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Elena (Paece)

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A beautiful melancholy...

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My Interests


EVVIVA SPIDER PIG!

AMARO MONTEPEDRO: SAPORE SCEMO (da Cattivik "Il grande simpatico" N.73 ottobre 1995)

I'd like to meet:

....Chi una volta tanto mi può aver "amato"..quindi..NESSUNO! :-)

..chi veramente fa il suo mestiere di giornalista.. ..chi mi ha fatto veramente cagare sotto quando avevo 11 anni

...ehm..

Music:



Pink Floyd, Led Zeppelin, Porcupine Tree, Marillion, The Who, Roger Waters, PFM, Sergio Cammariere, Elio e le storie tese, Depeche Mode, King Crimson, Emerson Lake and Palmer,Pure reason revolution,Queen, The Strokes and something more...

"...I talk to the wind my words are all carried away I talk to the wind the wind does not hear, the wind cannot hear. I'm on the outside looking inside what do I see much confusion, disillusion all around me."

Questo video mi intrippa parecchio..:-)

.. "

Movies:

Non ho una grande cultura al riguardo.
Belli freschi, Barry Lindon, The prestige, Il numero 23.

Da bianco rosso e verdone
Shining, In nome del papa re, The mask ecc ecc

SPIDER PIG!!!

Television:

Simpson, simpson e ancora Simpson!

Books:


De profundis, Umiliati e offesi, Il giocatore, Il sosia, Le notti bianche, 2001: odissea nello spazio (Clarke), 1984(Orwell) , l'immortalità (Kundera), Fahrenheit 451 (Bradbury), Arancia meccanica, Doppio sogno (schinitzler), Dieci piccoli indiani, Il signore delle mosche, Lo hobbit, Trappola per topi, Molto rumore per nulla, L'alchimista
-"Cerca il coraggio dove puoi: la notte è lunga deve trovare il giorno" Macbeth;-"L'imperatore-così si racconta-ha inviato a te, a un singolo, un misero suddito, minima ombra sperduta nella più lontana delle lontananze del sole imperiale, proprio a te l'imperatore ha inviato n messaggio dal suo letto di morte. Ha fatto inginocchiare il messaggero al letto, sussurrandogli il messaggio all'orecchio; e poi gli premeva tanto che se lo è fatto ripetere all'orecchio. Con un cenno del capo ha confermato l'esattezza di quello che gli veniva detto. E dinnanzi a tutti loro ha congedato il messaggero. Questi si è messo subito in moto; è un uomo robusto, insancabile, manovrando or con l'uno, or con l'altro braccio si fa strada nella folla; se lo si ostacola, accenna al petto su cui è segnato il sole, e procede così più facilmente di chiunque altro. Ma la folla è così enorme; e le sue dimore non hanno fine. Se avesse via libera, all'aperto, come volerebbe!, e presto ascolteresti i magnifici colpi della sua mano alla tua porta. Ma invece si stanca inutilmente!, ancora cerca di farsi strada nelle stanze del palazzo più interno; non riuscirà mai a superarle; e anche se ci riuscisse, non servirebbe a nulla; c'è ancora d aattraversare tutti i cortili, dietro a loro il secondo palazzo, e così via per millenni; e anche se riuscisse a precipitarsi fuori dell'ultima porta-ma questo mai e poi mai potrà avvenire- c'è tutta la citta imperiale di fronte a lui, il centro del mondo, ripieno di tutti i suoi rifiuti. Nessuno riesce a passare di lì, e tanto meno il messaggio di un morto. MA TU STAI ALLA FINESTRA E NE SOGNI, QUANDO GIUNGE LA SERA" Franz Kafka "Il messaggio dell'imperatore" -"Io non solo non ho saputo diventare cattivo, ma non ho saputo diventare niente: né cattivo né buono, né furfante né onesto, né eroe né insetto. E ora vivo nella mia tana facendomi beffe di me stesso, con la maligna e vana consolazione che d'alrtonde un uomo intelligente non può diventare sul serio "qualcosa", solo uno stupido può diventare qualcosa" /// "Già, signori, l'unica ragione per cui io mi considero un uomo intelligente, forse, è che in tutta la mia vita non ho mai potuto né intraprendere né concludere niente. Certo, certo sarò un logorroico, un innoquo e fastidioso logorroico, come tuti noi. Ma che fare se la prima e unica destinazione dell'uomo intelligente è la chiacchera, cioè il meditato travasamento di un vuoto in un vuoto più grande?" (Dostoevskij "Memorie dal sottosuolo")

"Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato con il nostro sudore. Qualche cosa che insomma la nostra mano abbia ticcato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero p il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza ciò che si fa, diceva mio nonno, purchè si cambi qualcosa da ciò che era prima in qualcos'altro che porti la nostra impronta. La differenza tra l'uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato; me il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita" FAHRENHEIT 451

-"Non dimenticare e non nascondere. Certo verrà anche il nostro tempo: anzi, è già venuto, ma per il momento, lasciamo andare questo. Vi volevo spiegare come ci sia un lato del mio carattere che voi ignorate ancora e pel quale io detesto tutte le ingenuità banali e sentimentali che non valgono nulla. Nessun piacere supera per me quello di fingere dapprima il tono sentimentale, di accarezzare, di rinfrancare qualche Shiller eternamente giovane per poi, d'un tratto, accopparlo, strappandomi dinnanzi a lui la maschera e trasformando il mio falso viso d'entusiasta in un ghigno, mostrandogli la lingua con uno sberleffo prorpio nel momento in cui meno se lo aspetta che ne dite? Eh già, voi non capite ciò, lo giudicate brutto, insensato, fors'anche ignobile, è così?

-"Quante volte mi era accaduto di caminare su e giù per la stanza con un desiderio incoffessato di essere offeso da qualcuno di sentirmi apostrofare con parole tali da poter essere considerate offensive, per potermi sfogare in qualche modo..E' una cosa che succede, nella maggior parte dei casi, quando esiste nel cuore una vera tristezza sconosciuta da tutti e che si vorrebbe ma non si può rilevare"
Dostoevskij "Umiliati e Offesi"
QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO
"...questo non sono io, questa non è la mia faccia. Non ero io nemmeno quando cercavo di essere questa faccia. Non ero io in realtà, nemmeno io allora; ERO SOLTANTO QUELLO CHE SEMBRAVO, QUELLO CHE VOLEVA LA GENTE. SEMBRA CHE IO NON SIA MAI STATO ME STESSO."

Heroes:

Dostoevskij, Oscar Wilde

uno dei quadri più belli che abbia visto..

Duchamp "Ruota di bicicletta"