Chi permette alla razionalita' e alla ragione di imbrigliare i propri sentimenti, le passioni, le pulsioni e gli slanci verso il vuoto, potra' anche vivere piu' a lungo e serenamente....ma avra' vissuto meno della meta'...
(Alexandros)
"..Ciò che invece mi accade nelle rare ore di gioia, ciò che per me è delizia, estasi ed elevazione, il mondo lo conosce e cerca e ama tutt'al più nella poesia:nella vita gli sembrano pazzie..."
"...per questo mondo odierno, semplice, comodo, di facile contenatura, tu hai troppe pretese, troppa fame, ed esso ti rigetta perchè hai una dimensione in più. Chi vuol vivere oggi e godere la vita non deve essere come te e come me. Chi pretende musica invece di miagolio, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria..." ("Il lupo della steppa" - Herman Hesse)
Posso amare così profondamente qualcuno così come posso odiarlo l'istante successivo.... Non sono assolutamente un santo, arrogante, vittima e prigioniero del mio carettere fatto di alti e bassi. Per me il grigio non esiste, lo considero una derivazione del bianco o del nero, e quindi nulla di puro. Dolce e aggressivo, violento e sentimentale, allegro e malinconico, compagnone e solitario...fuoco e ghiaccio.
Sono mezzo greco,di Epidauro, terribilmente orgoglioso delle mie origini e del carattere che da esso mi è derivato....La rabbia è il mio motore, amo lottare per il puro gusto di farlo, passionale fino all'estremo, irrazionale, assetato di vita e di emozioni, feroce e perennemente in tensione verso l'infinito, verso qualcosa che neanch'io so cosa essere nè mi importa sapere. L'importante per me è il lancio nel vuoto, non l'atterraggio...non mi interessa sapere se concluderò il mio volo sfracellandomi sulle rocce o librandomi nel cielo, poichè per me conta solo ed esclusivamente l'essermi lanciato. Solo così avrò vissuto in pieno ogni singolo istante ed emozione della mia vita.
Odio i deboli, chi si accontenta, chi raschia il pavimento alla ricerca di una pagliuzza d'oro.... chi piega la testa, la schiena sotto i colpi di falsi potenti alimentando così la loro finta forza.
Non accetto di accontentarmi degli avanzi dopo che la mia tavola è stata imbandita con ogni bene... piuttosto che stare a raccattare le briciole, digiuno fino a morir di fame.
O tutto o niente...
Questo ha fatto di me una persona difficile da gestire , soprattutto negli ultimi anni...mi chiamano bastardo, intransigente, animale, selettivo, arrogante...ma non me ne curo, poichè c'è chi ha visto la scintilla di infinito che penso di celare dietro le mie pupille e ha da me affetto incondizionato e profondo...e preferisco avere intorno a me queste poche persone che tante altre per me inutili incapaci di scorgere l'amore dietro i paraventi della rabbia.
La musica è il mio ossigeno e la mia amante più sensuale, perversa e insensibile...nel corso degli anni mi ha preso, cullato, violentato, abbandonato, stretto in languidi abbracci e deriso. Mi ha elevato e schiacciato, fatto gioire e piangere...non mi stancherò mai di lei, continuerò ad amarla e riverirla, poichè per me suonare è come fare l'amore, sentire le note fluire attraverso le mie dita come un brivido bollente, scaldando il mio cuore e avvolgendomi nell'abbraccio più erotico.
A molti risulto pazzo e senza capo nè coda...ma è come guardare un animale selvatico e meravigliarsi di certi suoi comportamenti all'apparenza incomprensibili e irrazionali... non c'è nulla di male, siamo diversi. Possiam avvicinarci, osservarci, meravigliarci, invidiarci e imparare qualcosa l'uno dall'altro... ma rimarremo sempre e comunque diversi.
E questo mi piace terribilmente....
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