EDUARDO DE CRESCENZO:Musicista, autore e raffinato interprete, a tre anni riceve in dono la sua prima fisarmonica e subito la suona a ’orecchio’; a cinque anni debutta al teatro Argentina di Roma, ed inizia gli studi classici con il maestro e direttore d’orchestra Giuseppe Bavota. Dopo gli studi di musica classica e molteplici esperienze musicali, alla fine degli anni Settanta, tra i vari lavori di De Crescenzo per la Ricordi, merita almeno un cenno la rielaborazione della ’czardas’, composizione ungherese del XIX secolo che viene appositamente adattata dal maestro Vittorio Monti e che porterà all’incisione, nel 1978, del singolo "La solitudine" (Migliacci - Esposito - Monti). Debutta ufficialmente al Festival di Sanremo nel 1981 con "Ancora" (testo: F.Migliacci/musica:C.Mattone), vincendo il premio della critica conferito dalla giuria di qualità presieduta dal regista Sergio Leone.Ha partecipato ad altre quattro edizioni di Sanremo: nel 1985 con il brano "Via con me" (testo: D. Pace/musica: C. Mattone) che segna anche la fine del sodalizio artistico con C. Mattone; nel 1987 con "L’odore del mare" ( scritta insieme a G. Morra e M. Fabrizio); nel 1989 con "Come mi vuoi" (scritta insieme a M. Nava) e successivamente interpretata anche da Mina che l’ ha inclusa in uno dei suoi lavori discografici(Canzoni d’autore, 1996); nel 1991 con "E la musica va" scritta insieme a F. Del Prete ( 300.000 copie vendute in Italia- 17 dic 2007 (CET) ed in Francia) e riscuotendo grande successo in Gran Bretagna con la versione inglese ’The beat goes on’.Nel 1984 incide il singolo "Casualità ", colonna sonora del film ’Fatto su misura’ con Ugo Tognazzi; nello stesso anno canta la colonna sonora del film ’Così parlò Bellavista’. Nel 1987 interpreta per l’album "Storie.." di Toquinho, "In fondo al mare". Agli inizi degli anni Ottanta scrive diversi pezzi che, però, non pubblica; tuttavia, dopo aver magicamente interpretato e portato al successo brani scritti da altri autori noti, nel 1986 De Crescenzo riprende a comporre e, nell’87 inizia a pubblicare le sue canzoni, confermando, in vent’anni di produzione d’autore, la sua grande sensibilità e raffinatezza.Pubblica ogni due anni un album con la collaborazione di alcuni grandi nomi della canzone d’autore della musica italiana, tra i quali G. Morra, M. Fabrizio, Eugenio Bennato, G. Conte, F. Del Prete e, dal 1993, S. Cirillo, evidenziando chiaramente la crescita e la maturità artistica raggiunta in tutti questi anni; qualità mai ostentate, mai sbandierate, smentendo lo stereotipo ad arte costruito che vuole fare apparire De Crescenzo come mero "cantante dell’amore", ignorando quel filone della sua produzione che attinge dal vissuto quotidiano e, più in generale, dal ’dramma’ dell’esistenza umana, scandagliata in tutte le sue molteplici sfaccettature.Il suo è stato un percorso artistico complesso, ma genuino. De Crescenzo non si è improvvisato; la sua è risultata essere una evoluzione lenta e graduale, senza mai ’prestare’ le proprie idee alle facili costruzioni musicali. Insomma, una carriera non costruita a tavolino, ma fatta di pause, di studio e di una continua ed estenuante ricerca per migliorarsi, come cantante, ma sopratutto quale musicista ed autore. Una nuova dimensione, che dimostra, pertanto, quanto siano ’lontani’ - artisticamente - i tempi di ’Ancora’. Il tutto, però, facendo attenzione a non cadere mai nella retorica che sempre più spesso inonda la canzone italiana.Nel 1996,dopo pochi mesi dall’uscita del suo primo Live (Ottobre 1995), in occasione della promozione del singolo Cielo su cielo, presenta, al Maurizio Costanzo Show, il progetto a cui collabora, ’La città invisibile’, per il recupero dei detenuti del carcere di Poggioreale di Napoli presso il quale, poco tempo prima, si era esibito, deliziando la incantata platea. Nell’estate del 1999 è ospite all’11ma edizione del Premio Charlot(Paestum, Salerno) dove ripropone, dal vivo, alcuni dei suoi lavori più belli e, finalmente, dopo un silenzio cercato e voluto, nel 2000 incomincia a lavorare al nuovo album, che, dopo una lunga gestazione, porterà all’ album "la vita è un’altra".Ultimi Anni
In occasione del suo ritorno discografico, dopo oltre sei anni di silenzio - addolcito soltanto dalla pubblicazione di varie antologie - con l’uscita, nel 2002 (8 novembre), dell’album La vita è un’altra dà il via al tour teatrale che lo porterà in giro per l’Italia, accompagnato dalla sua band storica e dal corista Francesco Maraniello, partendo dal Palapartenope di Napoli (12 aprile 2003 e differita Rai Uno il 20 luglio) con introduzione e presentazione di Red Ronnie e con la partecipazione straordinaria e commossa di Teresa De Sio, Maria Pia De vito e di Mireille Mathieu, da sempre sua profonda estimatrice.Nel settembre del 2004 è testimonial al Columbus Day per la comunità italiana degli Stati Uniti, alla quale dedica l’attesissimo concerto dell’8 settembre, tenutosi al Manatthan Center Theatre di New York.Il 20 maggio 2005 si esibisce al teatro sociale di Como, insieme a Ron ed ai Matia Bazar, per la kermesse in favore dellAism, segnando il suo ritorno nella regione lombarda a distanza di due anni dall’ultimo concerto, tenuto al teatro Smeraldo di Milano,il 23 maggio 2003. Sempre nello stesso anno, incide, per la prima volta, un brano in lingua straniera, Surubà , per l’album di Karl Potter, "Danza" che mostra un cantante dalle doti vocali straordinarie. Il 18 febbraio 2006 si esibisce, insieme ad altri artisti, al teatro Mercadante di Napoli, in occasione del ’Galà di solidarietà ’ per gli anziani, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.Negli ultimi anni, dunque, si è dedicato soprattutto alla musica dal vivo ed a progetti di solidarietà per i meno fortunati: il 26 maggio 2006 pubblica, appunto, Le Mani, tratto dal concerto svoltosi alla stazione centrale di Napoli il 17 dicembre 2005, con la partecipazione di Paul e Gabin Dabirè, del coro dei cameristi di Carlo Morelli e del primo violino del San Carlo di Napoli, Daniele Baione. Ottimo lavoro () nonostante sia stato ’confezionato’ al freddo ed al gelo dello scalo merci; il concerto viene trasmesso in diretta da radio Kiss Kiss e, in differita, il 31 dicembre 2005, sui canali di Rai International in Australia, Stati Uniti, Canada, Sud America, Asia ed Africa.Frutto concreto del lavoro dell’artista sarà poi l’apertura, il 27 dicembre 2006, presso la stazione centrale di Napoli, del primo "help center" informatizzato: uno sportello di ascolto ed orientamento per le persone in difficoltà , al fine di prevedere l’ubicazione di nuovi posti letto per i più bisognosi presso il centro ’La Tenda’; è questa la prima iniziativa concreta del progetto "Le Mani" promossa da De Crescenzo insieme a don Elvio Damoli e don Antonio Vitiello. Il nuovo album Live vuole dunque essere per gli emarginati della metropoli partenopea, città natale dell’artista. La sua vicinanza al mondo del volontariato è testimoniata dalla partecipazione straordinaria dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, ad uno dei suoi concerti svoltosi nell’ambito del tour 2006 per promuovere, appunto, ’Le mani’ (Napoli - Arena Flegrea 7/9/2006). Corollario dell’evento è stata, poi, la premiazione del musicista, ’da sempre protagonista d’impegno sociale e solidarietà ’.Due sono le sue apparizioni in pubblico, nella prima metà del 2007 : il concerto tenuto a Scampia il 20 marzo 2007,organizzato nell’ambito del progetto "Illuminiamo la notte" in favore dei quartieri a rischio ed al fine di sottrarre spazio vitale alla camorra, creando centri di aggregazione sociale per i giovani; l’altra, in occasione del concerto svoltosi al teatro Delle Palme di Napoli, il 14 aprile 2007,nell’ ambito degli eventi che hanno fatto da cornice alla quinta Conferenza Nazionale del volontariato, organizzato dal Ministero della solidarietà sociale. Il 10 settembre 2007> la Sony - BMG pubblica una nuova antologia, Le più belle (1978 - 1991) che, oltre a riprendere vecchi successi, ha il pregio di riproporre il bellissimo singolo ’La solitudine’ a distanza di circa trent’anni dalla sua incisione (quasi un inedito).Il 21 ottobre 2007 è tra gli ospiti d’eccezione al meeting internazionale per la pace (21 - 23 ottobre), promosso dalla comunità di sant’Egidio e svoltosi al teatro San Carlo di Napoli, in occasione della visita di papa Benedetto XVI alla città partenopea. Il 19 novembre 2007 al teatro Acacia di Napoli, riceve il premio ’Napoli c’è’, promosso dalla rivista mensile l’Espresso Napoletano, per essersi distinto per la sua arte compositiva e, come si legge nella motivazione ufficiale del riconoscimento, ’per avere esplorato con sensibilità le colorate armonie della propria terra’.Attualmente la "voce nera di Napoli" sta lavorando al NUOVO ALBUM, la cui incisione è in fase di ultimazione e che, secondo alcune indiscrezioni,dovrebbe prevedere contaminazioni di musica classica, sempre nello stile del musicista partenopeo; uno stile mai ripetitivo e sempre innovativo. Totalmente estraneo, infatti, alla cultura artistica di De Crescenzo è il fenomeno, ben conosciuto tra gli addetti del settore, dell’ "autoplagio". È la diversità nella molteplicità delle armonie che contraddistingue il lavoro dell’artista napoletano.Tutto lascia supporre che tra non molto ci saranno delle belle novità per i suoi fans: Eduardo De Crescenzo non lascia niente al caso ed ogni suo lavoro è molto curato in ogni suo singolo aspetto; la variabile temporale, però, non ha nessun valore; Le sue canzoni seguono un filo comune e tracciano un percorso ben identificabile, che non mira a stupire, ad arruffianare ed accontentare il grande pubblico, ma ciò che conta, invece, è solo la qualità della musica che, con grande sforzo e passione, cerca di raggiungere in tutta la sua produzione.
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