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KZL333 - The Naked Void - Out Now

Apocalyptic Punk From The Redeemed Trinacria

About Me


The project are born in Sicily in 2003 to the will of Enrico Anicito Guido , sonic terrorist, alleged musician and wordsmith. After the first self-produced demo STATE OF TERMINAL ALIENATION , a need for live performances saw the project requesting the recruitment of more carachters from the Sicilian east coast underground set ;Giancarlo Trimarchi (guitars).Angelo Musumeci (bass),Raffaele Trimarchi (drums),Having explored the predominant electronic component of the first demo followed, in 2004, by TO THE WIND TO THE FIRE TO THE VOID, the band now adopts an assault-like apocalyptic punk sound with gothic and industrial influences.October 2005 sees the release of yet another self-produced demo, NAUSEA, which re-affirms KZL333's new 'physical' incarnation.In semptember 2006 three songs taken from NAUSEA were pubblished by Nomadism Records in the EP collection UNITED FORCES OF PHOENIX including bands of new italian "gothic" scene and others of international fame such as N.F.D. and Saints Of Eden.In September 2007 the collaboration with Nomadism continues with UNITED FORCES OF PHONEIX VOL.2 where are included the unpublished song Yellow Light more two different version of songs present in NAUSEA.In October 2007 It's previewed the release of their first official full lenght THE NAKED VOID yet under Nomadism Records. Tra le esalazioni sulfuree della costa orientale della redenta Trinacria2003 anni dopo la nascita di Cristo, prende forma e sostanza il progetto KZL333.Unico e solo artefice all'epoca Enrico Anicito Guido, creatura indigena della costa jonico-etnea,terrorista sonoro, presunto musicista e paroliere, avvezzo al rumore e all'oltraggio. Dopo la realizzazione dei primi demo autoprodotti STATE OF TERMINAL ALIENATION (ottobre 2003) seguito nel novembre del 2004 da TO THE WIND TO THE FIRE TO THE VOID dove era predominante la componente elettronica, si arruolano nel progetto altre figure della scena musicale della costa jonico-etnea in ordine :Giancarlo Trimarchi, chitarrista e guru dell'avanguardia oltranzista elettronica isolana con il suo progetto LOOZOOAngelo Musumeci, bassista del sacro e del profano, già compagno di ventura con Enrico nei K K K e WALL OF ISOLATIONRaffaele Trimarchi , batterista d'assalto , sentenziatore ritmico, spalla militante di suo fratello Giancarlo nei LOOZOO.I quattro ,dopo un lavoro di ri-arrangiamento e di epurazione dall'elettronica, danno vita tra il 2004 e il 2005 a diversi concerti distribuiti nel territorio della Sicilia orientale riscuotento un discreto successo ed interesse da parte del pubblico.a testimonianza della nuova forma del progetto, nell'estate del 2005 viene registrato NAUSEA, lavoro dove vengono riproposti alcuni brani delle due precedenti produzioni riarrangiati e "fisicizzati" , il risultato è un punk apocalittico, post-gotico ed ammaliato dall'estetica industriale. Il lavoro viene ben accolto dalla critica specializzata che ne apprezza la genuinità e l'immediatezza, e attira l'attenzione della Nomadism Records, che invita i KZL333 a partecipare con tre brani estratti da NAUSEA alla raccolta di EP United Forces Of Phoenix (settembre 2006) dove insieme ad altre emergenti promesse della scena "gotica" italiana figurano anche band di ben altra fama su tutte NFD e SAINTS OF EDEN. La collaborazione tra la Nomadism ed i KZL333 prosegue e la band partecipa anche al secondo volume della compilation UNITED FORCES OF PHOENIX VOL.2 (Settembre 2007) nel quale presenta due nuove versioni di brani già editi in NAUSEA più l'inedita Yellow Lights. La nuova produzione impressiona positivamente la Nomadism Records che si accorda con i KZL333 per la realizzazione di un full lenght. Il disco in questione THE NAKED VOID è previsto per l'ottobre 2007 e per questa occasione i KZL333 si sono rivolti alla consulenza e alla supervisione tecnica del producer Daniele Grasso .
DISCOGRAPHY
KZL333 - THE NAKED VOID -
Dalle esalazioni sulfuree della redenta Trinacria, i KZL333 saltano in groppa alla tigre e ci presentano il loro primo full lenght ufficiale , 11 tracce più un remix curato dai Loozoo, 11 assalti frontali contro il regno dell'oro e delle macchine , 11 canzoni per ballate dallo zoccolo caprino sulla catastrofe intorno. Punk apocalittici scampati al deserto, superata la "negritudo" gotica, domata la loro strutturale attitudine industriale, in una forma cosciente dove i Joy Division incontrano Nietzsche ed una sottile linea metafisica e metastorica unisce i CCCP ad Evola, pronti a squarciare l'ultimo velo, pronti alla contemplazione fredda e terribile del vuoto nudo, pronti per il grande disgusto, pronti per la grande rivolta contro il mondo moderno.
Potete ordinarlo scrivendo al seguente indirizzo e-mail : [email protected]
oppure sui siti
Audioglobe (I)
Music Non Stop (UK)
Tarantulla Shop (B)
Diskpol (E)
Out Of Line (D)
Cortex Records (F)
Clear Spot (NL)
ShadowLand (N)
Masterpiece (I)
Emmo (D)
mentre gli amici della zona di Catania possono contattarci ed acquistare la copia direttamente da noi scrivendo sul nostro myspace o tramite msn : [email protected] per stabilire dove e quando.
From the sulphureous exhalations of the redeemed Trinacria, KZL333 jump on the back of the tiger and present their first official full lenght, 11 tracks more a remix by Loozoo, 11 frontal assault against the reign of the gold and the machines , 11 song to goatish hoof dances upon the round disaster. Apocalyptic punks rescued from the desert, exceeded the gothic "negritudo" , subdued their industrial structural disposition , in an aware shape where Joy Division meet Nietzsche and a thin metaphysical and meta-historical line links the CCCP with Evola. Ready to rend the last veil, ready to the cold and detached contemplation of the naked void, ready to the great disgust, ready to the great revolt against the modern world.
You can order it , at the following e-mail address : [email protected]
or in the websites
Audioglobe (I)
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My Interests

Music:

Member Since: 11/6/2006
Band Website: kzl333.com
Influences: JOY DIVISION / THE CURE / BAUHAUS / NICK CAVE / CHRISTIAN DEATH / SEX PISTOLS / JESUS AND MARY CHAIN / GODFLESH / CURRENT 93 / DEATH IN JUNE / SCORN / BUGO / FAUST'O / CRAMPS / CULT OF THE PSYCHIC FETUS / CCCP / PANSONIC / DOORS / VELVET UNDERGROUND / RAMMSTEIN / COIL / EINSTURZENDE NEUBAUTEN / JULIUS EVOLA / DAVID LYNCH / F.W. NIETZSCHE / LOVECRAFT / CIPRI' E MARESCO
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RUMORE MAGAZINE
N.192 (Gennaio 2008)
KZL 333
"The Naked Void" (Nomadism Records)
"Accolgono i germi più spigolosi ed espressionisti
cullati dall'epopea post punk, disegnando un
grimorio apocalittico ispirato a cantiche cardinali
quali Killing Joke, Red Lorry Yellow Lorry e Sonic Youth.
Una base anzitutto spirituale quella dei siciliani
(concepita nel laccio filosofico e profetico di
Evola, Nietzsche, Artaud), per nulla intimorita nel
denunziare gli orrori e le inquietudini della modernità,
ergo concepita anzitutto nella dirompente evocazione
di un wall of sound claustrofobico, panico e graffiante.
Armonicamente epico talvolta, stagliato nella sabbiosa
"City Of Refuge" di caveiana memoria o negli echi
western à la Nephilim ("Storm's Song"), specialmente
eclettico nel ricondurre la foga garage dei '70 a ridosso
dei singulti noise epilettici metropolitani di Cop Shoot Cop
e Girls Against Boys (intenzione vincente rispetto al
disimpegno doorsiano di "The Boner").
Momenti come "Lost In Rome", "Yellow Lights",
"No More Firmament" o "Silent Please", sono ottimi
biglietti da visita di fronte alla tigre." (7)

RITUAL MAGAZINE
N.33 (Gennaio 2008)
KZL 333
"The Naked Void" (Nomadism Records)
Una rivelazione oscura, atrocemente insindacabile
apre con "No More Firmament" il primo full lenght
della band siciliana, che convoglia tutta la sua rabbia
e il suo nichilismo in un lavoro ammaliante, decisamente
imperdibile. Contro tutto e tutti, volutamente provocatori
ed estremi (evocando spesso un immaginario talmente
spietato e gretto, da sconfinare nel pulp...). "The Naked
Void" è una danza incandescente sulle crepe dell'età
contemporanea, sulle ferite infette del suo più celebre
interprete: l'uomo. E' con la voce e le cadenze di un
Nick Cave non ancora redento, che brani come "Storm's
Song" e "Frames Of Kaly Yuga" constatano il qui e ora
dell'Apocalisse, la pioggia di bile che affoga il più arrogante
e stupido esemplare di primate, oggi più che mai imbambolato
di fronte al luccichio impersonale delle sue macchinine.
(Paolo Bertazzoni)

www.rock-impressions.com Febbraio '08
KZL333 - The Naked Void -

Già presenti con tre tracce (“No tomorrow”, “Silent please” e “Storm’s song”,
accluse pure al presente) sulla compilazione “United Forces of Phoenix” ed
autori di tre demo (dei quali ebbi modo d’ascoltare l’ultimo “Nausea” del
2005, il quale conteneva in nuce i germi della loro virulenta arte sonora),
i siculi KZL333 giungono al meritato esordio sulla lunga distanza
con “The naked void” lavoro ascrivibile alla corrente post-punk più
autarchica, come ampiamente illustrato nella essenziale “Beyond the sunset”.
Il quartetto capitanato dal founding-member Enrico Anicito Guido, personalità
ben delineata che sicuramente non difetta in quanto ad esplicità verbale, si
lancia in assalti sonici all’arma bianca, come nell’irruenta “Storm’s song”,
autentica bufera anche dal punto di vista lirico (“…rain falls like bile of
God…”), mitigando l’aura minacciosa incombente sul disketto facendo
sfoggio di decadente poesia urbana (“No tomorrow”) che sovente omaggia
lo stile scarno e crepuscolare dei Joy Division, esaltato da una sezione
ritmica concreta (Raffaele Trimarchi – drums ed Angelo Musumeci – bass)
e da una chitarra affilata (Giancarlo Trimarchi). La costa orientale di
Trinacria con KZL333 abbraccia la tenebra fuggendo la benevola protezione
offerta dai raggi solari, “The boner” è l’ennesimo esempio di lirica stralunata, prove della quale vengono ulteriormente e generosamente
distribuite lungo i solchi di TNV. Rifiutando pervicacemente qualsisia
menomo accento al modernismo (“…always in revolt against the modern world…”)
e facendo parco uso della melodia, che comunque non manca,
anche se interpretata con piglio assai personale, i quattro baldi musici sono riusciti nell’impresa di coniugare passato (al quale si rifanno ricorrendo
consapevolmente ad un sound dal marcato gusto retrò) e presente,
coerentemente rappresentato da testi di aperta denunzia d’un malessere
strisciante del quale non si può tacere (l’alienante “Esthetical murder”),
ricorrendo quando necessario ad architetture appena un po’ più complesse,
come nella tetramente maestosa e poeticamente stralunata
“Baptize me in the fire”.

Confezione in digipack, colla solita cura (che mai potrò lodare compiutamente,
in quanto ogni nuova uscita suscita in me ammirata
stupefazione), esibita dall’ottima Nomadism Records.
AM

Rockerilla (Feb '08)
KZL333
"The Naked Void"
(Nomadism Records)
KZL333, giovane quartetto siciliano al debutto,
non è solo una forza della natura quando picchia
sugli strumenti, ma possiede quel valore aggiunto
che si chiama ispirazione. Un album come "The
Naked Void" è pura epica di energie intellettuali
che fanno breccia sia nei suoni che nei concetti,
Nietzsche incontra Bauhaus fra deraglianti blitz
positive-punk, schegge d'empito nichilista che
parlano di età oscura e sogni traditi, di estetica
della fine e morte dell'anima. Il vuoto nudo.
12 titoli che coniugano liriche urgenti e micce
guitar-noise a mò di bollettini d'allarme
riversati in un putiferio di parole taglienti come
lame, di riffs incendiari e sismi percussivi
formidabili. Hanno idee chiare e carattere questi
titani di Trinacria venuti dal mare per scuotere
gli animi e uccidere la noia (8/10).

Flash Magazine (Feb 08)
KZL333
"The Naked Void"
(Nomadism Records)
Nati in Sicilia nel 2003, i KZL333 giungono al loro
debut dimostrando un'indiscutibile sensibilità
artistica. "The Naked Void" si getta, infatti, nel
turbinio caotico della società post-industriale,
unendo le malie filosofiche apocalittiche di
Nietzsche ed Evola con fragori culturali
noise/post-punk danzanti lungo quella sottile
linea sonora che separa, con dovizia di sorta,
la rabbia altolocata dei vari Killing Joke, primi
Ministry, Sonic Youth, ecc., dallo spirito gothic
fascinoso dei (Fields Of The) Nephilim.
L'intero platter interseca fra di loro due tonalità
differenti di nero: il primo prodotto dai gas
inquinanti delle fabbriche che spadroneggiano
nelle nostre periferie cittadine, il secondo
generato dal lato più seducente e ammaliante
della notte. Pertanto, il sound urlato, nevrotico
e straziante di brani come "No More Firmament"
o "The Boner", in cui il predominio di strumentazioni
sintetiche si specchia nel Seattle sound più
magicamente caotico, si alterna al mood lisergico,
esoterico e tenebroso della martellante "Lost In
Rome", rilettura contemporanea dei migliori
Bauhaus, nonchè degli abissi dark/psichedelici di
"Baptize Me In The Fire" e d