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"Roof of the world"
song written by Marcella Boccia (Heena Suman)
Video Roy Roberts 2007(c)
Singer - Heena Suman
special guest: Phuntsong Nyidron
London 2007
Pane e speranza
Sono poveri i poeti
poveri derelitti
Messi al bando i poeti
in balia del sordo mercato
Sono tristi i poeti
appesi al filo dell’esistenza
Sono poeti i derelitti
che vivono di pane e speranza
Ah poveri poeti
chiusi nel loro mondo
che tristezza a guardarli
quasi quasi gli offro un soldo
Così piccoli e indifesi
affamati di emozioni
La poesia non gli dà il pane
ma di certo dà speranza
Gli occhi fissi al tramonto
piange il cuore dei poeti
Cantastorie fuori moda
figli ingrati di un volgare consumismo
Cantano i poeti
che sia bello o brutto il tempo
Sognano i poeti
nelle guerre o brevi tregue
Camminano i poeti
a piedi nudi sopra un tappeto di spilli
La loro sofferenza
è il dolore dell’esistere
Mangiano le briciole i poeti
felici di essere uccelli di bosco
Non sparare
Non sparare
Non mi piace questo gioco
Non sparare
Sono solo una donna nata schiava
Non uccidere i miei sogni
Sono solo una piccola donna che sogna
Nella notte buia del suo burka
Non sparare
Hai ucciso i miei figli
Hai ucciso le mie sorelle
Hai ucciso il mio sogno di libertÃ
Non sparare
Per l’amor di Dio, aspetta un istante
Dimmi almeno il tuo nome western
E poi spara
Ma per l’amor di Dio
Non mirare al cuore
Perché non ho più un cuore
Me l’hai spezzato uccidendo i miei figli
Allora spara
Non puoi uccidermi due volte
E mira qui, al mio grembo
Uccidi questo ultimo figlio
Prima che possa guardarti negli occhi
Mentre gli spari
La pioggia è meglio quando cade
Puoi leggere gli ultimi avvenimenti
sulle spezziate samosa fritte
avvolte in sacchetti quadrati
fatti con la carta dei quotidiani indiani
Ne compero tre ogni sera
al costo di nove rupie
dal carretto fumante di Ram Jhula
che è lì anche col benefico monsone
Gli uomini dei risciò sono avidi
vecchi nei loro giovani corpi
respirano a pieni polmoni
il nero fumo dei colleghi più veloci
Osservo la comunità di formiche giganti
nel suo frenetico andirivieni
sotto il mio giaciglio di legno
a caccia di ghiotte briciole
Son buffe e simpatiche
non come quelle dalla testa rossa
che si attaccano alle mie carni
come microscopiche sanguisughe
Di tanto in tanto
dal soffitto ridipinto di azzurro
uno scarafaggio volante
si stacca e mi cade addosso
Shanti e Surya hanno avuto un bimbo sano
felici mi hanno offerto the e pasticcini
ma lei non può carezzarlo con la mano
le restano solo due tristi moncherini
La lebbra le ha roso anche il naso
così non porta più l'anello alla narice
né i tintinnanti bracciali colorati
e neppure le cavigliere della dote
Tutto è come l'avevo lasciato
c'è solo più cemento e meno prato
i guru voglion sempre sposare le donne western
e i risciò mi fanno un prezzo quadruplicato
I bambini sono felici con un gelato
le donne se gli regali un sorriso
il monsone crea voragini lungo le strade
e la pioggia è tanto meglio quando cade
I bambini
I bambini vogliono solo una fotografia
si mettono in posa
guardano l'obiettivo
mi regalano una rosa
I bambini sono scalzi sulla fangosa via
vestono vecchi stracci
con portamento da principi
non conoscono tristezza
I bambini passeggiano tenendosi per mano
si parlano all'orecchio
e poi urlano di gioia
non conoscono la noia
I bambini leggono i Veda, la Bibbia ed il Corano
negli occhi della gente
nel sorriso di una mamma
nell'acqua di un torrente
I bambini saltellano giocando alla campana
ec, do, tin, ciar
sanno già contare
conoscono la parola piar
I bambini raccolgono garofani e ne fanno una collana
la scambiano al mercato
con succose caramelle
ed un enorme gelato
I bambini sono lo specchio di una cultura
in India son bambini
in Italia son già grandi
anche senza i loro dentini
I bambini sono un mondo incontaminato
finché gli adulti
non gli insegnino a pregare
e a selezionare cosa amare
I bambini non hanno futuro o passato
vivono l'attimo presente
piangono o gioiscono
col cuor e non con la mente