Nel 1999 Giuseppe Festa, musicista lombardo, decide di mettere in musica alcune poesie tratte dal libro “Il Signore degli Anelli†di J.R.R. Tolkien. Ciò che ne scaturisce è una raccolta di canzoni chiamata “Voci dalla Terra di Mezzoâ€.
Grazie ad un tam-tam che si diffonde via Internet (ad oggi più di 250 siti stranieri e italiani parlano di Giuseppe Festa e dei Lingalad in ben 11 lingue diverse) la diffusione dell’album supera di gran lunga le aspettative dello stesso autore, fino a raggiungere la Tolkien Society di Oxford. Ed è proprio da lì che nell’estate del 2001 giunge una lettera da Priscilla Tolkien in persona, figlia dell’ormai scomparso maestro, la quale spende complimenti sulle canzoni e apprezzamenti circa l’interpretazione delle poesie messe in musica.
Nel frattempo nasce il quartetto Lingalad (che significa “Canto degli Alberi†in lingua elfica): oltre a Giuseppe Festa (voce, chitarra e flauti) si uniscono al progetto Fabio Ardizzone (basso), Giorgio Parato (batteria e percussioni) e Claudio Morlotti (ghironda, dulcimer, bouzuki) coi quali Festa si aggiudica il primo premio al concorso musicale di Celtica 2001, in Val D’Aosta, col brano “La Foresta di Fangornâ€.Nel Dicembre 2003 Giuseppe Festa viene invitato a esibirsi a Toronto, Canada, quale ospite d’onore alla manifestazione “The Gathering of the Fellowshipâ€, evento durante il quale viene proiettata la prima cinematografica dell'ultimo capitolo della trilogia de "Il Signore degli Anelli". Tra il pubblico sono presenti alcuni degli attori del film di Peter Jackson. Giuseppe Festa, per l’occasione, suona in duo con il flautista statunitense Tom Meringer.Nel dicembre 2004 esce il DVD “I Sentieri di Lingaladâ€, che segna una svolta nella produzione artistica del gruppo:“I Lingalad con questo lavoro hanno individuato la propria strada artistica e contenutistica che li rende pronti per il passo verso il grande pubblico. Non più cantori esclusivamente delle storie tolkieniane, i Lingalad sono ora i musici della natura, o meglio delle emozioni dell'uomo a contatto con la natura, in un rapporto intimo che ancora esiste e non deve essere perdutoâ€(Renato Capone).I Lingalad si sono finora sempre autoprodotti e sono liberi da contratto discografico.Il concerto dei Lingalad è suggestivo: i quattro musicisti conducono per mano il pubblico in un luogo dove la magia e le emozioni del mondo naturale sono ancora protagoniste, in una terra ammantata di mistero e leggende, tra elfi, stregoni e spiriti del bosco.
Le melodie del flauto e della voce di Giuseppe Festa si fondono al suono degli strumenti antichi suonati da Claudio Morlotti, mentre il basso di Fabio Ardizzone e la batteria di Giorgio Parato tessono un tappeto ritmico a tratti delicato e a tratti potente e incalzante. La parte tecnica dei concerti è curata da Giovanni Ghilardi.
Delle immagini proiettate durante il concerto accompagnano le musiche dei Lingalad, mentre Giuseppe canta di luoghi ormai persi nella notte dei Tempi Remoti, sperando di poter farli rivivere almeno in parte nel cuore degli spettatori.(TRATTO DA www.lingalad.com)
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