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About Me


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EstEtica(v) è un progetto che prima di tutto si propone di dar voce all’espressione creativa giovanile, troppo spesso soffocata dalle logiche produttiviste dominanti. Parte dall’idea che l’anima creativa di una persona abbia una dignità pari a quella produttiva e che sia perciò bisognosa di canali d’espressione e d’ascolto.È quindi un’opera di valorizzazione che prende forma nello sforzo di dare spazio e voce ad espressioni creative nei più vari campi dell’arte, della musica, dello spettacolo, attraverso la riappropriazione degli spazi, la collaborazione con le istituzioni, l’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, il confronto e la discussione aperta e pubblica.L’attitudine è di attenzione alle nuove tendenze, alle contaminazioni e alle contraddizioni della contemporaneità; mai verso un edonismo fine a se stesso, ma verso un’estetica che sia sempre di spessore culturale.L’ethos è la partecipazione democratica, attiva e costruttiva. Un’etica della riappropriazione del valore dell’arte in sé, dell’autonomia delle coscienze, della libertà di espressione. Della testimonianza dell’impossibilità di espungere dalla persona umana il lato artistico-creativo, e della necessità di creare o ri-formulare una logica e uno spazio – nella comunità – che sia aperto all’ascolto.

My Interests

Musica - Cinema - Arte - Teatro - Fotografia - Scienze Umane - Letteratura - Organizzazione di eventi culturali

I'd like to meet:



SO!



…Sono i SO! e sono tra i migliori gruppi sperimentali che l'Italia ha sfornato in questi ultimi anni… Stolen Time, primo full lenght del gruppo toscano, è infatti un inno alla libertà compositiva e alla creatività…In ogni caso i So! sono la sorpresa che tutti gli appassionati di post rock si aspettavano, sono la risposta all'apparente mancanza di dinamismo della scena sperimentale italiana, perchè se c'è un gruppo che ha saputo rielaborare e rappresentare in maniera originale un genere così controverso come il post rock, allora si tratta dei SO!, e su questo non ci piove…(rockline)

NE TRAVAILLEZ JAMAIS



"..quando è la testa a suonare ed il cuore ad urlare.quando c' è empatia tra hatdcore ed elettrodance. quando in quei interminabili attimi orecchio e cervello diventano un unico organo. fine. già solo per questo dovreste immediatamente organizzarvi per andare a sentire il loro live (...)una carica di suoni senza post e depre nei prefissi. vera enegia inesplosa che tutti aspettavano che arrivasse.(...)un pò liars ma più graffianti, un pò Battles ma con meno buonismo. Perderli sarebbe un guaio serio!.."(zero81)

JAMBASSA



Due giradischi, un mixer, un microfono, l’EPS, l’Atari e un delay digitale hanno generato in tempi non sospetti le primordiali alchimie dub roots made in Irpinia. I primi esperimenti sotto il nome Jambassa prendono vita nell’anno 2000. Da allora la ricerca del “flow” ideale non si è mai arrestata, passando attraverso le esperienze del live-set, della dancehall, del lavoro di produzione e della collaborazione con gruppi musicali, crew ed artisti dalle più disparate estrazioni musicali. Jambassa propone un dj-set dub roots che la miscela tra analogico e digitale, il dubbing dal vivo, la selezione di proprie produzioni e un abile dj-style al microfono, rendono una vera e propria live performance. Unico filo conduttore il suono del BASSO, quello caldo e potente… che prende allo stomaco.

PEAK



Nato nel 1976 nell'entroterra dell'appennino meridionale, Paolo Picone aka Peak comincia la sua attività musicale nel 1991, all'età di 15 anni come batterista. Nel 1995 approccia alle prime produzioni attraverso l'utilizzo di campionatori, drum machine e midi sequencing e nel 2001 fonda il progetto Mou, definito dalla critica come una delle band di riferimento nel genere in Italia. Nel 2002 parte l'attività livè che porterà Mou nei principali club e festival italiani quali Arezzo Wave, Leoncavallo, Officina99, Agricantus, con oltre 50 concerti in tutte le regioni italiane. Nel 2003 fonda l'agenzia di booking Soundabbast venendo così a contatto con artisti internazionali quali Burnt Friedman, Deadbeat, Retina.it, Rechenzentrum, MarcoMessina. Nel 2005 è coofondatore di AquietBump, etichetta di riferimento per la diffusione di digital dub e triphop. "So quiet ep" è la prima pubblicazione a nome Peak: un'esplorazione tra sonorità dub e landscape music

NIMESSE



stefano spina è un giovanissimo artista di origine irpina. ha alle spalle studi classici e politologici. ha studiato disegno dal vero con il maestro luigi grassia, in avellino. è autodidatta sia dal punto di vista della ricerca concettuale che per quanto riguarda la conoscenza el’uso delle tecniche post-moderne. ha tenuto varie esposizioni in spazi espositivi, negozi e locali della campania. si segnalano le esposizioni: al castello medievale di apice vecchia, benevento, in occasione dello stone free festival 2007, al circolo degli artisti nell’ambito della collettiva NUA, roma, il 16 settembre 2007, nel complesso del santa maria della pietà, padiglione 31, roma, dal 24 ottobre al 4 novembre 2007, presso “le monacelle”, in matera, dal 20 dicembre 2007 al 7 gennaio 2008, presso il maud art café, in roma, dall’11 al 25 gennaio 2008, al circolo degli artisti, nell'ambito della selezione NUA 2008, a cura di roberto fiore.

THIN MAN



thin man è l'uomo ombra che vive attaccato alle caviglie di angelo iannaccone. non è un progetto, una ricerca, una poetica. thin man è l'artista che "vede il mondo in un granello di sabbia e il paradiso in un fiore di campo". comincia nel 2006, quasi per caso, scattando foto per le strade di londra ai bambini che scoppiano in lacrime all'improvviso e alle ragazze senza scarpe che si siedono davanti alla tate modern. ha preso in mano una vecchia pentax per esercitarsi nella creazione di set colorati nel chiuso di una stanza senza mobili e pavimento. nel 2007 ha scoperto berlino attraverso l'obiettivo di una nikon f401s con la quale ha scritto questa sinfonia di immagini a metà strada fra la street art e la poesia.a novembre si è iscritto all'ilas- napoli, dove segue un corso annuale di fotografia pubblicitaria col professor Ugo Pons Salabelle. al momento si sta dedicando a fotoritratto e still life, e utilizza una nikon d70. è irrimediabilmente intenso, in ogni storia che racconta attraverso le sue visioni.

LNC



LNC, acronimo di LaNuovaCarne, è un percorso di Marco Abete. Originariamente nato come progetto di scrittura e musica, è stato di seguito implementato con l’elaborazione di immagini digitali e la fotografia. Nel 2000 e nel 2004 sono partoriti due scritti, "Sbava la crisalide" e "la Casa del Gelo Disarmante", i quali vedono la luce sotto forma di autoproduzione. Dal 2005 l’interesse è rivolto quasi esclusivamente alla fotografia e alle immagini digitali , tralasciando temporaneamente le altre forme espressive.