io non sono nessuno, non sono un produtore musicale, e nemmeno chi sa chi chi chiii!!!....
FATEVI AVANTI... amanti del disco in vinile!!
L'obiettivo di questo space è rivalorizzare l’utilizzo del disco in vinile, per ascoltare la musica.
Purtroppo,questo favoloso strumento oggi è quasi diventato materiale solo per DJ!??.
Dom:
Quanto tempo fa ha acquistato l’ultimo disco in vinile?
Risp:
Sii? producono e vendono ancora i dischi in vinile? pensavo li evessero sostituiti con i CD, MP3 ecc!!!...
Sembrerebbe una banalità , quanti hanno sentito una risposta simile?
tanti non sanno che, la produzione del disco in vinile negli ultimi decenni è aumentata notevolmente.
Molto spesso gli operatori del divertimento (club, disco, pub) per la musica utilizzano un'altro strumento più moderno il CD, il suo utilizzo con poca esperienza e tanta facilità offre a chiunque la possibilità di intraprendere la professione del "CD-Jockey".
ATTENZIONE un consiglio: spesso tanti “DiskJockey†o "CD-Jockey", eseguono semplicemente una selezione musicale, senza nessuna tecnica di mixaggio, quindi non fatevi ingannare, osservate bene come opera il vostro amato DJ, potrebbe essere FARLOCCO. Ebbene si... tanti “DiskJockey†o "CD-Jockey, sembrerebbero assumere l’esperienza e le credenziali tecnico pratiche di un vero DJ!!.
Questo fenomeno trasmette educazione sbagliata, e il rallentamento dell'evoluzione di talento che c'è in VOI.
------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------
------------------Il disco in vinile:
(piastra circolare incisa con un solco a spirale per la riproduzione di suoni) è stato ufficialmente introdotto nel 1948 negli Stati Uniti come evoluzione dei precedenti dischi, dalle simili caratteristiche inizialmente in gommalacca.
La maggior precisione di incisura del vinile permise di rimpicciolire i solchi e abbassare il numero di giri per minuto dei dischi dai 78 della bachelite ai 33? ottenendo così una maggiore durata di ascolto, che raggiunse circa 25-30 minuti per facciata nei Long-Playing (LP).
Per la riproduzione sonora di un disco viene solitamente impiegato un giradischi collegato ad un amplificatore. In genere i giradischi supportano diversi formati e, per mezzo di un selettore, è possibile impostare la velocità di rotazione del disco.
I dischi sono stati prodotti in vari formati e con varie velocità di rotazione. Le tipologie più comuni sono:
12 pollici pari a circa 30,5 cm 33 ? 33 giri o long-playing (LP) circa 30 minuti
12 pollici pari a circa 30,5 cm 45 Maxi Single o Extended-playing (EP) circa 15 minuti
10 pollici pari a circa 24,5 cm 78 78 giri o Single-playing (SP) circa 4 minuti
7 pollici pari a circa 17,8 cm 45 45 giri tipicamente 4 minuti
Sono stati prodotti dischi anche con diametri diversi (per esempio 16 pollici usato in ambito radiofonico) e con velocità di rotazione diverse (16,6 giri al minuto per ottenere una maggiore durata a scapito della fedeltà ).
I dischi a 78 giri sono caratterizzati da una dimensione del solco notevolmente maggiore (circa il triplo) dei più moderni microsolco a 33 e 45 giri. In conseguenza a ciò e della maggior velocità di rotazione la durata di un disco a 78 giri era di pochi minuti per facciata.
I dischi a 78 giri e i primi dischi microsolco erano registrati con il segnale di un solo canale, erano perciò detti monofonici. Negli anni '30 venne ideata una tecnica che permetteva di registrare contemporaneamente due segnali su un unica traccia sfruttando il movimento verticale e quello orizzontale dello stilo. Registrando il segnale di somma (destro + sinistro) con movimenti orizzontali e il segnale di differenza con movimenti verticali fu possibile riprodurre i due canali necessari ad una riproduzione stereofonica mantenendo comunque la compatibilità col vecchio formato monofonico.
Negli anni '70 si diffusero anche dischi quadrifonici che grazie ad una tecnologia detta a matrice adottata nei circuiti erano in grado di separare i segnali su quattro canali, dando all'ascoltatore l'impressione di essere letteralmente circondato dal suono. Questa tecnica ebbe uno scarso successo commerciale dovuto probabilmente alla diffusione minima ed agli alti costi dell'apparecchio riproduttore (in particolare delle testine a taglio Shibata, uniche a permettere la riproduzione quadrifonica) in un epoca in cui anche gli impianti in grado di riprodurre i dischi sterofonici erano ancora un lusso.
Una nota particolare merita il raro e scarno panorama dei dischi in vinile a 16 giri. I vinili a 16 giri sono dei microsolco prodotti per lo più negli anni '50/'60, soprattutto negli USA. Le dimensioni di un 16 giri, contrassegnato dalla sigla LLP, sono le stesse di un LP 33 giri. Ogni facciata di un 16 giri contiene l'equivalente di un intero 33giri, quindi un disco a 16 giri contiene l'equivalente di 2 interi dischi a 33 giri. Nel panorama Italiano la produzione di 16 giri fu scarsissima, certamente la Durium adottò questa velocità in alcune edizioni musicali.
Fonte: it.wikipedia.org
------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------
------------------