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SainS

Il mio cuore perforato da occhi cristallini... capocchie di spillo in cuscini a forma di esseri uman

About Me

-->*bloghettino splinderiano*
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alcuni miei eroi..

e lancette formano una poltrona e io scivolo oltre i
braccioli
il silenzio di un libro
piccola mia
a quest'ora entro nelle
crepe del tuo desiderio
e
spingo
spingo
s p i n g o
(i bambini vanno a letto e il castello apre le sue porte... la tua mente è un palazzo, non te lo dimenticare mai)
[Cosimo Argentina, 2007]

finchè avrò fiato nelle dita
svuotato...
stanotte le bocche dell'inferno se ne stanno spalancate
sulla mia mente...
svuotato e irretito dal buio brillante dopo il vento...
lei
mi respira...
lo
so..
[C.A. 2007]

la mano destra spinge i tasti mentre la sinistra culla il mondo
il sole spunta da un crinale rosso di fiori di campo
ho quest'immagine... questo ricordo...
il sole spunta da dietro il campo di fiori rossi...
papaveri...
oltre me la spiaggia
e poi il mare verde scuro e azzurro...
io aspetto... è un'alba tragica... un amico spento e una
donna che corre a piedi nudi sulla sabbia
un cane si aggira tra le rovine di una città mezza sepolta
e un coniglio fugge via scivolando per ben due volte sugli scogli coperti di piante di cappero...
(e tu forse eri già; nella mia mente... forse sono nato con il desiderio di te e dovevo solo capirlo, intuirlo... e ora che lo so le albe non sono tragiche, ma spoglie...
[C.A. 2008]

me ne sbatto della carne...
è la mente
è scopare un'anima, quello è il massimo...
infilare la lingua in una mente e lavorare fino alla
disperazione
quello è orgasmo puro...
ficcarlo nei meandri di una psicologia, contorta o lineare non ha importanza...
amare quello che c'è oltre l'involucro...
e costa fatica
e spesso è fonte di delusione
amarezza
fine di sogni da 2 centesimi...
monetine di rame
e geyser polluzionante
[C.A. 2008]

Dov'è dunque la realtà?
Di fronte o di profilo?
Ma soprattutto cos’è; un oggetto?
Forse un oggetto è un legame che ci permette di passare da un soggetto all’altro, di vivere in società di strare insieme. Ma poichè i rapporti sociali sono sempre ambigui E il pensiero divide così come unisce E le parole uniscono per quello che esprimono… E separano per quello che omettono, un grande abisso che separa la mia certezza soggettiva dalla verità oggettiva degli altri. Poichè so di essere colpevole Anche se mi sento innocente Perchè ogni evento trasforma la mia vita quotidiana Poichè sbaglio a comunicare, a capire. Ad amare o esser amato. Poichè ogni fallimento mi confina nella solitudine Poichè non posso sottrarmi all’obbiettività che mi schiaccia… nè alla soggettività che mi esilia. Poichè non posso innalzarmi fino all’essere, nè cadere nel nulla… devo ascoltare, devo guardare intorno a me più che mai… il mondo, il mio simile, mio fratello. Guardo il mondo, oggi che le rivoluzioni sono impossibili, minacciato da guerre sanguinose, dove il capitalismo perde la certezza dei suoi diritti, e la classe operaia rinuncia ai suoi, dove le conquise folgoranti della scienza fanno del futuro una presenza ossessiva. Il futuro è più presente del presente… E le lontane galassie sono alla mia porta. Guardo i miei simili, i miei fratelli. Dov’è l’inizio? L’inizio di cosa? Dio creò il cielo e la terra. Certo. E' comodo e facile. Cosa posso die di più? Dire che i limiti della lingua sono quelli del mondo, che i limiti della mia lingua sono quelli del mio mondo, e che parlando limito il mondo, lo finisco. E quando la morte, logica e misteriosa, romperà questi limiti… Non ci saranno nè domande nè risposte, tutto sarà confusione. Ma se le cose avranno contorni netti, non sarà grazie alla rinascita della coscienza. Tutto deriva da questo.
[da Due o tre cose che so di lei, di Jean Luc Godard, 1966]

La vita era come una strana vacanza. Mai Jules e Jim avevano giocato una partita a domino così importante. Il tempo passava. La felicità si racconta male perchè non ha parole, ma si consuma e nessuno se ne accorge..
[da Jules e Jim di Francois Truffaut 1961]

Pensa che quando ero piccolo a volte raccontavo a mia madre delle storie, perchè avevo già; una grande fantasia, e dicevo: “Allora, arriva un LUPO...” ed interrompevo di colpo, dicendo: “Mamma! Ho PAURA!” Cioè mi ero spaventato di quello che dicevo io!... .....Voglio tutto, il signor godi godi. Erano tutti sinonimi di questo tipo. Quindi l'unica vita viene ad avere una centralità; ogni momento. E anche ogni persona. E' un doppio essenziale. Lo sai che avendo io una "cataratta" di anni – che non ti dico e spero che tu non li sappia... invece li sai – mi sono stufato di contare gli anni e in base a questa concezione mi sono messo a contare quanti minuti ho. La cifra è diventata spaventosa: quasi 40 milioni di minuti! Però mi piaceva l’idea, tant’è vero che non so in quale conferenza ho detto anche che ci potrebbe essere una riforma dell’anagrafe, se invece degli anni ci si basasse sui minuti. Sempre per dare questa centralità a tutto. Ho l’impressione spesso che le persone lavorino d’inerzia, di tran tran, non godano a fondo la loro vita.
[Giancarlo Majorino, da un'intervista con Barbara Pietroni 2003]

vorrei se può ancora leggermi,da un posto che non conosco,che lei sapesse che non sono cambiatoper lei, che l'amo ancora e sempre, a modo mio, che lei può venire qui quando vuole a dividere il mio pane e il mio destino furtivo. Se lei non è più bella, ebbene tanto peggio! Ci arrangeremo! Ho conservato tanto della sua bellezza in me, così viva, così calda che ne ho ancora per tutti e due e per almeno vent'anni ancora, il tempo di arrivare alla fine.
[da Viaggio al termine della notte di Louis Ferdinand Celine]

...noi siamo navigatori, siamo aviatori...
noi mangiamo pomodori
masturbanti alligatori
siamo bombardatori senza timori
non conosciamo timori
spostiamo i valori
della percezione trascendentale...
[da Across The Universe 2007]

“Non hai paura?”
Sara lo guardò stranita e un po’ alterata dall’alcool, e rispose: “E di cosa dovrei aver paura?!”
“Del lupo cattivo...” e lanciò un sorriso alla DeNiro che, combinato all’euforia di fine estate e al vino che era passato a fiumi, quella notte, lasciò; un segno.
Sara raccolse la poca ragione rimasta, o forse l’abbandonò del tutto, ma senza alzare lo sguardo rispose: “...no...”
L’estate stava finendo proprio quella notte, e lui spense la luce.
[Sara Colciago da Milano Porta Garibaldi 2004]

Ci guardiamo negli occhi
e nell’abbraccio i tuoi ricci si confondono
con i miei capelli
e allora so
che saremo sempre noi
a Volare in un prato
a Sognare sulle punte degli alberi
a Cantare di parole e anime
a Ballare tra ricordi antichi o vicini
a Perderci in noi due
Cristalli nell’ Etere
[Stella Colombo 2007]

Vorrei che non esistesse la tristezza, perchè vederti così come ieri, fa diventare tutto buio..e io ho paura del buio..
Vorrei che non ci fosse così tanto de fare, xchè così potrei uscire, e potrei esistere.. E potrei farmi 20, 25 km...non importa..sarebbe giusto per poter dire: sono uscita con una mia amica, la mia amica...Arriverà un momento in cui non avremo più nulla cui pensare e x cui essere tristi.. e allora ci svaccheremo sotto i soliti 2 alberelli..inizieremo a ridere...e staremo bene..
[Anna Canavesi 2007]

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tela chì!

ebbene sì, ho ceduto, e mi son convertita pur’io. = ) un sorriso a todòs!
Posted by SainS on Tue, 08 Apr 2008 12:52:00 PST