Di anni adesso ne ho quasi trenta ma conobbi la musica per la prima volta quando avevo solamente dodici anni, intendo la musica vera, intendo quella suonata, solo per caso ascoltai il concerto di Wembley dei Queen... e da allora mi è scattata la molla della musica. Il percorso musicale e' personale per ogniuno di noi, ci si riconosce nella musica e ci si confronta con la musica...ancora oggi quel concerto mi fa venire i brividi. Passare da un genere all'altro non fa altro che bene...basta non disprezzare, passai dalla disco '80 al rock, poi al grunge, poi al metal (che dire di Ozzy o di Dimebag Darrell) poi al funky, poi al pop (per chi crede che il pop siano soltanto canzonette...provate voi a comporre le stesse canzonette) per poi arrivare alla radice, all'inizio di tutto, alla scoperta della "musica moderna" ...al Jazz. Suonando ho imparato che potro' esprimere solo quello che ho dentro e rappresentero' soltanto quello che ho intorno, il posto dove vivo, la gente che amo. Provate ad osservare un Nero camminare per strada per esempio, una cosa naturalissima ma che soltanto i Neri fanno in quel modo, la cadenza dei loro passi, uno dopo l'altro, e' soul. E solo loro ci riescono naturalmente. Quello che voglio dire alla fine e' che dopo un certo percorso si torna alle radici, alla musica popolare, a cantare di sole, di terra, di sale, di mare, montagne, contraddizioni e martiri...di quello che abbiamo dentro.
Cominciai a suonare la chitarra amatorialmente all'età di 17 anni e col passare del tempo mi sono accorto che qualcosa cambiava...avevo bisogno di groove, così è arrivato il primo basso circa tre anni fa e da allora d-dum dum dum dum d-dum dum dum dum.....