About Me
Captain Quentin nasce nell’autunno del 2005, quando 4/5 degli appena archiviati Malajerba decidono di continuare assieme il proprio percorso artistico dopo aver condiviso 10 anni di concerti. Il nome deriva da una funambolica fusione di Captain Beefheart, tanto folle quanto geniale artista americano degli anni 70, e Quentin Compson, decadente personaggio de "L’urlo e il furore" di William Faulkner.
La musica del capitano Quentin è un rock strumentale con svariate influenze che vanno dagli ostici rumorismi del noise alle labirintiche strutture compositive del math rock, il tutto unito da un’attitudine decisamente indie. La totale assenza di parti vocali pone la musica e le sue geometrie al centro dell’ascolto, mentre un’accurata scelta sui titoli dei brani tenta di smorzare la tensione delle note. La formazione dei Captain Quentin vede Massimo Carere alle prese con piatti e tamburi, Enzo Colarco ai tasti, Michele Alessi alla chitarra elettrica baritonale e Filippo Andreacchio alla chitarra elettrica. Dopo un anno di attività , a ottobre 2006 un ulteriore componente si aggiunge ai 4 fondatori: Libero Rodofili entra a far parte del progetto come dispensatore di suoni di sax e basso.
La band, a dicembre 2006, ha registrato il suo primo disco al Red House Recordings Studio di Senigallia (AN). Intitolato "Certe Cose Determinate", l’album contiene otto brani, per un totale di 40 minuti di musica, registrati in presa diretta da Massimiliano Moccia. Il disco, uscito a inizio marzo 2007, ha subito ottenuto recensioni positive dalla stampa e dalle webzine specializzate e ottimi feedback da radio americane e francesi. Captain Quentin ha svolto finora una ricca attività live, dividendo il palco con, tra gli altri, Joe Lally (Fugazi), Confuse the Cat e Mashrooms.
When the Italian band Malajerba split up in 2005, after almost 10 years of gigs and hard work, four fifths of the band members decided to continue working together. Hence Captain Quentin came to existence. The band’s new name is a combination of Captain Beefheart, the 70’s American artist who’s genius was as remarkable as his madness, and the decadent Quentin Compson of Faulkner’s "The Sound and the Fury".
Captain Quentin are an instrumental rock band who’s musical influences oscillate between hard noise and the maze-like structure typical of math rock, held together by an attitude which is definitely indie. The decision to totally exclude vocals places the music, and all of it’s geometrical elements, at the centre of the listener’s attention, while a careful choice of song titles attempts to alleviate the tension created by the notes.
Captain Quentin are Massimo Carere (drums), Enzo Colarco (synth), Michele Alessi (baritone guitar) and Filippo Andreacchio (guitar). In October 2006, a year after the band was formed, Libero Rodofili (bass and saxophone) joined the group.
The band have just recorded their first album at Red House Recording Studio in Senigallia (AN). The album, which has been out since March 2007, is called "Certe Cose Determinate". It includes 8 tracks and lasts a total of 40 minutes and was recorded live by Massimiliano Moccia.
Captain Quentin played many live shows including gigs with the likes of Joe Lally (Fugazi), Confuse the Cat and Mashrooms, to name but a few.
PRESS REVIEWS
"I cinque di Taurianova aggiungono il lato più dinamico dell’epopea, levigando in "Certe cose determinate" (Loziorecords) vertici a nome Rullante per un vicino, Le occasioni son macchine rotte e soprattutto i ripetuti stop-and-go di A spintoni nell’attualità . Quando un titolo dice tutto, potenziale hit del genere."
BLOW UP
“Batteria straripante, chitarre affilate, le stravaganze di sinth e tastiere, le distorsioni di basso e sax. Cigolii di strumenti spremuti, martellati...
Movimenti imprevedibili, mutazioni improvvise di tempi. Vibrazioni. Rumori. Dissonanze sparse qua e là . E quando l’abitudine prende il sopravvento si cambia direzioneâ€
ROCKIT
“Disarticolazioni ad elastico, tastiere spacey che rimagliano i fraseggi chiostrati delle chitarre, tamburi a sprimacciare le ritmiche convulse. Un’apparecchiatura che non lascia riferimenti...
Intensi, sfrenati e furiosi, tanto per non tradire il nome. Bravi. (7.1/10)â€
SENTIREASCOLTARE
“Un alternarsi di momenti aggressivi, frenetici, divisi tra noise e math rock e spazi più meditati, nei quali la ruvidità di base viene messa al servizio di una sensibilità tipicamente ’indie’. Corde, tasti e pelli costruiscono così un panorama sonoro instabile, come una barca lanciata su un mare in tempesta; ma la rotta è tracciata, il timone saldo e l’equipaggio esperto.â€
LOSING TODAY
“La band calabrese prende il rock in mano e lo strizza finchè riesce ad ottenere anche l’ultima goccia dal suo contenuto... Non c’è la voce, ma c’è il gusto per la sperimentazione e per la ricerca... Un disco agrodolce e, a tratti, spiazzante. C’è in Italia il senso dell’avanguard? Evidentemente sìâ€
IL CIBICIDA
"Math. Anche in Italia, ogni tanto, ci si ricorda di come si può suonare in maniera ossessiva, chiusa, vibrante e strumentale: a parte le soluzioni degli amati Red Worm’s Farm, Uber, Three In One Gentleman Suit e Amavo, la novità sono questi Captain Quentin"
Enver - L’ENOTECA
"E’ struttura strumentale quella che confluisce sicura nel sangue di otto piccole opere registrate ai Red House Recording Studio.
Meno di quaranta minuti di apparente complessità "matHematica" che riporta alla mente l’avanguardia noise dgli U.S. Maple che avevano nel cuore e nelle vene la lezione incancellabile del guru Captain Beefheartâ€
NERDS ATTACK
"Non c’è che dire, la formula adottata da questo combo gli consente di sondare terreni, alle volte già sciupati da una miriade di gruppi dell’intero pianeta, senza inciampare mai nella categoria del già sentito e nel monotono intarsio di, oramai, classico stampo post-rock."
KATHODIK
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