alcuni cambiamenti di line-up, entra a far parte della band un chitarrista d' "esperienza", Mario "Freak" Gimenez de Lorenzo. Ma siccome "tutto scorre" il bassista lascia il posto a Luca "Zuru" Taralli, vecchia conoscenza del percussionista e del chitarrista. Si aggiunge così un pezzo fondamentale al gruppo, per rendere il mondo dell'acustico ancor più completo: la tromba di Gianni Colangelo. La formazione funziona per circa due anni, tra concerti live e prove nella bidonville. Nel 2007 la tromba lascia il posto al sax di Dario Intini.
Nuovo suond e nuove esperienze ci attendono!
I cinque accomunati dalla passione per la musica e provenienti da contesti musicali molto variegati hanno dato vita ad un sound nuovo e particolare, gli adetti al lavoro lo chiamano Happy Music, affrontando un repertorio che spazia dal blues al rock, dalla canzone d'autore sino al revival anni 70-80 e allo ska, fondendo diverse culture e generi musicali con percussioni e chitarra acustica che contribuiscono a creare un effetto non solo coinvolgente ed ammaliante, ma anche caldo e familiare, soprattutto in situazioni dal vivo, data la propensione della band per il contatto diretto con il pubblico. E sono proprio a queste esibizioni che si rivolge la band. L'idea è quella di "accorciare" le distanze tra il pubblico ed i musicisti, distanze sia fisiche che acustiche, grazie ai suoni più caldi provenienti dal mondo "unplugged" che aiutano a creare complicità tra chi suona e chi ascolta. Sono proprio gli spettatori che, ascoltando un suono più "naturale", quale quello di una chitarra acustica, partecipano, inconsapevolmente, alla buona riuscita di una serata!
