Rosella Sale Photographer profile picture

Rosella Sale Photographer

About Me


Prediligo evidenziare la geometria delle forme ed il colore per esaltarle. Il caos, l’ordine compositivo e ripetitivo del soggetto, moltiplicato per se stesso. Mi esalta l’idea di contenere dentro quattro invalicabili lati ciò che può sembrare infinito, senza mai volerlo imprigionare. Mi coinvolge l'aspetto sociale e di denuncia, a volte con immagini inequivocabili, altre, “uso” simboli del contemporaneo con soggetti indiretti ma dai riferimenti espliciti con cui gioco per associazione visiva. Sono fotografa professionista. Collaboro con varie testate giornalistiche, e con agenzie fotografiche. Espongo le mie foto in diverse gallerie di Roma, città dove vivo e della quale mi sento gradita ospite, ma per il forte senso di appartenenza non posso fare a meno di ritornare spesso e volentieri in terra di Sardegna.
..
Sempre molto sobrio e asciutto, il linguaggio fotografico di Rosella Sale, non si concede mai alla tentazione delle immagini a effetto. Sua caratteristica dominante sembrano essere, anzi, la scelta deliberata di tessuti narrativi privi di enfasi e il suo costante muoversi all’interno di situazioni “visive” realisticamente inquadrabili negli orizzonti del quotidiano più usuale. Si tratta, come era prevedibile, di una scelta che non diminuisce per nulla la qualità tendenzialmente epica del suo narrare, né la pregnanza segnica del suo far vedere. Per contrasto, semmai, è scelta che entra tra i presupposti di questo “leggere” come un potente moltiplicatore di senso, o come una condizione dialettica che fa emergere in primo piano gli aspetti interroganti della visione. Lasciando che, nell’apparenza, siano le cose stesse a dirsi, ne coglie sempre le ulteriorità, in una continua e incalzante scoperta delle valenze metaforiche che anche gli oggetti più quotidiani mostrano di possedere. E sorprende l’intensità di cui riescono a caricarsi i significati silenziosi delle semplici astanze, dello star lì – davanti a noi –, delle singole situazioni oggettive. Tutto un intreccio di rimandi polisemici riesce ogni volta a far diventare analisi, problema, discorso quel che, per uno sguardo distratto, altro non sarebbe che casualità inerte.
Placido Cherchi Critico d'arte, Antropologo, Docente di Storia dell'Arte- Facoltà di Architettura di Alghero - Università di Sassari
..
..
..

My Interests

I'd like to meet:



R O S E L L A S A L E

E-MAIL [email protected]

My Blog

The item has been deleted


Posted by on