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Dario Tinucci

I'll let the words take care of themselves...

About Me

Chitarrista, cantante e compositore, inizia a suonare da autodidatta nel 1990, più per sé stesso che per farsi sentire dagli altri.
Infatti passeranno anni prima che prenda il coraggio di esibirsi anche solo alle classiche “chitarrate” in spiaggia tra amici, un po’ per timidezza, un po’ perché il repertorio di canzoni che va via via accumulando (e che a tutt’oggi comprende quasi 900 canzoni) non è il classico repertorio da “canzoniere”.
Dopo primi accordi suonati imparando le canzoni di Battisti, scopre i Beatles e le loro carriere soliste, che rappresenteranno la sua più forte formazione musicale; col tempo allarga il suo repertorio includendo molti altri artisti, ma sempre con un occhio di riguardo per la musica d’oltremanica.
Fin dal 1993 si diletta con le prime composizioni, alternando da subito testi in italiano a testi in inglese, sia per le già citate influenze musicali, sia perché l’esprimersi in una lingua diversa metteva una sorta di “velo” con l’ipotetico ascoltatore, un filtro che permette di cantare quelli che per lo più erano pensieri cantati ad alta voce.
Dal 2000 al 2003 frequenta corsi di canto presso la scuola Music Time di Milano.
Intanto nel 2001 comincia con le vere esibizioni sul palco: prima con una formazione di rock anni ’90, i Karma Drive, di vita brevissima; poi per due anni con gli Essence, formazione dedita al Rock’n roll anni ’60.
Parallelamente a questa attività sviluppa quella di musicista solista, nella quale presenta un repertorio di pop inglese/americano esibendosi da solo sul palco con la chitarra acustica.
Chiusa nel 2004 l’esperienza con gli Essence, continuano i concerti da solista e nel 2005 con tre amici fonda i Triflers, gruppo che si diverte a riproporre i brani dei Beatles, specie nelle manifestazioni “a tema”.
Dalla fine del 2003 ricomincia a comporre canzoni; i testi da adesso sono solo in italiano, segno di una maggiore maturità come autore, al quale adesso importa che l’ascoltatore (non più tanto ipotetico) venga colpito dalle parole della canzone, che lo avvolgano e lo portino in mondi a volte crudi, a volte eterei e surreali, ma che hanno sempre un piede ben piantato a terra, perchè è dalla vita di tutti i giorni che traggono spunto e ispirazione.
Nel 2008 partecipa al concorso nazionale InCantando, con il brano "Il Giullare" vincendo il premio della critica per il miglior testo.
“Il giullare”. Una canzone, un'etichetta, un marchio, in pratica un manifesto artistico di questo nuovo corso compositivo. Non a caso è il primo brano nato dopo alcuni anni di vuoto completo. Il raccontare un ruolo nella vita che forse si è scelto, forse ce lo si è trovati cucito addosso, che come tutti può avere oneri e onori. Ma per un giullare, oneri e onori sono rovesciati rispetto alle altre persone. Se per gli altri può essere un piacere essere riconosciuti da tutti a qualsiasi costo, anche di sembrare ridicoli, e può essere una seccatura sbilanciarsi rivelando il proprio pensiero e dando pareri che possono essere scomodi, il giullare è istituzionalmente conosciuto e ridicolo, destinato a non essere preso molto seriamente, qualunque cosa dica. Che lo voglia o no. Ma il suo vantaggio è proprio questo: avere la libertà di dire quello che vuole, sapendo che qualcuno, prima o poi, ne ascolterà le parole, accorgendosi che non sono così banali come possono apparire, e le risate che causano saranno sì più amare, ma anche più profonde.

My Interests

Music:

Member Since: 4/12/2007
Band Website: dariotinucci.net/
Influences: Beatles, Daniele Silvestri, Fool's Garden, Lucio Battisti, Giorgio Faletti, Edoardo Bennato, Weird al Yankovic
Sounds Like:
Record Label: unsigned
Type of Label: None