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Review - PRESS
Shapelesszine.com
rate: 6,5/10 Settembre 2007
"Fall Into Reality presenta una band preparata e sicura dei propri mezzi. Tutti gli strumenti si amalgamano bene tra di loro, gli arrangiamenti sono curati, il songwriting dignitoso e aggressivo al punto giusto e tutti i componenti possono vantare un bagaglio tecnico di tutto rispetto."
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Metalbeta.it
rate: 6/10 Settembre 2007
"Siamo al cospetto di un death metal melodico, abbastanza tecnico che prende spunto dalla corrente svedese, infatti si puo' sentire nell' aria ascoltando questo cd echi di In Flames e soprattutto Dark Tranquillity delle prime e indimenticabili uscite."
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Metalwave.it
rate: 60/100 Settembre 2007
"I pezzi non sono male, e la chitarra solista fa un discreto lavoro, ad esempio in "My hate". Purtroppo è difficile giudicare un gruppo da soli quindici minuti scarsi di musica, ed è anche prematuro dare un giudizio su un gruppo così giovane, ma per il momento sufficienza "politica" e se siete amanti del genere potete anche ascoltare qualcosa sul loro sito."
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Metalitalia.com
rate: 6/10 Ottobre 2007
"Si parte con “Deep Insideâ€, episodio che ricorda davvero molto da vicino alcune trame usate dagli In Flames in “The Jester Raceâ€, sia considerando l’album in toto, sia tenendo conto esclusivamente dell’omonima canzone; segue “My Hateâ€, track più complessa ed originale, dotata di una strofa a tratti sussurrata, un bel chorus coinvolgente, un break melodico parecchio Maiden-oriented ed un assolo notevole nel finale; “Rebirth†è il pezzo più sperimentale del lotto, una semi-ballad non troppo convincente che sconfina nel prog e che ci rammenta alcune trovate dei francesi Misanthrope oppure il particolare approccio al melo-death degli indimenticati svedesi Miscreant; chiude i giochi la più ariosa “Changeâ€, dotata di un riff melodico davvero solare ed orecchiabile (un po' troppo simile a quello portante di "Only For The Weak", sempre In Flames docet) e sorretta da un lavoro di chitarra serrato e piacevole, vicino a certe cose dei Gardenian."
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Metalinside.it
rate: 6/10 Ottobre 2007
"Appare subito chiaro quale siano le influenze del quintetto: un death metal di matrice melodica svedese (alla In Flames, Dark Tranquillity) che permea tutte e quattro le tracce.
Semplicissimo già a questo punto è levare la prima obiezione, ossia è un fatto normale che nei primi lavori di una band siano tutto sommato facilmente riscontrabili le influenze; ma in un campo abusato e straabusato come il death melodico è realmente possibile dire qualcosa di nuovo?
I Nemesis probabilmente non sono interessati a dare una risposta a questa domanda, e si limitano a mettere le loro più che discrete capacità tecniche al servizio di quattro brani, che, sebbene vivano di luce riflessa, riescono ad essere credibili."
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Metaldominate.com
rate: 6/10 Ottobre 2007
"I brani si evolvono in un senso melodico dove le accelerazioni rimangono moderate;tecnicamente la band mostra ottime capacità ,che si spera in un futuro vengano usate in maniera personale.
Una produzione efficace seppur non perfetta e un songwriting riuscito contribuiscono a far scorrere tranquillo l'ascolto,soprattutto per gli appassionati del genere."
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Metallized.it
rate: 65/100 Ottobre 2007
"Il platter infatti suona piacevole, grazie ad un songwriting, per quanto derivato, vario ed accattivante ed una curata produzione, decisamente sopra la media. Basti ascoltare “My Hate†per avere la consapevolezza che i Nemesis hanno intrapreso la strada giusta."
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Haternal.com
rate: 6/10 Ottobre 2007
"I brani scorrono piacevoli all'ascolto, senza difetti evidenti e con una buona produzione che permette di definire tutti gli strumenti in maniera chiara.
Il lavoro ritmico è molto buono: Alessandro alla batteria è preciso, tecnico ed ha groove, accompagnato da un basso che non fa niente di eccezionale ma fa il suo lavoro fino in fondo (cosa molto gradita al recensore perche' c'è gente che vuole strafare e non ne è capace).
Le chitarre si fanno buona parte del sound, con poche sbavature e molta cura della melodia."
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