LE VIOLE intervista-manifesto
Le viole è un progetto musicale nato quest’anno ed è formato da quattro componenti.
L’intervista-manifesto che segue è una sorta di presentazione del progetto.
I: Salve ragazzi come definite la vostra musica.
LV: Non crediamo nelle etichette e non ci piacerebbe finire in un genere, ma ci rendiamo conto che la gente, ma soprattutto gli addetti ai lavori hanno bisogno di definire-etichettare sempre qualcosa o qualcuno.
I: Quindi?
LV: quindi per venirvi incontro diciamo post-pop.
I: Post-Pop? Sembra quasi voler dire che il pop è morto?
LV: è moribondo così come lo è il mondo.
I: partite da una visione catastrofica.
LV: basta guardarsi intorno, urge una regolata, che non può di certo però arrivare da noi, noi siamo dei ragazzacci, dei personaggi poco raccomandabili, non facciamo canzoni pedagogiche, le nostre sono canzoni-fotografia.
I: Quali sono le vostre influenze artistiche?
LV: tutto, il cinema, il teatro, la musica e la letteratura, siamo affascinati dai borderline, dall’arte che si affranca dal concetto di arte borghese e pedagogica.
I : Qualche nome?
LV: è un processo?
I: Nome che vi ha influenzato.
LV: Schumann, Beethoven, Carmelo Bene, Rino Gaetano, Morricone, Kubrick possono bastare?
I: Certo, passiamo ad altro…vi vedremo presto in giro?
LV: se lo chiedi nel senso generale, si, tocca anche a noi far la spesa, pagare le bollette, anche se a volte per queste urgenze usiamo delle controfigure, se lo chiedi dal punto di vista dei live e altro, la nostra musica sarà accessibile attraverso internet, almeno per ora.
I: Ok ragazzi vi ringrazio e vi aspetto per la prossima occasione.
LV: grazie, a presto.