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Eva

evasagitta

About Me

Assolutamente emotiva Decisamente testarda Innegabilmente curiosa Volutamente egocentrica Puntualmente beffarda Dannatamente sensibile Lunaticamente mutevole Imponderabilmente fatalista Compulsivamente precisa Sinistramente vendicativa Discretamente colta Intenzionalmente ermetica Sfacciatamente accidiosa Evidentemente permalosa Sibillinamente allusiva Tendenzialmente insofferente Insospettabilmente timida Verbalmente fantasiosa Ombrosamente sorridente Intrigantemente feticista Eticamente corretta Cerebralmente competitiva Spinosamente polemica Godibilmente ironica Inconsciamente seduttiva Dichiaratamente selettiva Fastidiosamente orgogliosa Fisicamente morbida Spudoratamente lasciva Concretamente affidabile Intimamente densa Preoccupantemente selvatica Occasionalmente scrittrice Visceralmente appassionata Perfettamente vulnerabile.
[nessunacertezza]
Chi sono? Non mi posso descrivere. Ogni giorno dovrei cambiare. Sono tutto e il suo contrario. Sono ciò che vuoi che io sia. Sono cosa pensi, cosa vedi, cosa annusi. Sono uno nessuno e centomila. C’è chi mi chiede perché “single” e non “spirito libero”. Perché tutti siamo single e nessuno libero. Ma se fa più chic, chissà, un giorno potrei decidermi a cambiare. Ma lo stato rimane quello: single – uno – solo. Si nasce soli e si muore in altrettanta beata solitudine. Siamo un po’ come “La linea” di Cavandoli. Un’eterna marcia verso chissàdove. Un cammino spigoloso ed irto di difficoltà. Momenti di gioia, incontri fatali, sbalzi e cadute. Ma poi, sempre pronti a rialzarsi e continuare la nostra marcia. Da soli. Sì. Vorrei vederne di spiriti liberi, giacchè, assoggettandosi a tale termine si rendono inconsciamente prigionieri di un meccanismo prodotto dalle proprie mani, il dover dimostrare di essere qualcosa. Solo la consapevolezza regala in parte quella libertà. Lo spirito è immanente all’uomo e contrapposto al corpo, cosa c’è di più schiavo di un’entità trascendente? Il pensiero è il nostro custode che ci passa il pane fra le sbarre. Le sovrastrutture radicate in noi non ci permetteranno mai di essere liberi. E in questo gran gioco che è la vita, io cerco di non crearmi aspettative inutili per non alimentare illusioni ingannevoli.
Così rivesto la mia nuda scelleratezza con vecchi avanzi di stracci della sacra scrittura; e appaio un santo proprio quando più agisco da demonio. William Shakespeare.
Mentre giacevo a terra morente la donna con gli occhi di cane non ebbe il cuore di chiudere i miei...
OMERO, Odissea, LIBRO XI.
Per me essere selavaggia significava proprio questo: gettarmi senza riserve dentro qualcosa, verso qualcosa, lasciandomi coinvolgere, ma senza cedere del tutto. Essere selvaggia significa vivere d'istinto e non d'immaginazione. Vivere selvaggiamente significa non poterlo raccontare. Perchè è proprio questo che mi spaventa, il rischio che una volta raggiunta la stabilità e la sicurezza, alla fine verrà scardinata e distrutta da quella parte di me che esiste e che mi spinge ad abbandonare il confortevole.
Cani selvaggi. H. Humphreys



Credits: Background from Yahoo search result

My Interests


In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi.

I'd like to meet:

"Quando uccide, un lupo si avventa prima di tutto sugli organi molli, i polmoni, il fegato". Fai una pausa e io provo una certa apprensione perchè so quello che stai per dire. "Il cuore". "I lupi, a volte, si comportano in un modo inccomprensibile" dici. "Nessuno sa spiegarsi perchè scelgono di uccidere un animale piuttosto che un altro. Un lupo può puntare un cervo, farlo correre per separarlo dal gruppo e poi, proprio quando è sul punto di ucciderlo, può cambiare idea e scegliere di ucciderne un altro. Si pensa che il lupo abbia una conversazione sulla morte con la sua preda". "Che cosa significa?" "Il lupo chiede al cervo se è disposto a morire, intrattiene con lui una sorta di corteggiamento telepatico, valuta la sua volontà di vivere, e in base alle informazioni che riceve, decide se uccidere il cervo o risparmiarlo." "Un pò come se la vittima accettasse di essere vittima" dico. "Esattamente". Mi togli la mano dal braccio e allora sono io a prenderti la mano e a tenerla nella mia. "Una conversazione sulla morte" ripeto. "Proprio come quella che stiamo avendo noi." Ma sapevamo entrambe che intendevo una conversazione sull'amore.
Cani selvaggi. H.Humphreys

Lei si svegliò mentre Moss si vestiva e si girò sul letto a guardarlo.
Llewelyn?
Sì.
Che fai?
Mi vesto.
Dove vai?
Fuori.
Dove vai, amore?
Mi sono scordato di fare una cosa. Torno presto.
Cosa vai a fare?
Aprì il cassetto e prese la 45, estrasse il caricatore, controllò che fosse pieno, lo reinserì e si mise la pistola alla cintura. Si voltò a guardarla.
Sto per fare una cazzata grossa come una casa ma la voglio comunque fare. Se non torno dì a mia madre che le voglio bene.
Llewelyn, tua madre è morta?
Allora glielo dico io.
NON E' UN PAESE PER VECCHI. CORMAC MCCARTHY

Ci saranno momenti di confusione e momenti di desiderio, e altri in cui la mia solitudine verrà alleviata solo dalle lacrime che, come uccellini bagnati, cadranno ad ammorbidire le mie labbra aride. Ma ci sarà consolazione e ci sarà bellezza, come l'amore di qualche fanciulla morta. Ci saranno risate soffocate e la quieta attesa della notte e una tenue paura dell'abbraccio avvolgente e derisorio della morte. E la notte verrà, e con essa i dolci oli delle mie marine, versati su di me da chi ho abbandonato per inseguire i sogni della mia gioventù. CHIEDI ALLA POLVERE. J. FANTE

Fui sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell'uomo, del terribile significato della sua presenza. Il deserto era lì come un bianco animale paziente, in attesa che gli uomini morissero e le civiltà vacillassero come fiammelle, prima di spegnersi del tutto. Intuii allora il coraggio dell'umanità e fui contento di farne parte. Il male del mondo non era più tale, ma diventava ai miei occhi un mezzo indispensabile per tenere lontano il deserto. CHIEDI ALLA POLVERE. J. FANTE

Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata
L'eterno splendore della mente immacolata
Accolta ogni preghiera e rimosso ogni desiderio.
Alexander Pope (se mi lasci ti cancello)

"Io non sono un'idea nella tua testa. Sono solo una ragazza che cerca la sua pace mentale. Non sono perfetta"
"Io non vedo niente che non mi piaccia in te"
"Ma lo vedrai, col tempo lo vedrai, e io mi annoierò con te e mi sentirò in trappola, perché è così che succede"
"...ok"
"Ok?"
"Ok"
(se mi lasci ti cancello)

Se hai intenzione di provare vai fino in fondo
altrimenti non cominciare neanche.
Potrebbe voler dire perdere la ragazza, la moglie,
i parenti, il lavoro
e forse anche la testa.
Potrebbe voler dire non mangiare per tre, quattro giorni
potrebbe voler dire gelare su una panchina nel parco
potrebbe voler dire la prigione.
Potrebbe voler dire la derisione, lo scherno, l’isolamento.
L’isolamento è il premio
tutti il resto è un test di resistenza
per vedere fino a che punto sei veramente disposto a farlo.
E tu lo farai nonostante i rifiuti e le peggiori
probabilità di successo
e sarà meglio di qualunque cosa tu possa immaginare.
Se hai intenzione di provare vai fino in fondo.
Non c’è una sensazione al pari di questa
sarai da solo con gli dei
e il fuoco incendierà le tue notti.
Cavalcherai la tua vita dritto verso una risata perfetta.
È l’unica battaglia buona che ci sia.
H.Chinaski (factotum)

Music:

..

Movies:

I miei film preferiti? trovi alcuni titoli nel filmato sotto, insieme a qualche libro.. TRIBUTO AI MIEI PREFERITI:

Television:

Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh! (da On the road. J.Kerouac)

Books:

Cinismo-sarcasmo-ironia. Le avventure dell'orsacchiotto Mr. Wiggles, misogino, misantropo, sessuomane, dipendente da ogni sostanza possibile e immaginabile. Autore del fumetto Neil Swaab.
Conversazione tra Vincenzo Blanco e Charles Bukowski (Primo atto)V : Hey Hank dimmi una cosa, ma perchè finisce sempre così? H : Non saprei bambolo, dipende da quale angolazione vedi vedi le cose. V : In che senso? H : Nel senso che siamo inesistenti quindi secondo me non inizia e non finisce mai niente, ci deperiamo e ci consumiamo fino alla fine, però ogni tanto quelle scintille ci servono per tenere acceso il più possibile il cuore. V : Già, ma qualche volta quelle cazzo di scintille bruciano come il più acceso degli incendi e poi lasciano tutto distrutto, devastato, una sorta di deserto. H : Questo fa parte del gioco bambolo. L'amore è una sorta di scommessa, un cavallo che non vincerà mai, è il raggio fulminante di speranza, la risata degli occulti. Nessuno ci ha fatti per vivere come siamo o dove siamo, noi rincorriamo una via di fuga, una musica celeste, la ragazza giusta che mai incontrammo. E di nuovo scommettiamo che averrà il miracolo qui di fronte ai monti color porpora, mentre sfilano i cavalli così migliori delle nostre vite. V : Non si vince mai Hank, nonostante questo non riusciamo a smettere, come un pugile fasullo che non potrà mai andare al tappeto, subisce, cade e si rialza, poi di nuovo giù, poi di nuovo in piedi, così all'infinito, senza mai aver assestato un colpo, senza sentire nessun tipo di dolore fisico, ma soltanto dolore spirituale. H : Il dolore spirituale ragazzo mio è causato da aspettative troppo alte, cerca di evitarle il più possibile. V : In effetti io baso le mie aspettative in base alle persone che incontro Hank, lei era la più grande aspettativa che io avessi mai potuto sperare di incontrare. Scusami Hank, non ti ho nenache offerto da bere.. H : Ragazzo, io sono un fottuto fantasma, non posso bere. V : Questo è il mio sogno Hank, quindi tu puoi bere quanto vuoi. Scommetti che cedi prima tu di me? H : Bambolo, tra mezz'ora tu starai steso per terra ed io starò svuotando la mia vescica sulla tua carcassa svenuta..
..

Heroes:

"Nessuno vi fu dentro di lui; dietro il suo volto e dietro le sue parole, ch'erano copiose, fantastiche e agitate, non c'era che un poco di freddo, un sogno non sognato da alcuno. Al principio pensò che tutte le persone fossero come lui, ma la sorpresa di un compagno col quale aveva cominciato a commentare quel senso di vacuità, gli rivelò il suo errore e gli fece sentire per sempre che un individuo non deve differire dalla specie. Una volta pensò che nei libri avrebbe trovato rimedio al suo male e così apprese il poco latino e meno greco di cui parlava un suo contemporaneo. Nessuno fu tanti uomini come quell'uomo ["non di un solo tempo, ma di ogni epoca" B.J], che a somiglianza dell'egizio Proteo poté esaurire tutte le apparenze dell'essere. Talvolta, lasciò in qualche angolo della sua opera una confessione, certo che non sarebbe stata decifrata; Riccardo afferma che nella sua persona fa la parte di molti, e Jago dice con curiose parole: "Non sono quel che sono". L'identità fondamentale dell'esistere, il sognare e il rappresentare, gli ispirò passi famosi.La storia aggiunge che, prima di morire o dopo, si seppe di fronte a Dio e gli disse: "Io che tanti uomini sono stato invano, voglio essere uno e io". La voce di Dio gli rispose in un turbine:" Neanch'io sono; io sognai il mondo come tu sognasti la tua opera, mio Shakespeare, e tra le forme del mio sogno sei tu, che come me sei tanti e nessuno".
(Jorge Luis Borges - Everything and nothing)
"ogni vita è una moltitudine di giorni, un giorno dopo l'altro, e noi camminiamo attraveso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini. Ma sempre incontrando noi stessi".(J.Joyce).
E questa verità è illustata straordinariamente nel monologo finale del Macbeth:
"Domani, e domani, e domani
striscia di giorno in giorno a piccoli passi,
fino all'ultima sillaba del tempo prescritto;
e tutti i nostri ieri hanno illuminato a degli sciocchi
la via verso la morte polverosa.
Via, spegniti, breve candela!
La vita non è che un'ombra che cammina; un guitto
che sulla scena si pavoneggia un'ora
per poi tacere: è una storia
narrata da un idiota, piena di suoni e furia,
che non significa nulla.
(Macbeth, V, 5, 19-28)
"Date parole al dolore: il dolore che non parla
bisbiglia al cuore sovraccarico e gli ordina di spezzarsi"
(Macbeth, III,3,209-210)
"E per finire dove cominciai,
destino e volontà son così avversi
che i nostri piani spesso vanno persi:
nostri i pensieri, gli esiti mai."
(Amleto, III,2,211-214)
"La recitazione consiste nel reggere lo specchio alla natura, per mostrare alla virtù il suo volto, al disprezzo la sua immagine, e perfino all'età e al corpo stesso del tempo la giusta forma e impronta".
(Amleto,III,2)
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