INTRODUZIONE:
Siamo stufi di tutte queste guide che ogni anno affollano le edicole, fatte da sommelier spocchiosi e superbi (venduti per altro) che hanno l’arroganza di giudicare un vino non bevendo l’intera bottiglia. Forse qualcuno ci giudicherà alcolizzati ma siamo convinti del fatto che un vino debba essere giudicato anche in base alle sensazioni percepite durante l’esaurimento dei suoi 75 cl.
Siamo stufi di vini dal nome altisonante, costosissimi che hanno il loro unico punto di forza nel proprio blasone. Chiacchiere e distintivo non ci interessano.
Saremo quindi severissimi, imparziali, attenti ai vitigni ed alla loro storia. Non metteremo mai sullo stesso piano un Nebbiolo ed un Cesanese, ci vuole conoscenza delle uve e delle loro potenzialità prima di dire cazzate a buffo!
La nostra scala di voti sarà espressa in ventesimi:
12 Appena sufficiente
13 Pienamente sufficiente
14 Discreto, Interessante
15 Buono
16 Il primo gradino verso l’eccellenza, un vino da 16 non lascerà dubbi sulla sua qualitÃ
17 Distinto, rimane impresso nella memoria
18 Eccellente
19 Divino
20 Forse non esiste (come dio) ma la speranza è sempre l’ultima a morire e dunque chissÃ
Siamo stufi di questi rampolli dal portafogli gonfio come una fisarmonica che vanno in grandi ristoranti, ordinano grandi vini e da grandi coglioni li bevono appena stappati.
Il vino DEVE RESPIRARE: un’ora per ogni anno, circa e mai noi ci sottrarremo a questo rituale.
Siamo stufi di questi burini che usano bicchieri di carta o da osteria per degustare nettari inenarrabili che in queste condizioni non possono di certo esprimere la loro grandezza.
Un calice ampio esalta il vino sia nei pregi che nei difetti e mai berremo in un bicchiere del cazzo.
ORA STAPPIAMO UNA BELLA BOCCIA !!!!