FILMING is not an
interest. It's my life. I'm looking for a formula covering every tipe of art in
order to communicate my perceptions. The imagines are rhythm .
The rhythm is music . The music is all .
My personal idea of director is an artist able to possess all the Arts.
So I like to be close to the music ,
to my faithful guitar, and to write songs and to have some gigs in my city.
So I like to photograph , 'cause
every movie's image is a picture in my mind.
So I like to paint , 'cause in this
way I've learned to watch the reality in a different way.
So I like to live live live, to travel ,
to know every people and to love every experience: the man
and the nature .
So I like to write , in order to
report every emotion that I've lived, because it's the first
thing that a man shoud do in his life... And so I go on,
with this existential anxiety ,
trying to shed light on the meaning
and essence of this fucking, cruel,
beautiful life...---------------------------------------
BIOGRAFIA
Francesca Mazzoleni, aka FannyBerlino, nacque nelle terre del caldo sud nel
lontano ottobre del 1989, quando il Muro della sua seconda terra fu buttato giù
a picconate e le grandi rivoluzioni da tempo avevano ormai fatto il loro corso.
Pochi mesi dopo la sua nascita venne portata nella romantica città del cinema
affinchè il papà regista e la mamma sceneggiatrice potessero cullarsi nel loro
habitat naturale.
Qui, a Roma,
Fanny filma, fotografia, studia, crea, scrive, suona, lavora, vive la
vita tra musiche rock, libri un po’antichi e visioni elettroniche.
Concede piena dedizione all’arte, al cinema e alla regia in primis, credendo
ancora che attraverso essa si possa ancora salvare qualcosa.
Per 3 anni ha recitato a teatro, dando voce e volto alle tragedie
e alle passioni più antiche.
A 16 anni scrive e pubblica “Filmare con il telefonino
e la telecamera digitale†per la DinoAudino editore.
A 17 anni insegna al Campus dei Media di Roma,
approfondendo le tematiche del suo libro per gli studi di giornalismo
multimediale.
A 18 pubblica il secondo libro “Monologhi e Scene Memorabili al
Cinemaâ€.
Per 3 anni ha scritto assiduamente articoli di cinema, arte e
musica.
Per il resto del tempo, il più importante, Fanny gira cortometraggi,
si imbatte in interminabili interrail spesso documentati da foto che finiscono
in mostre ed esposizioni, scrive notte e giorno canzoni, diari e, prossimamente,
il primo romanzo, legge e rilegge Kerouac, Sartre, Hesse e i maestri che la
seguono ogni giorno, fugge nella sua amata Berlino appena ha una settimana
libera, condivide lunghe notti con pochi amici stretti e un amore
indescrivibile, si chiude nelle magiche sale buie davanti a nuove pellicole,
conquista le prime file per vedere la luce negli occhi di Dylan.
Ora, al termine di un illuminante Liceo Classico che donò lei l’amore per la Grecia, la poesia, la letteratura, la storia dell’arte e per un maestro di scuola e di vita che la fece sposare per sempre con la filosofia, Fanny si iscrive alla Sapienza per intraprendere gli studi in Arti e Scienze dello Spettacolo e raffinare le sue tecniche e i suoi saperi come regista cinematografica, in attesa dei suoi 21 anni e di quel giorno in cui busserà alle imponenti porte del Centro Sperimentale di cinematografia.
FannyBerlino
è un nomignolo buffo, simpatico, Fanny è sveglia, attiva ma anche tenera e un
po' impacciata. Berlino lo appiccico lì, per ricordarmi che la mia seconda vita
mi sta aspettando. Vado. Mi trovate in qualche pub, in un parco, in una storia,
chissà …
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