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Miro Sassolini

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About Me



Miro Sassolini nasce a Figline Valdarno (FI) Nell'Aprile del 1963.
"semplicemente un creativo"
scrive Ernesto de Pascale, caro amico di sempre.
Voce dei Diaframma nel periodo ’84-’89.
Partecipa agli album:
Siberia, 1984
Tre volte lacrime, 1986
Boxe, 1988

Canta inoltre nel singolo “Ho in mente te Hypocrates” e nell’EP “Amsterdam” in collaborazione con i Litfiba.
Nel 2002 Escono due ulteriori CD:
Live al Big Club, testimonianza dell’ultimo concerto con i Diaframma.
Sassolini sul fondo del fiume, che raccoglie esperienze con i Diaframma e con i Van der Bosch.
Dopo un "non posso" soffertissimo ad una proposta di Alberto Pirelli fonda i "Van der Bosch", progetto lungo e complesso che "firma" per circa 5 anni, collaborando con musicisti di grande spessore.
1990 – Con Fabio Provazza e Leandro Braccini (l’amico musicista più caro) incide i brani che finiscono su “Sassolini sul fondo del fiume” ("le cose da fare" "poche storie" ecc).
1995 – Con Gianni Salaorni e Sandro Raimondi, "grandi artigiani" del fronte musicale fiorentino, realizza lo stupendo "Abel de la rue" (a tutt..oggi materiale inedito). L..esperienza "Van der Bosch" termina con queste ultime faticosissime registrazioni.
1995 – Collaborazione con il "Teatro Pecci"di Prato (ancora Braccini e Provazza): evento curato da Bruno Casini.
1997 – Vince il premio internazionale di poesia e saggistica "Rudi de Cadaval" Roma (Protomoteca del Campidoglio).
1998 – Ospite del "Salone del libro” di Torino" (Lingotto) per promuovere alcune splendide antologie di poeti europei ("giornale dei poeti" editore). Collabora costantemente con il "Giornale dei poeti" di Roma.
2000 – Riprende improvvisamente il percorso interrotto anni prima per la "questione diaframma"; le arti figurative e il fumetto d..autore (vere folgorazioni giovanili dell..artista), la grande amicizia con Lorenzo Bonechi (1955-1994, straordinario pittore toscano) e l..amore per le contaminazioni architettoniche segnano profondamente uno stile personalissimo, in continua crescita fino alle evoluzioni musicali degli anni 80... Poi l..incontro con Federico Fiumani e i Diaframma...Nel 2003 il suo "antico stile" può essere considerato completamente recuperato.

My Interests



Miro Sassolini per molti è la voce storica dei Diaframma, la voce storica della new wave italiana o come si diceva negli anni ‘80 la voce storica del “rock italiano cantato in italiano”. I Miti sono tali perché proprio sul più bello escono di scena incontaminati e puri, Miro Sassolini può essere considerato uno di questi, l’Italia rockettara si è chiesta per anni che fine avesse fatto “l’Imperatore”, la risposta sta in questa mostra che ci accingiamo a presentarvi. “La marea distante scritti di Miro Sassolini” è il titolo che spiega in poche parole tutta l’epopea dell’autore, che fine ha fatto Miro Sassolini e con che tipo di mostra avremo a che fare. Può essere considerata una mostra da guardare ma anche da leggere e non potrebbe essere altrimenti da uno che pittore e scultore non è, ma neanche può essere definito artista (troppo riduttivo), Miro Sassolini è semplicemente un creativo. Dei fogli di carta in formato A4 dove sono state depositate poesie, canzoni, frasi, parole mai pubblicate che riprendono vita cedendo il retro (o il fronte scegliete voi) ai colori a pastello del suo creatore. La cosa che mi ha sorpreso di più e che quando sono stato chiamato dallo stesso Sassolini a dare un titolo ai disegni, questi praticamente e in maniera assolutamente casuale il titolo già lo avevano ed era stato scritto involontariamente qualche anno prima da lui, io credo ciecamente nella geniale intuizione dell’artista e nella sua assoluta buonafede. I miti sono tali perché non muoiono mai e se più di venti anni fa si ammirava il Miro Sassolini cantante ora si ammira il Miro Sassolini creativo, una cosa è certa la marea è talmente distante che tra vent’anni ci stupirà ancora.

Maurizio Rocca


Miro Sassolini for the most is the historic voice of Diaframma, the historic voice of Italian New Wave or better, as use to say in 80s, the historic voice of "Italian rock sung in Italian". Myths are so because exactly in the middle of them best period they come out from stage, pure and uncontaminated.
Miro Sassolini can be considered one of them. Italian Rock side is been guessing for long time what happened to the "Imperator", the answer is in this Art Exhibition that we are going to introduce you.
"La marea distante scritti di Miro sassolini" is the title that explain in few words the whole epic of the Author, all the background and development.
What happen to him and what kind of work and product we are going to discover.
It can be considered an Art Exhibition to look at but to read as well and it could not be otherwise from someone that is not a Painter and is not a Sculptor, but neither can be defined an Artist because all this is too much restrictive.
Miro Sassolini is simply a Creative. Some sheets of paper in A4 format where are been deposited poems, songs, phrases and words never published that came alive giving back (or front, you choose) to pastel colours of the creator.
What surprised me most is that when Sassolini himself ask me to give a title to the drawings, I found that on these in totally random way the title had already been written years earlier from himself involuntarily. I blindly believe in the brilliant intuition of the artist and his absolute good faith. Myths are so because they never die and if more then twenty years ago we admired Miro Sassolini singer, now we can admires Miro Sassolini Creative and we can be sure that Tide is so far that in twenty years he will surprise us again.

Maurizio rocca.

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