Member Since: 4/11/2006
Band Members: Il progetto Mad.res.Klern è la concretizzazione delle mie personali composizioni musicali, tutte concepite, arrangiate, registrate e prodotte sotto il mio unico totale arbitrio nonchè libera creatività . Il mezzo principlale attraverso cui compongo è la chitarra; suono da quindici anni ed ogni brano nasce da una necessità espressiva concretizzata sullo strumento. Sviluppare successivamente le composizioni ha richiesto però di oltrepassare il mio ambito disciplinare per poter esprimere la musica quanto più simile all’immagine che io ne ho nella testa. Non è una presa di posizione assoluta ma una necessità visto che fin ora ho dovuto sviluppare i progetti senza alcuna collaborazione. Le esperienze che ho maturato sulla chitarra sono eterogenee e, se escludiamo qualche lezione di pura tecnica, del tutto autodidattiche. Può definirsi un approccio empirico, in parte onirico, ma include uno studio lungo ed appassionato di tutto ciò che partecipa alla nascita della musica. Non è un percorso didattico preconfezionato ma una personale ed attenta ricerca di nuove sonorità attraverso la tecnica, l’esperienza e le personali inclinazioni emotive. Per questo motivo non saprei io stesso delimitare Mad.res.Klern in un genere musicale. Di conseguenza incontro complicazioni nella scelta delle etichette che potrebbero eventualmente abbracciare il progetto, in quanto spesso hanno obbiettivi di genere ben precisi. Sono certo però che quello che adesso sembra essere controproducente diventerà prezioso. Durante il mio percorso, nei primi cinque anni , ho suonato in una band da me formata; questa esperienza mi ha dato l’opportunità di suonare dal vivo in numerose occasioni permettendomi di maturare le capacità espressive in rapporto diretto con il pubblico. Successivamente l’esigenza di affrontare un percorso evolutivo (...e in evoluzione) mi ha indotto ad organizzare le risorse creative e tecniche in maniera autonoma. Molto del tempo è stato impiegato per dare forma alla personale identità musicale, continuando a creare nuovi brani e curando lo sviluppo di quelli concepiti tempo addietro. Momentaneamente dispongo all’incirca di quaranta brani (…per un certo numero di versioni ognuno). Alcuni di questi hanno già avuto un diretto riscontro professionale in quanto ho collaborato e collaboro tuttora per la realizzazione di supporto sonoro a materiale audiovisivo. Sarebbe lungo elencare tutte le collaborazioni, ma particolarmente stimolante è stata la realizzazione di un tappeto musicale per la presentazione di un corso in teledidattica commissionato dalla Facoltà di Medicina della Sapienza in Roma. Il video relativo, di cui io ho realizzato per intero la parte musicale, è stato trasmesso a livello globale nelle sedi interessate, oltre che sui canali satellitari della RAI. I brani che ho composto sono inclusi ognuno in un album che ne raccoglie la particolare tipologia. La denominazione “ The home production†indica tre album il cui comune denominatore è la produzione tramite un home studio costituito da mezzi obsoleti ma sufficienti a supportare la produzione.
Il primo di questi album è “Instrumental for installationâ€.
Essendo il primo cd si potrebbe ipotizzare che sia particolarmente rappresentativo delle mie sonorità e invece non è proprio così.
“Instrumental for installation†nasce da un preciso riferimento culturale, il Decostruttivismo, applicato alle mie composizioni. È un album strumentale in cui i brani delle successive pubblicazioni (The home production vol. 2 e 3) vengono interpretati in chiave decostruttivista. Il pretesto per intraprendere un discorso del genere proviene dalla mia formazione culturale intesa in senso più ampio. Sono infatti un laureando in architettura e la crescita nell’ambito di questa disciplina concorre al parallelo sviluppo artistico musicale, in quanto stimolo, per analizzare e gestire le forme del linguaggio. “Instrumental for installation†rappresenta la volontà di allargare gli ambiti d’applicazione della mia musica ed è la testimonianza di un ricercato impegno in campo artistico. Di recente ho più volte suonato a supporto di mostre d’arte (per esempio “Contesto 05†, mostra d’arte per luogo specifico...) e in collaborazione per installazioni audiovisive di vario genere.â€Instrumental for installation†è quindi un prodotto singolare all’interno della mia produzione, non svela tutte le potenzialità del progetto ma è sicuramente rappresentativo delle mie sonorità . Da qui a poco usciranno i successivi album, disponibili fin da adesso per chi voglia seriamente supportarne lo sviluppo. Per chi fosse interessato alla mia musica sono aperto a collaborazioni audio-visive di ogni genere. Tullio Ugo
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Influences: Ani Di Franco, Michael Hedges, Nick Drake, Violent Femmes, La Bottega degli infetti, Mr. Bungle, Chopin, Pino Forastiere, Karate, Kaki King,Linda Perry, Ozric Tentacles, Django Reinhardt, Annilathor, Badly Drawn Boy, Desert session, Sepultura, Interpol, Mancini Henry, Pantera, Alice in chains, Tack e Patty, Wrathchild America, My dying bride, Smashing Pumpinks, THe Police........and more
Sounds Like:
Record Label: The home production
Type of Label: Indie