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Era una notte buia e tempestosa dell'inverno 2003 (ottima annata) quando Andrea Marino, batterista e percussionista viterbese, rispose all'annuncio dell'ormai storico complesso Falisco denominato " Re del Bancone "... E' un tragico errore, ma ancora non è possibile per lui valutarne la gravità : in seno a tale sodalizio musicale, che tra l'altro lo porterà sull'orlo dell'abisso musicale del Festival di Castrocaro, egli fa la conoscenza (intellettuale, musicale, ma non solo) del Violinaro, al secolo Fabio Porroni. Dalle rovine del RE nascono, oltre che un odore nauseabondo, un legame inscindibile tra i due mentecatti, che continuano pertanto psichedeliche frequentazioni che purtroppo non producono altro che elettronici mucchi di letame. Ma facciamo un passo indietro, fino ad un'altra notte altrettanto buia ma un po' meno tempestosa (ma manco tanto)... Il giovane Marco Marsili, allora non ancora interessato alla ciniglia, ha appena il tempo di frenare di fronte all'improvvisa apparizione di una coppia di loschi autostoppisti di fronte alla sua mitologica e ormai rottamata (ma rimarrà sempre nei nostri cuori) Golf seconda serie. Trattasi (non ci sareste mai arrivati da soli, lo so, dà i, non insistete) dell'istesso Violinaro e signora, reduci da un'indicibile disavventura nella metropoli etrusca... I due si fanno depositare in una lugubre zona della brughiera montefiasconese, e per ora la nostra storia si interrompe qui, ma non perdetevi la prossima puntata...
Riprendendo... Il già citato Violinaro, un paio di mesi dopo quella notte non troppo tempestosa (anzi per niente) viene contattato da una fantomatica associazione studentesca che fa (o dice di fare) teatro : il nostro eroe viene costretto a suonare nenie terribili per soddisfare le assurde pretese della regista Valentina S., e quivi conosce (e riconosce!)* il Marsili, che muove i primi passi nel teatro e nella ciniglia. E' amore a prima vista. I due, colti da cotale passione non sanno far altro che perdere intere giornate a non realizzare nulla, fuorchè il nulla stesso. Alla prossima puntata...
*:ma manco tanto...
