nasco in un paesino dimenticato da tutte le divinità nel grigio e tempestoso nordest italico.
da piccolo dimostro una non conforme propensione per Barbie e Little Pony.
mentre gli amici mi vogliono far giocare a ladri e poliziotti, io tendo una tovaglia fra due divani e creo il primo sipario: via col tango.
in quinta elementare interpreto Sofia, la disoccupata del programma 'Cacao Meravigliao' (la ricordate? "Ciao, sono Sofia, ho ceccici anni e nella vita faccio la disoccupata"), e il pubblico ride: ero ufficialmente proclamato il pagliaccio del paese.
bussano poi gli anni dei miei pessimismi tumorali da coltivare con cura e dedizione. sono gli anni della Danza Segreta.
infine, fuggito in felsinea terra alla ricerca della libertà perduta, bussano gli anni della Danza Sognata.
pochi nomi: quello dolce di mamma, quello azzurro di Chiara; la semprità di Bea, il dolore di Giù, e Silvia che è stella. Vitty che ha visto prima di tutti.
aggiungere al preparato: poesia a piacere, viaggi quanto basta, malinconia a profusione.
servire su un piatto freddo.