Sovversa

I SOVVERSA rappresentano un piccolo mondo all’interno del quale si muovono e prendono forma mille emozioni. Tra mille difficoltà.., mossi da una profonda e radicata passione per la musica percepita come la forma d’arte che unisce il linguaggio e la voce dei sensi che si esprimono attraverso i suoni , Alessandro Di Matteo - Voce, Chitarra; Angelo Senneca - Basso; Rolando Santacroce - Chitarra; Pasquale Di Matteo - Batteria, arrivano a formare questa piccola comunità.. di “ANIME SOVVERSE”, ponendosi come solo obiettivo quello di dare origine ad intense atmosfere di suoni sognanti, il tutto in un connubio di parole e vissuti lontani persi nella memoria dei sogni.Il gruppo si forma nel 2000 in quel di Maddaloni (CE) inizialmente con Alessandro ed Angelo e dopo diversi cambi di line up arriva alla formazione attuale.Dopo due demo autoprodotte nel 2006 arriva il contratto con la Videoradio con la quale l’8 dicembre 2006 esce il disco d’esordio.Dopo anni di condivisioni Angelo Senneca lascia i sovversa per motivi personali e per un caso fortuito ed ancora indefinito c’e’ stato l’incontro con il nuovo bassista Marco Andolfi . Cresciuto anch’egli tra le tradizioni rock-blues extreme associate ad innovative idee jazz-funky ...prediligeva i nuovi stili...dagli Uzeb a Mike Stern...da Alain Caron a Victor Wooten...: qualcuno credeva fosse lui l’ideatore dei "piatti " mari e monti e dei vari agrodolci .Nel lato oscuro dell’emisfero rock cominciava intanto a prendere forma una nuova fusione fatta di magie pop...Il new sound dei Sovversa manterrà le radici e le tradizioni ed il groove sarà leggermente arricchito .Guarda questo video: nell’immenso
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Aggiungi al mio profilo | Altri videoRecensione del 01/11/2007 - fonte Wonderous Stories N.11 Novembre 2007 - Video Radio 2006 – 50’14’’ Capita a volte durante l’ascolto di un cd di rimanere affascinati e colpiti da un suo elemento , da una sua componente, e scoprirsi inizialmente a vedere tutto il resto sullo sfondo, in lontananza. Capita così con il disco dei Sovversa, giovane band casertana, dove il primo impatto, forte è con la voce di Alessandro Di Matteo. Una voce che sembra accogliere in sé il canto di una terra riarsa dal sole, sofferente eppure in cerca di attenzione. È la voce del mercato di strada, dei vicoli di paese, forte ma al tempo stesso ipnotica e cantilenante, diretta proiezione di un modo di essere a sud del mondo, ai margini dell’ovvio. La voce di Alessandro, quanto canta “ Le mie lacrime si colorano di un azzurro sognante / Sogna sogna sogna in ogni istante” ti colpisce e ti trascina con sé . Ma non è sola . La sua forza è alimentata anche da quel tappeto musicale che con il passare dei minuti inizia ad emergere sempre più nitidamente. La chitarra di Rolando Santacroce innanzitutto, con i suoi impasti Mogwai, le sfumature Cure, le sue intuizioni Radiohead, i suoi delay U2: dal gruppo di Bono i Sovversa sembrano prendere soprattutto l’onesta schiettezza degli inizi, l’urgenza comunicativa che vuole essere innanzitutto un tentativo di continuare a sopravvivere, a respirare. Qualcuno ricorderà che già nel 2002 avevamo speso parole di elogio per il primo demo dei quattro ragazzi del sud. Cinque anni dopo i Sovversa sono ancora in marcia, puri come agli inizi. Forse non saranno mai di moda, forse non avranno mai il successo che meritano, ma intanto continuano ad andare, sovvertendo le regole del rock italiano fatto di falsetti e produzioni patinati. Recensione di Paolo Carnelli