Gionata

Indie, giusto al di la del confine. Non si tratta di un confine musicale. E' qualcosa di molto più materiale: Gionata viene infatti da Lugano, nella Svizzera italiana. Sarà per questo che la sua musica si lascia etichettare con difficoltà? Boh, però dato di fatto è questo: lui suona qualcosa che sta nel solco del rock indipendente made in Italy, però aggiunge un tocco d'elettronica artigianale e un certo gusto per sonorità acustiche.
L'esordio è per il 2001, con il disco "Mi Sono Acceso", prodotto insieme a Gianni Maroccolo.
Nel 2002 escono ben due album: prima c'è "L'Uomo E Lo Spazio" (che comprende il brano "Gioia Modesta", col quale Gionata accede alla fase finale del premio Recanati 2002); poi esce "Cahier Du Mexique" (scritto a quattro mani col poeta Elia Buletti). Grazie a quest'ultimo disco, e in particolare al video di "Ho Incontrato Il Ragazzo Che Distrusse L'Universo", Gionata vince il premio per il miglior videoclip italiano al MEI 2002.
Nello stesso anno gioca con concetto di diritto d'autore abbandonando 999 copie dell'album "Clone" nei luoghi pubblici di quattro città svizzere e invitando i passanti a raccogliere, copiare e liberare di nuovo il disco.
Il MEI torna a premiarlo nel novembre del 2005: E' tutto merito del brano "Niente Di Giovane Dietro Una Droga", che viene incoronato come Miglior soggetto 2005. Il singolo fa parte del disco "Si Può essere Un'Alba" che comprende pure il brano "Vorrei Essere La Moda" (hit radiofonica).
"Daytona" è il suo nuovo album, un disco a 4 tempi che trasuda olio come una Aermacchi del '72.
Gionata - E' Poco Pop

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Non c'e’ niente di giovane dietro una droga”

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