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"Una jazzista e un chitarrista classico si incontrano in un territorio fatto di fantasia, improvvisazione e dialogo.
Il mondo musicale abituale viene trasformato, rivisitato, ironizzato, e continuamente ricreato.
Musica, improvvisazioni, frammenti di melodie, poesie, suoni, rumori.
Due voci si rincorrono, si intrecciano, fuggono, si accoppiano, si respingono,
Un immagine di musica senza confini"
musiche liberamente adattate di:
Marilena Paradisi, Arturo Tallini, Isaac Albeniz, Antonios Carlos Jobim, Heitor Villa Lobos,
R. Menescal, Manuel De Falla, Astrud Gilberto, Bruno Maderna, Chick Corea, Farkas, ecc.
Marilena Paradisi
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La sua voce flessuosa e magicamente modulata, calda dal timbro particolare, aspro e dolce insieme, si muove facilmente da toni acuti e tondi, a bassi profondi, dimostrandosi capace di una vocalita' complessa, densa, ricca di sfumature.Da un uso della voce minimale, essenziale, ma carico di espressivita' e di lirismo, che fanno dell'uso della parola, il massimo dell'espressione e del coinvolgimento interiore, ad un uso piu' virtuosistico, assolutamente inusuale,nelle sue scelte espressive, che si esprime con spericolate sperimentazioni di tipo improvvisativo, usando suoni e vocalizzazioni che riescono a creare colori ed atmosfere assolutamente cariche di coinvolgimento.Ha ottenuto riconoscimenti internazionali, per lo spessore espressivo ed interpretativo, e per la sua capacita' di presa sul testo.
E' tra le poche cantanti italiane ad essere recensita sulla prestigiosa rivista americana JazzTimes:" la cosa piu' magica della Paradisi e' che puoi credere in tutto cio' che lei canta, intuisci che c'e' stata, che ha veramente fatto quella cosa, e che ha sia le cicatrici che i dolci ricordi romantici per provarlo"(Jazz Times dicembre 2002 www.jazztimes.com).La sua ricerca da anni, e' sull'espressione e sul colloquio musicale profondo, basato sul rapporto,che ti consente ancora di piu' di mettere in gioco te stesso.Questo si concretizza in tutti e tre i suoi CD, " I'll Never Be the Same" ( Philology 2002), col trio di Eliot Zigmund, " Intimate Conversation" ( Abeat 2004), dove gia' sperimenta la formazione in duo, col c.bassista Pietro Leveratto, e recentissimo, il Cd live " Pensiero- Omaggio a Gino Paoli" , in trio con Renato Sellani e Dino Piana.( Philology 2007).
Arturo Tallini
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Dopo gli studi con P. Garzia e l'apporfondimento con B.B. D'Amario, O. Ghiglia, J. Tomas e A. Diaz, ArturoTallini ha ultimato la sua formazione all'Ecole Normale de Musique con Alberto Ponce (License Superieur de'Concertiste).Ha vinto, nel 1987, il Primo Premio al Concorso Internazionale Citta di Alessandria e, nel 1989, il Terzo Premio al Concorso Internazionale Radio France di Parigi.
Ha tenuto concerti oltre che in Italia, in Francia, Olanda, Romania, Jugoslavia, Inghilterra, Austria, Egitto, Algeria, Svizzera, Tunisia, Polonia, Germania, Spagna, Montenegro. Pur non abbandonando mai il repertorio classico, Tallini e' divenuto uno dei chitarristi italiani di riferimento per il repertorio contemporaneo, con molti brani a lui dedicati, articoli su riviste specializzate, la pubblicazione del libro MusicaIncerta;
inoltre nel 2005 ha inciso il CD Blu con musiche di Petrassi, Britten, D'Angelo, con brani a lui dedicati e con la prima incisione integrale del brano di G Scelsi Ko-Tha, unanimemente considerato un pezzo ai vertici del virtuosismo strumentale.sue interpretazioni vengono regolarmente trasmesse da Radio Rai, Radio Vaticana e Filodiffusione; ha inoltre registrato per Radio France, la radio Tunisina, la radio Yugoslava, e il primo canale televisivo rai.
Nel 2006 ha scritto e condotto un ciclio di 8 trasmissioni per Radio Vaticana sulla chitarra, dal titolo" La chitarra, strumento dell'umano sentire". E' membro in giuria di numerosi concorsi internazionali.
E' titolare della cattedra di chitarra al Conservatorio di S. Cecilia di Roma.
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