I Vaffanblues:Gli oscuri alchimisti non raccontarono mai i segreti delle loro alchimie e così anche i navigatori erranti giammai sussurrarono le loro rotte, in modo da far apparire tutto come un guizzo improvvisato.
Lungo i rivoli di basse vibrazioni, narrano i superstiti gentili che ascoltarono il diavolo, si presero per mano esatte percussioni che scelsero, tra il vivere e il morire, delle corde pizzicate mentre una voce faceva da riverbero a parole incise fresche su scorze di tronchi morti.
È un'unica barca che solca la musica dettata dal diavolo che il saggio marinaio imparò ad emulare nella solitudine della tempesta quando associò alle stelle e ai venti d'occidente il ritmo atipico del lento andare degli schizzi di mare a prua e a poppa, mentre a babordo le correnti incalzavano l'andare verso porti sconosciuti, verso sorgenti illuminate da stelle altre. E lì, il ramingo marinaio si abbeverò e ascoltò per la prima volta le parole giocate a festa dei cinque satiri.(Nicola Ruggiero)
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