gli anfratti, le caverne, le gole, le profondità , gli incavi, gli antri, le camere di decompressione, le sale d'attesa di questo quadretto familiare. sadialulesaboisi!
SONATINA ALL' EFISTOLA._____________ _-ALLEGRO PUNTO-_____ Un tempo ti chiedevi in quale punto del tuo corpo fosse conveniente ai convenevoli sternutire. Alla spalla, mhhh.. sull’ omero cieco del braccio, che non lo vedi mai…, alla mano sinistra forse no..alla destra per porgerla ai signori. Ti chiedevi in quale punto, un tempo… in quale punto del tempo sternutire con maggiore discrezione per le d’altrui orecchie. Ecco il punto, il punto senza tempo delle orecchie, il punto e a caso, il punto a casaccio. Sono stato nelle tue stanze, nelle tue pelli d’aria, nelle tue pance gonfie. Che vuoi! Ho capito lì che cosa sia e ha da essere un suono: una vibrazione intestina nel suo organizzarsi, tra la nota e trallallà . Alla propalazione… Alla propalazione voglio dedicare i miei pensieri, al caos della scrittura rimandata nel tempo, all’epistola.. e alla mia fistola che scoppia, ogni tanto, a tempo suo, come la pistola e come il vostro culo. Il mio tempo corre sul giallo… sul bianco delle vostre canizie, delle vostre perucche e sul giallo delle mie vecchie pagine.. o delle vostre mutande, piscioni! Piscioni e perucche, ecco cosa siamo! Piscioni e perucche, anzichennò!! Deleteria… mia carissima cucina, oggi mi sento porco e appetente, ho appetito mia cara, ma è tempo di scrivere, di fermare, di chiudere quel che è da chiudere, a mezzo d’inchiostro e nei pentagramma. Nel mezzo del chiostro e del tuo giardino voglio arrivare. Voglio arrivare al contrappunto, al tuo petto allitterato, cadenzato e munto; al tuo pelo unto. Lo lingo, solingo… lo fingo a gogo, ..eheh.. lo diderò, …ah bon..lo pappujòl…aaahh l’oro d’Angiò ..lo rubespièr!! Ecco. In un punto a caso dell’orecchio, nel futuro, suonerò, canterò, riderò… E chie no cheret crepet E chie no ‘n d’at ‘oza… s’in de moza(r)t.__-MINUETTO DELLA SIRINGA.-_____Illustrissima Chiarissima Graziosa siringaZampogna del volgo A Voi mai non mi rivolgoChé non amo i laceroni Flatulenti e canteroniAmo i fischi guicciardini Dei bei legni flautolini.I preziosi goccioloni Dei sofflati degli ottoniSoffiatissima Graditissima Amplissima siringaSono il succo delle dita Delle note della vita.Sono il lusso, non le bave Di una fistula di Pus....so dai grevi popolani come pompa la Vostra saccamentre i gravi cortigiani chini gustan la mia cacca.So / come pompa e sforza e spinge E come il braccio faccia maleSe anche un peto da tre canne Suona ben “bianco nataleâ€Io non amo la Vostra voce O gonfissima siringaBenpensante eppur raminga Senza Voi so darmi paceHo più cura dei pianismi Delle viole di cremonaDelle rose di orchestrali Dei miei intimi miasmiMa una cosa vorrei fare O siringa, di persona,Tor l’uccello in un ginnasio E siringare Metastasio!____-ADAGIO DEL VIAGGIO.-___________Un poco adagio… Piano Piano… pianino. Ancora un poco. Dove resta, dove si poggia tutta quest’anima, questo migrare continuo, di corte in corte… di morte in morte. Il tempo mi gira intorno, non è una cosa che passa.. subdolo come la polvere, cammina solo quando tira vento, solo in quei momenti lo vedo passare. Poi si solleva, si tira su quando passo, infine cade, in un riposo senza vento, né polvere. Piano. Tutto muove piano. E nelle lentezze, talvolta, mi pare di aver posto radici… nei movimenti stanchi, pigri, rassegnati o solo sereni, blandi, qualche filamento si affaccia al mio tronco, e a me e a lui ci pare di attecchire. E a me e te ci chiede di soffiare via la polvere, ci chiede acqua, per riprendere a passare, di porto in porto, di quando in quando. Discorrere, pensare, udire… sentire Ti ho vista. E avevo tutto il tempo… E non ho provato, ho preferito pensare, udire. Eppure sentivo.. Ma mi pareva di scorrere. Mi volavano le mani, piano Mi volavano gli occhi, vicino… Ci è sembrato che tutto muovesse Che niente inciampasse sulle pietre Cadere a terra, un istante, nella polvere. Tutto era battiti di ciglia e aria lenta. Vagare così, di vano in vano ..in vano… ..in vano… ..in vano, di pietra in pietra di battito in battito di ciglia in ciglia piano inseguire i suoni fondersi confusi tutto è stato cuore e polvere di mani.__________-SCHERZO.-___dalidà .e.dallela.a.dalì