In questa fase storico-politica della nostra regione mi sembra utile e accattivante resuscitare il combattivo ugo che non si è piegato ne al potere ducale dei Savoia ne a quello comitale degli Challant.
Allora come oggi non c'è nulla di nuovo sotto il sole!!!
Figlio di Guglielmo di Bard, nacque probabilmente intorno alla metà del XII secolo. La sua famiglia, tra le più importanti della nobiltà valdostana, oltre a controllare l'omonima rocca ed il relativo mandamento vantava diritti e interessi in varie zone del Canavese. Proprio per il possesso della stretta di Bard si accese, nei primi anni del Duecento, una furiosa guerra che oppose Ugo a suo fratello Guglielmo, devastando le terre della Bassa Valle; Guglielmo incendiò il castello di Champorcher e il borgo di Donnas mentre Ugo, asserragliato nel Castello di Bard, catturò il figlio dell'avversario e si impadronì di numerose masserizie. Il 19 giugno 1214, nella chiesa di San Pietro di Donnas, i due fratelli raggiunsero finalmente un accordo, grazie anche alla mediazione di Ottino di Ivrea. A Ugo furono assegnati il castello di Bard e la torre di Aviès (Pramotton) mentre a Guglielmo toccarono quelli di Pont St Martin e di Arnad. L'indole ribelle e violenta di Ugo va in parte giustificata considerando i condizionamenti dallo stesso subiti, sia per i mutamenti politici sopravvenuti nei secoli XII-XIII sia per gli interessi suscitati, anche al di fuori della Valle d'Aosta, dalla rocca di Bard. Negli anni successivi, infatti, il consolidarsi del potere comitale nella regione, da un lato, e la strategia sabauda di espansione al di qua delle Alpi mediante il controllo dei valichi alpini e delle chiuse fortificate, dall'altro, minacciarono Ugo al punto che questi, attorno al 1230, si rifiutò di prestare fedeltà ad Amedeo IV di Savoia. Parallelamente si guastarono i rapporti con i vicini signori di Vallaise e si acuirono i contrasti con i visconti di Aosta, signori di Challant. Le tensioni sfociarono in guerra aperta: nel 1239 Arduzzone Senex di Vallaise si alleò con il visconte Bosone, impegnandosi a combattere senza tregua Ugo e suo figlio Marco. La problematica situazione locale ed il disconoscimento dell'autorità comitale furono abilmente sfruttati da Amedeo IV che, con l'intento di assicurarsi l'importante rocca, ottenne nel 1242 l'appoggio dei fratelli Goffredo, Amedeo e Bosone di Challant e mosse guerra al caparbio Ugo; quest'ultimo, a fronte di un tale schieramento, ormai isolato e probabilmente anziano, cedette i suoi diritti al conte e abbandonò per sempre la Valle d'Aosta. Il fratello Guglielmo e i figli di Ugo Aimone e Marco, non essendosi ribellati apertamente, conservarono i loro feudi e dettero poi origine rispettivamente alle dinastie dei Pont-St Martin, dei Sarre e dei Sarriod