Settembre 2001, le immagini delle Torri Gemelle che crollano si riflettevano nei nostri occhi, lucidi e spalancati, pronti a vedere il futuro tra tutto il fumo bianco, lì, dove la polvere disegna quello che la bocca non riesce ad esprimere…la settimana del nostro primo concerto non poteva essere più strana. Così nascono i Check Point Charlie, in un garage umido che per noi era la nostra casa. Salire sul palco e suonare, ecco cosa volevamo fare, questo e niente altro. Concerti qua e là , ovunque capitasse, assemblee, feste, un’estate passata a spese di un Mc Donald’s e l’arrivo del primo assegno…per quanto piccolo potesse essere, era la prima volta che qualcuno ci pagava per fare quello che ci piaceva, quello che ci faceva stare bene. Poi qualcosa ha iniziato a cambiare, neanche noi sapremmo dire come, perché pur sedendo ogni giorno negli stessi banchi e dividendo la stessa sala prove, le stesse giornate, abbiamo iniziato a chiudere gli occhi, a muoverci sempre più piano, finché tutto il gruppo non si è fermato; ma la nostra amicizia era ed è qualcosa di molto più profondo. I secondi si sono fatti sempre più fitti, le settimane sono passate e con esse i mesi, gli anni, finché amore e rabbia non sono cresciuti così tanto da farci desiderare di dividere quel palco di nuovo, tutti insieme, e con tutta la voglia che si possa immaginare. Perché ci sono volte in cui non puoi tenerti tutto dentro e ci sono cose che non puoi affrontare da solo. Così, come d’incanto, ci siamo svegliati da un sonno durato anni, anni pieni di persone, di cambiamenti, anni gonfi di emozioni da tirare fuori, da sfogare nel momento giusto, insieme, di nuovo; così basta una telefonata nell’inverno mite del 2006 per riportare alla luce sogni e sensazioni che aspettavano solo di essere sfiorati. Le prove si fanno raramente, i periodi di lontananza sono lunghi, ma non ha importanza, la nostra unione è così forte che non abbiamo bisogno di parlare per capirci. E’ con questo spirito che ci troviamo in quella che è la nostra nuova sala prove, la nostra nuova casa, colorata e viva, piena del rumore dei respiri profondi che non puoi evitare di fare, perché non si può scappare dal mondo intero. Così le brutte notizie ti raggiungono anche lì, dove credi di essere al sicuro, e ti colpiscono tanto dentro da toglierti il respiro, ma non la voglia di respirare…allora, l’unica cosa che puoi fare e prendere il tuo strumento, accendere le casse, sistemare i volumi e suonare, forte, così forte da non riuscire più a sentire i tuoi stessi pensieri. È così che si torna a riempire i polmoni, nel caldo torrido dei primi giorni di luglio 2007, il ritorno sul palco, molto più difficile della prima volta, ma così bello da non voler smettere più, mai più. È molto più che suonare, è qualcosa che non si può spiegare a parole, un’alchimia che è sconosciuta perfino a noi che ne siamo parte, è qualcosa di così intenso che tutti ne dovrebbero assaggiare un pezzettino. È per questo che siamo qui, sono le nostre canzoni, siamo noi. Check Point Charlie real editor best profile tools real editor best profile tools
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