Cosa dire........., tanto e poco......, ho iniziato a suonare la batteria non so bene quando o perchè ( a circa 13 anni). Da allora, tranne qualche sporadico rallentamento, non ho mai smesso, anzi nel tempo ho incrementato. Se continuerò così, a 60 anni farò solo il musicista, però a volte penso che forse è più bello così. Come mi ha detto qualcuno, "batterista dal percorso instabile", mi calza proprio bene. Partenza da vecchi tempi (suonare per anni senza nessuna consapevolezza di cosa si facesse). Successivamente, incontro folgorante con lo studio dello strumento, da autodidatta e tramite incontri didattici importanti. Ho cercato di apprendere dal carisma di Capiozzo, dalla disciplina di Micalizzi, dal talento jazz di Manzi, dall' esilaranza di Meyer, dalla conoscenza e acutezza tecnica di Mancini, dal gusto di Furian, dalla grinta di Calloni), molte cose non sono apprendibili e purtroppo mai stato allievo a tutti gli effetti ( i motivi sono vari). Nel cammino tanti input e tante delusioni umane (come per tutti). Molte e varie situazioni musicali nel mio percorso (pop, dance, liscio, rock, blues, un pò di jazz e di latin), a me sembrano sempre poche (NON E' MAI ABBASTANZA). Da diversi anni mi ritrovo a dare dei consigli a parecchi giovani (non so se poterle chiamare lezioni, visti i miei assenti titoli), ma vederli suonare e migliorare mi gratifica. Progetti futuri, suonare e poi suonare, magari con qualche soddisfazione e privilegio in più, ma comunque suonare. La batteria, quella si, non ti tradisce, ma ti punisce se la trascuri. Cosa dire altro...... ci sarebbe tanto ancora............, ma forse è già troppo.
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