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Aldo Ascolese

"PHOTOGRAPHER" "CANTAUTORE" "COMPOSITORE"

About Me


FVX.com - Unique MySpace GeneratorsAldo Ascolese nasce a Genova il 17 marzo 1964 in una famiglia numerosa e di umili origini. Il padre lavora come muratore, e con il suo stipendio deve mantenere una famiglia di sei persone. Aldo inizia a lavorare giovanissimo, a soli 14 anni. La musica è la sua passione e la sua compagna, e sente crescere in sé l'esigenza di esprimere tutto ciò che sente nel suo intimo. La musicalità in lui è innata, e senza aver preso lezioni né aver studiato lo strumento, scrive i testi e compone le musiche delle sue canzoni da oltre 30 anni. Le sue canzoni le canta accompagnandosi con la chitarra, che ha appreso a suonare da autodidatta. Grazie alla sua profonda sensibilità e al suo occhio attento (è anche un ottimo fotografo) è stato capace di cogliere e di trasmettere in musica luci, colori, sapori, personaggi e immagini della sua Genova. Ha partecipato a importanti rassegne e trasmissioni RAI e Mediaset, ed è risultato vincitore in numerosissime manifestazioni e concorsi. Tra l'altro, ha partecipato alla prima rassegna dell'Isola in Collina organizzata dal grande Amilcare Rambaldi in onore di Luigi Tenco. Ha fatto da spalla per anni a illustri cantautori, tra i quali citiamo De Gregori, De André, Guccini , Bertoli e Vecchioni. Il suo genere sfiora il tango e la milonga, la sua voce è calda e profonda e l'intonazione precisa. Il pubblico e gli addetti ai lavori definiscono Aldo uno tra i migliori cantautori genovesi in circolazione. Molti lo definiscono il vero erede di Fabrizio De André, non solo per la pasta vocale e la profondità timbrica, che in effetti ricorda il compianto cantautore scomparso, ma soprattutto per i suoi testi, che si sviluppano sempre su temi riguardanti il sociale, i suoi vicoli e la sua Genova. Inoltre lo potete vedere anche in veste di fotografo artistico, e stato fotografo ufficiale nel tour di Luisa Corna e di molti altri artisti...Gino Paoli,Orlando Portento,Soggetti Smarriti,Angela Cavagna, Ron.... Ho iniziato ad amare la fotografia all'età di 14 anni. Non ho avuto maestri, sono autodidatta. Sono sempre stato affascinato dai visi particolari, soprattutto dalle persone incontrate per strada come i barboni, zingari e tutti coloro che vivono al di fuori della società organizzata. Amo cogliere la parte più profonda della gente rendendo le mie fotografie vive. Molti dei miei colleghi mi definiscono un "LADRO DI ANIME".
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Member Since: 3/3/2007
Band Website: aldoascolese.it
Band Members: DICONO DI ME.......Se Jean Jacques Rousseau, prima di scrivere l’Emile, avesse conosciuto Aldo Ascolese avrebbe preso lui a modello. Perché Aldo, classe 1964, incarna in pieno la teoria del ‘buon selvaggio’. Non nella forma, ché la bandana nera che indossa fors’anche mentre dorme in fin dei conti è solo una cosetta esteriore. Aldo è buon selvaggio nella sostanza: gentile nei modi, pacato, disponibile all’ascolto più che alla loquela, uno che prima di parlare ti dice ‘scusa se ti interrompo…’ e prima di interromperti ci pensa le canoniche dieci volte. Uno di quelli che sembra non s’incazzino mai, e forse è vero, non s’incazza mai. E, quando lo fa, (raramente) è peggio di Chernobyl e Bhopal insieme. Aldo non legge, non ha mai letto, dice, perché non ha tempo, dice, non ne ha mai avuto: famiglia operaia alle spalle, nel 1978, a 14 anni lascia gli studi e comincia a lavorare in porto, settore ‘demolizione caldaie marine’. Giusto da un paio d’anni era entrato in possesso della prima chitarra (usata) e aveva cominciato a suonarla sotto la guida d’un altro grande genovese, Bambi Fossati. Più o meno nello stesso periodo inizia a farsi sentire, oltre alla musica, l’altra ‘scimmia’, la fotografia: anche qui, prima macchina comprata usata (una Canon) e da quel momento via con foto che ci si stupisce più a non vederle che a vederle nelle gallerie d’arte. Non a caso Aldo Ascolese si aggiudica un premio Newton come miglior ritrattista e sparge l’Italia di suoi ritratti, fino ad arrivare più volte sulla home page di Photosig, bibbia internettiana della fotografia. Ma Aldo, prima di tutto, suona la chitarra, la suona bene, la suona a orecchio, lottando contro le sue mani: “Lavorando fin da ragazzo, con queste mani qui – spiega – non sono mai riuscito a trattare le corde con grazia, non l’ho mai suonata delicatamente, la chitarra. Ma va bene così”. Va bene così, anche perché grazie a quella chitarra maltrattata, Aldo comincia a scrivere canzoni (ne ha scritte quasi 500) dai testi intrisi di quotidianità e poesia. E le canta, fin da subito: nel ’78 vince il suo primo concorso, al Teatro Margherita di Genova. Vince con una canzone che parlava di un barbone, manifestando l’attenzione per un mondo di emarginati, di drop out, di ‘non integrati’ che, tra Dickens e Hugo, Aldo non abbandonerà mai più. La stessa cosa succede con la fotografia: ”Nelle mie foto lo sguardo della gente è sempre triste. Preferisco fotografare un barbone che Ornella Muti. Sono un ladro di anime: catturo le persone che hanno dolori dentro”. Sarà che la cognizione del dolore fa parte della vita di Aldo: nel 1992 si sposa con Giorgia che gli dà due figli, Luna e Daniel e poi, nel 2002, muore di un male incurabile, dopo anni di cure e interventi chirurgici. Per dieci anni Aldo abbandona almeno una delle sue compagne, la chitarra: la fotografia no, quella continua a frequentarla, sfogando la sua voglia di ‘rubare’ altri sguardi tristi come il suo. Non ha più voglia di cantare, Aldo, preferisce intorcinarsi su se stesso e continuare a guardare il resto del mondo, in attesa di altri tempi. Tempi che arriveranno nel 2004 sotto forma di una nuova donna, Angela, e di una nuova voglia di vivere e osservare la vita. Perché Aldo Ascolese osserva e ascolta. E lavora, sempre, uno che non smette mai di farsi le ossa: negli anni passa da idraulico a muratore a operaio sulle impalcature e nel frattempo suona, e canta, e fotografa e osserva e compone. “Quello che sento dire lo fotografo dentro e poi lo scrivo”, dice, sbattendosene dei riferimenti e con un’ispirazione per sentito dire, visto che anche le canzoni le scrive a orecchio, qualcosa che si materializza a posteriori in Bob Dylan, James Taylor, Tom Waits, come gli dicono gli amici, dopo. Perché questa è tutta gente in cui Aldo si riconosce ma che non ascolta, che non conosce, impegnato com’è a lavorare, vivere, osservare, farsi le ossa. All’inizio degli anni ’80 è in tournee col genovese (sestrese, anzi) Michele, a cui rimarrà legato per anni: “Quella con lui è stata una grande palestra – dice Aldo – lo ringrazierò sempre per l’opportunità che mi ha dato”. Negli anni successivi si alterna sui palcoscenici a far da supporter a nomi del calibro di Pierangelo Bertoli, Andrea Mingardi, Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Claudio Baglioni. Nel 1987 vince una rassegna di canzoni natalizie a Lugano: con Fausto Cigliano, grande chitarrista e autore di canzoni anni ’60, compone il pezzo ‘Natale d’oggi’ e batte la concorrenza di autori del calibro di Enrica Bonaccorti, Maurizio Costanzo, Mogol e Franco Bracardi. Nel 1988 partecipa alla prima edizione dell’Isola in collina, la rassegna di Ricaldone che ogni anno commemora Luigi Tenco: un appuntamento che Aldo non mancherà più nei vent’anni successivi. Vent’anni in cui Aldo lavora, lavora duro, come al solito e fotografa e suona e canta, con una voce così profonda che sembra un contrabbasso che batte il tempo al tempo, un jazz bello caldo che si fa beffe di quelli che dicono che la sua voce è uguale a quella di Fabrizio De Andrè. Aldo fa spallucce, si prende il complimento, se lo porta a casa. E si mette a scrivere un’altra canzone, di notte: “Arrivo a casa dal lavoro e comincio scrivere – racconta Aldo – Scrivo tutta la notte e poi finisce che mi accorgo che è arrivata l’ora di andare a lavorare, di nuovo. E’ sempre stato così, ma va bene”.................Franco Canevesio
Influences: milonga-tango-country-folk
Sounds Like: Semplicità. Tra essere e apparire io preferisco apparire. Apparire come sono
Record Label: unsigned
Type of Label: None

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Semplicità

Cè un grande bisogno di semplicitàTra essere e apparire io preferiscoapparire. Apparire come sono.
Posted by Aldo Ascolese on Fri, 26 Sep 2008 01:43:00 PST

INTERVISTA

INTERVISTA AD ALDO ASCOLESE  cantautore GenoveseGenova, Agosto 2008Di: Eva SimontacchiFoto: Aldo AscoleseAldo Ascolese nasce a Genova il 17 marzo 1964 in una famiglia numerosa e di umili origini. Il ...
Posted by Aldo Ascolese on Mon, 01 Sep 2008 03:32:00 PST

Servizio

A fine aprile andrò in Marocco per un importante servizio fotografico..per realizzare un libro ad una famosa artista Italiana designer di gioielli  che vanta molte clienti nel mondo del...
Posted by Aldo Ascolese on Tue, 01 Apr 2008 03:35:00 PST

Pensiero di Sara Cerri

Quando guardo un tuo ritratto non finirei mai di fissarlo, forse nella speranza e nell'attesa che da quei volti, da quelle espressioni intense che rappresentano un 'sentire' profondo, possa venirne fu...
Posted by Aldo Ascolese on Thu, 17 Jan 2008 06:36:00 PST

dicono di me

..> Ermanno P.. 5 set 2007 9.43Ciao Artista di grande cuore,ci vediamo presto,le poche persone come te mi riempiono di saggezza e mi fanno sentire grande, come Te,spero che tutti ascoltino le tu...
Posted by Aldo Ascolese on Tue, 13 Nov 2007 03:24:00 PST

Dicono di me

Un uomo, un obiettivo, una chitarra e una voce profonda.Un pò di timidezza, e gentile disponibilità.A volte è schivo, ma non ostile, immerso nella sua vita da sogno, insegue il sogno di una vita. Ha m...
Posted by Aldo Ascolese on Sat, 10 Nov 2007 10:20:00 PST

Dicono di me..Di Franco Canevesio

Se Jean Jacques Rousseau, prima di scrivere l'Emile, avesse conosciuto Aldo Ascolese avrebbe preso lui a modello. Perché Aldo, classe 1964,  incarna in pieno la teoria del 'buon selvaggio'. Non n...
Posted by Aldo Ascolese on Fri, 09 Nov 2007 03:12:00 PST

Dicono di me

..> Fabrizio ha scritto: Grande Aldo, un saluto ed un abbraccio dal "collega". La tua voce è incofondibile... Fabrizio Nitti Inviato il: 12/10/07 alle 20:11  ..> ..> Paolo Genise ha scritt...
Posted by Aldo Ascolese on Fri, 09 Nov 2007 03:21:00 PST