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Bruno Ciccaglione

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BRUNO CICCAGLIONE scrive canzoni che raccontano storie di lavoro precario, di dignità perduta e ormai cercata tra i saldi negli scaffali dei supermercati, di illusorie libertà solitarie, ma anche le vite di chi resiste, lotta e crede ancora che “un altro mondo è possibile”. La denuncia o la rabbia però non diventano mai slogan, come il sogno non è mai mera consolazione: Bruno Ciccaglione cerca di suonare una “Vita a Tempo”, il tempo musicale come il tempo storico in cui viviamo, come il tempo dell’esistenza.
Per questo si dedica a molte cose diverse, facendo il possibile per tenerle insieme in modo coerente: dalle attività sociali e politiche, alla realizzazione di video documentari, alla scrittura di canzoni ed alle esibizioni dal vivo. Come musicista ha iniziato come chitarrista e cantante in varie rock-bands, ma con gli anni si è avvicinato a sonorità e composizioni più articolate ed influenzate dal jazz, dalla musica popolare dell’America Latina e dalla migliore tradizione della canzone d’autore italiana.
In solo con la chitarra acustica o in gruppo con i musicisti che collaborano con lui esegue concerti da molti anni, a volte aprendo concerti o collaborando con artisti come Federico Fiumani, Farrell Spence, Luigi Grechi, Black Eyed Dog, Mirco Menna, Luca e Matteo Sapio, Fabio Cinti, Federico Paladini, Luca De Nuzzo. Sinora ha realizzato solo produzioni indipendenti, le più importanti delle quali sono il cd-demo “Autoritratto in 3 tempi” [Apprendistato, 1999], “Arsenali Digitali” [2006, in acustico-solo] e “Rosa di Spine” [2008, che sta per essere pubblicato].
BRUNO CICCAGLIONE sings stories about precarious work, about the lost dignity that people try to get back searching in the supermarkets, about the illusion of a solitary freedom, but his songs are also about the lives of the people resisting, struggling and still believing that “another world is possible”. The denunciation and sometimes the anger however never translate the lyrics into slogans, and the dreams are never merely consolatory. Bruno Ciccaglione tries to play his “Vita a Tempo” [Life on time, one of his songs], the music time as the historical time we live in, as the existence time.
In this perspective he dedicates himself to many different things, trying to make them coherently go on together: social and political activism is joined to the making of documentary-videoclips, to the songwriting and live performances. As a musician he started as a guitar player and singer in rock bands, but along with years he has turned towards more sophisticated sounds and compositions, influenced by his love for jazz, Latin American popular music and the best tradition of Italian songwriting.
Alone with his acustic guitar or with the musicians he collaborates with, his live performances started many years ago, sometimes opening concerts or collaborating with artists like Federico Fiumani, Farrell Spence, Luigi Grechi, Black Eyed Dog, Mirco Menna, Luca e Matteo Sapio, Fabio Cinti, Federico Paladini, Luca De Nuzzo. Up to date his production is fully independent, the most important being the cd-demo “Autoritratto in 3 tempi” [Apprendistato, 1999], “Arsenali Digitali” [2006, in acustic-solo] and “Rosa di Spine” [2008, just to be published].
IL TURISTA LIVE AL SATYRICON CAFFE' LETTERARIO
FORUM SOCIALE MONDIALE DI NAIROBI - MIA INTERVISTA Qui un piccolo servizio olandese sul WSF che si chiude con una mia intervista

My Interests

Music:

Member Since: 10/17/2006
Band Website: VIDEO su youtube.com/brunociccaglione
Influences: Mi piace Ivano Fossati, adoro la Bossa Nova di Jobim, ma anche quello che ne fa Veloso, adoro il jazz fino al periodo free escluso (con le eccezioni di Albert Ayler, John Coltrane e - in parte - Ornette, più pochi altri ed anche se il free è stato importantissimo), con particolari fissazioni per Parker, Coltrane, Gil Evans, Miles, Wes Montgomery. Mi piace Cristina Donà qualsiasi cosa faccia (la donna ideale?), Daniele Silvestri quando non pensa a fare un sacco di soldi, mi piace Loredana Bertè. Continua a piacermi, perché invecchia bene a dispetto dei suoi discografici, Bruce Springsteen. Mi affascinano Bill Frisell e Marc Ribot, sono smisuratamente colpito da Elvis Costello perché ogni suono che emette è semplicemente bellissimo), resto folgorato da Ani Di Franco. Non mi piace più Pino Daniele (l’ho amato troppo per tollerarne le derive)
Mi piaceva Paolo Conte (prima che vendesse i diritti di Via con me alla Coca Cola, ed ora anche a montedeipaschi, ingordigia lo domina...), mi hanno salvato la vita i Diaframma e Federico Fiumani (per la loro musica e perché mi hanno insegnato ad amare l’italiano nelle canzoni), non mi dispiace Vinicio Capossela (quando è sobrio), mi piace Flavio Giurato (l’ultimo dei puri), mi è simpatico Guccini (ma non mi piace), mi è antipatico Samuele Bersani (che però mi piace), mi annoia Francesco De Gregori (molto!), mi fa incazzare Lucio Dalla (che ha deciso di non fare più il musicista), non sopporto Edoardo Bennato così come non ho mai abbozzato Yes, Deep Purple, Genesis e tutto quel filone pomposo e triste. Mi piacciono Pasolini, Dostojewsky, Leopardi, Tolstoi, Sciascia, Moravia, Eduardo, Kubrick, Amelio, Kiarostami, Rossellini, Godard, Gramsci...
Record Label: unsigned
Type of Label: None