About Me
Daniel Bestonzo: nasci vicino a Torino durante un'era segnata da vari eventi, come l’esplosione della centrale nucleare di Cernobill, ma soprattutto la grande nevicata dell’86. Ma non ci interessa, perche' ognuno ha le proprie “grandi nevicateâ€.Ci interessa piuttosto che il tuo primo pubblico lo vedi a 4 anni suonando sul palco della bocciofila di Pecetto Torinese imbracciando una chitarra classica dimensione mignon e cantando una vecchia canzone di Antoine: “La felicita'â€, per poi lasciare il posto a due grandi della musica quella stessa sera, tuo padre e tua madre. Da loro discendi musicalmente…e probabilmente anche per il resto. Erediti due cose fondamentali, oltre ad un pianoforte marrone e una tastiera (mitico KorgM1) a cui mancava un Re: 1 - Quell'irrefrenabile pulsione di prendere in mano la chitarra ogni volta che finisci di pranzare e cenare. 2 - Un paio di bacchette (peraltro una diversa dall'altra), con le quali percuoti insistentemente per due anni tre cuscini di varie dimensioni posizionati l'uno di fianco all'altro. Solo dopo qualche tempo, malignamente, i tuoi genitori ti riveleranno di possedere una batteria elettronica.Tra anni lavorativi e anni sabbatici di studio del pianoforte dall’eta' di 5 anni circa, raggiungi i 13 e approdi al conservatorio, sotto la guida di un maestro al quale tempo fa hanno dedicato l'aggettivo "adorabile", Filippo Ludwig. Giusto il tempo di ottenere il diploma di teoria e solfeggio e gia' capisci che il conservatorio, appunto, avrebbe impegnato tutte le sue forze a tarpare le tue ali da creativo (non posso negare che sia una preparazione più che necessaria).Approdi al liceo artistico, la cui atmosfera ti spinge verso quell’area propria di tutti i musicisti a cui sono appena cresciuti i baffi: tanto tempo e tanto cazzeggio.
In questi leggerissimi 5 anni di cielo azzurro, fiori e farfalle, smetti di prendere lezioni e ti avvii per una "durissima formazione professionale" e musicale idonea alla crescita di un giovane musicista: gruppi rock and roll, punk, progressive, "protojazz", gruppi dove “minghia facciamo musica nostraâ€; per poi esibirsi sopra “grandi†palchi da concorsi tipo “pagella rockâ€, “emergenza festivalâ€, che ti formano dentro, fuori, e ti lasciano un po' quell’amarezza propria di quegli interrogativi tipo: “ma che beneficio ne traggo?â€. E poi palchi all’aperto, teatri, e quant’altro metta a disposizione uno spazio dove dire la propria.Di serio in questi anni fai ben poco, ma qualcosa riesci a portare a termine: un anno al centro jazz (pianoforte e teoria e armonia), tanti tanti concerti belli e brutti in cui la maggior aspirazione è che ti diano da mangiare un bel piattone di pasta cosiccho' poi suoni e ti diverti come un matto, un premio originalita' musicale a “muovitipositivo†(che, maledetto, possiede un componente di una mia vecchia band) e vari piazzamenti, piu' o meno soddisfacenti, in altre manifestazioni musicali.Ora elenchero' le varie situazioni musicali in cui ho avuto la fortuna di suonare...precisamente...dal 1999 al 2007 ho suonato li' e la' con quello li' e quell'altro.Scosso dalla notizia che nel 2000 il mondo avrebbe subito una profonda crisi tecnologica, cominci a scrivere musica (soprattutto dopo essere stato folgorato dalla visione della pellicola “Amadeusâ€), ma sei lento perche' sei "pistino" ed esigente come un…non c’e' un qualcosa di estremamente pistino che indichi quanto lo sia…ma comunque "butti giu' delle robe", che spaziano dall'ambito pianistico a quello della "forma canzone", sempre curando sia l'aspetto della composizione che quello dell'arrangiamento di ogni strumento (suonati direttamente sulla tastiera, ad eccezione di quello strumento con 6 corde che non ricordi come si chiama).Oltre che a picchiare lo strumento in solitaria (quale strumento?? Ma come quale...l'ocarina, è ovvio), trasporti le tue membra in giro con varie formazioni, e quando ti capita fai il mercenario (ma si pronuncia tournista).Dalla regia mi dicono che nel 2007 hai frequentato il CPM di Milano (teoria e solfeggio, pianoforte, musica d'insieme, tecnologia musicale, CUBASE SX3)...e da settembre, siccome ti mancavano i tramezzini della Trenitalia, hai deciso di continuare ad andare a studiare privatamente dai "lumbard" e precisamente da Massimo Colombo, un ottimo insegnante (oltre che musicista) che vanta una produzione di dischi molto piu' folta rispetto alla produzione di frasi, parole o discorsi.Dalla regia mi comunicano che: "E' pronto vieni a tavola!!!!!".Vado, buona fortuna, ciao amici.