Mirko Mauro

Nato a Torino il 20/06/73 e residente in provincia di Taranto. Fin da piccolissimo nutre una particolare attrazione verso le materie artistiche, in primis prettamente di tipo grafico e successivamente musicale. Ha frequentato il liceo artistico di Taranto (indirizzo di architettura) per poi studiare scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. In questi cinque anni studia lo spazio e come fare per “ingannarlo” attraverso tecniche di aberrazioni visive ottenute mediante proporzioni prospettiche ed effetti cromatici per lo più adoperati negli impianti prettamente teatrali rigorosamente in legno. In realtà i primi rudimenti tecnici, anche se apparentemente diversi, vengono appresi e carpiti nella bottega paterna di falegnameria. Attento alle ricercatezza del particolare e ad una certa fedeltà imitativa verso i contesti materici e naturali, si accosta ad un'altra branca artistica: quella della “effettistica cinematografica” in cui gli animatronics , lo special make-up e le miniature, vengono miscelati e adoperati per la simulazione “vita” di animali, alieni e altro, attraverso la progettazione e costruzione di robot meccanici adeguatamente rivestiti da finta pelle, governati da sistemi elettronici e software con interfaccia. Ancora liceale, realizza i primi lavori tramite l'uso della aerografia su motocicli e affini, la sua professionalità si afferma quando attiva la ditta individuale “ExtremArt fx” la quale, oltre alle realizzazioni di trompe l' oeil, vetrate artistiche e restauro, per architetti e privati, firma lavori di scenografia di esterni costruiti per il parco a tema “FELIFONTE” di Castellaneta Marina (TA) e strutture per compagnie teatrali e barzellettieri pugliesi come il cast del “MUDÙ” di Uccio De Santis. Contemporaneamente e parallelamente, coltiva la passione per la musica e nello specifico, l'uso della batteria. Sin dall'età di dieci anni, incuriosito da alcune copertine di LP di band del panorama hard-rock, si avvicina al mondo della musica. La voglia di imparare è tale da acquisire come autodidatta un livello discreto, riuscendo per altro a cimentarsi in piccole performance. Crescendo di età e musicalmente partecipa a diverse formazioni di band con i quali acquista esperienza di incisioni in studio e live. Per puro gioco sperimenta la costruzione a livello artigianale, della prima batteria acustica; riuscendoci discretamente tanto da avere un seguito nel tempo e intervenire su sistemi e tipologie soddisfacenti come ad esempio i tiranti, molto efficaci e originale. Maniaco della “personalizzazione” costruisce tom, rullanti e casse iper-custom: l'elemento esagerazione fa da padrone alla MILIZIA EXSPANDER. I suoni secchi e decisi dei profondi rullanti ad alto spessore si contrappongono alle lunghe e calde timbriche delle casse, riuscendo anche ad avere un ottimo e insolito “attacco” considerando le proporzioni raddoppiate in lunghezza, rispetto a quelle classiche. Anche da un punto di vista estetico la “MILIZIA” presenta una sua linea cromatica del tutto giovanile, proponendo colori freddi a sfumature graduali con rifinitura eseguita totalmente a mano, scegliendo prodotti naturali che caratterizzano in parte il suono.