About Me
Se proprio devo..
Dal 1988 al 1993 studio pianoforte, 5 anni di cui 4 (quattro eh) solo (SOLO eh) di solfeggio.
Un maestro sbagliato, si sa, è capace di fare tanti danni: ecco, il mio caso.
Nonostante non facessi i compiti che mi erano assegnati, riducendomi a “leggiucchiare†le partiture mentre il maestro stava salendo in ascensore per la settimanale lezione del venerdì alle 15.30, ero molto portato ed ormai avevo meno difficoltà a leggere la musica che a leggere un libro.
Il maestro sbagliato però, quello che ti fa passare la voglia e l’entusiasmo. Già . E così, dopo 5 anni di full immersion, cazziatoni e urlate varie, mollo tutto. Rigetto totale. E dimentico tutto. Non so più leggere la musica, non so più suonare il pianoforte.
E niente più strumenti fino al 1998, quando incontro un vecchio amico che mi dice “sto mettendo su un gruppo, mi serve un chitarristaâ€. Io rispondo “eh mi piacerebbe ma non so suonareâ€. “Bene, gli accordi te li faccio vedere ioâ€. Allora qualche giorno dopo, dopo alcune prove sulla sua copia di stratocaster probabilmente in sapone e sughero, esco di casa dicendo “mamma, vado a comprarmi la chitarra elettricaâ€.
Detto, fatto: epiphone gibson sg ’61 Angus Young, il mio idolo dell’epoca.
Memore del passato, niente maestri.
Completamente autodidatta. Solo orecchio e tanti, tanti dischi su cui suonare, da cui rubare i suoni.
Ho deciso non cosa volevo diventare, ma COSA NON VOLEVO DIVENTARE: al bando i guitar heroes ipertecnici e iperveloci sempre in saggio (che pur profondamente stimo e rispetto, sia chiaro), solo bluesman del delta del Mississippi ed i loro figliocci bianchi rockettari che suonavano con il cuore, bypassando la mente.
Purtroppo l’avventura col gruppetto dura solo qualche mese, complice l’apprendimento che vuole i suoi tempi e i vari dissidi interni che, come tutti sanno, minano ogni gruppo, dal meno famoso al migliore.
Complice un trasferimento di sei mesi a Milano per motivi di studio, nel 1999, la chitarra rimane un piacevole passatempo fino al novembre 2002, quando tramite amici comuni vengo chiamato a fare delle prove con una nota e longeva band barese, il Kif. Nonostante indietro coi tempi rispetto agli altri e molto più che arrugginito, qualcosa scocca dentro. Una miccia inarrestabile, e la bomba è innescata.
Conclusasi dopo 5 mesi l’esperienza col Kif, per incongruenze stilistiche che mi vedevano orientato ad un sound e ad un playing troppo di matrice “settantaâ€, fondo “the Southern Kross†con Cycociccio, anch’egli dipartito, per i medesimi motivi, dalla navicella del Kif, in veste di cantante e bassista.
Venero la Santissima Trinità : SLASH – ZAKK WYLDE – ANGUS YOUNG.
Ora basta a scrivere, il resto lo si può sentire sullo space Southern Kross.
frasi famose:
"canale pulito? a che serve? ah quando non funziona il distorto? ma allora l'amplificatore è rotto"
"sono nato con un piede sul wah e una les paul a tracolla"
"che cazzo fai?abbassi il volume?"
"sono l'anello di congiunzione tra l'uomo e i latticini"
"me ne fotto delle mode, preferisco suonare da solo che fare pop e folk pur di avere il vostro consenso"
"non sono un musicista, sono solo uno a cui piace suonare la chitarra"
weapons:
Gibson Les Paul Custom Shop Bullseye Zakk Wylde signature (2003)
Gibson Les Paul Standard “wyldized†ReddBull (1992, custom painted)
Fender Telecaster ’52 reissue (2000, customized)
Marshall Jcm800 2203ZW 100w Zakk Wylde signature
Marshall Jcm800 1982 4x12 cabinet 400w
Marshall Jcm800 50w 1983 2x12 combo
Dunlop ZW-45 Wylde Wah
MXR ZW-44 Wylde Overdrive
LAA Custom "Southern Drive" signature prototype
Boss DD-3 (japan blue label)
Boss CE-5
Boss Tu-2
Boss Ns-2
AKG Wms wireless system
GHS Strings (0.11 - 0.50)
Dunlop Tortex 1.14 picks
last but not least
MY HANDS, MY HEART, MY MIND