Remiture

Remiture è una parola, un termine, che nasconde un significato ironico, che cela dentro di sé un'ambivalenza di significato. Remiture è un termine in triestino che significa “mandar tutto nel caos” che deriva dal francese “demi-tour”, mezzogiro, con cui si identificava il cambio della guardia, in Piazza Unità a Trieste, al tempo della dominazione asburgica. La trasformazione di significato deriva dal fatto che le guardie asburgiche spesso si scontravano nell'effettuare il “demi-tour” causando l'ilarità dei triestini, che a loro volta storpiavano il francese (probabilmente parlato male dai soldati asburgici). Proprio questa ilarità rappresentava il caos nel quale sprofondava l'apparente ordine del cambio della guardia, una funzione del tutto inutile se non per le risate che comportava. Remiture (che molti pronunciano all'inglese) è un gruppo musicale nato a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, paese da cui provengono molte realtà musicali degne di nota come i Mellow Mood e gli Empatia. Si formano nell'estate del 2007 con Riccardo al basso, Enrico alla chitarra, Domenico alla batteria e successivamente anche Sara alle tastiere. Il primo concerto è di per sé una sperimentazione poiché non avevano ancora pezzi pronti, ma ottengono un discreto successo nonostante tutto. In seguito maturano le sonorità che li caratterizzano e suonano anche in posti quali il Tetris di Trieste e il Bus del Colvera di Frisanco (PN). Registrano un demo-Ep omonimo, del quale sono ascoltabili sul loro sito alcune tracce (www.myspace.com/remitureband). Cosa suonano? Bella domanda: dire che sono un mix di noise, grunge, stoner, shoegaze e hardcore sarebbe troppo facile; sicuramente qualcosa che in giro non si sente tutti i giorni. La loro musica è un flusso che riordina le idee, che ti permette di sfogare la normalità settimanale, che chiarisce il disordine che hai nella testa... è una melodia potente, a volte ruvida a volte dolce. E’ una denuncia rabbiosa della quotidianità che di per sé è priva di senso. E' proprio quell'ironia che ti permette di sovvertire l'ordine innaturale delle cose. E’ il buffo scontro di due soldati al cambio della guardia. Maximiliano Cappellina